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Stefano Borganzone: La bellezza secondo me

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Oscar Wilde scriveva: “La Bellezza ha tanti significati quanti sono gli umori dell’uomo”.
Non esiste ancora non definizione unica e scientifica, ma possiamo dire che la bellezza, quella vera, quella che non ha età, nasce nell’anima e si manifesta attraverso pensieri e sentimenti, guardando al di là dello specchio, dentro di noi, per imparare a volerci più bene. Una cosa è certa la bellezza non può prescindere dalla cura di se stessi, una pratica si può dire essere nata con l’uomo stesso e di cui Stefano Borgarzone ne è senza dubbio testimone e ambasciatore. Creativo, instancabile sognatore e ironico, da 25 anni si dedica alla cura della donna, a come esaudire i suoi desideri, a come sorprenderla. Punto di riferimento di molte dive del mondo dello spettacolo e consulente televisivo per tutto ciò che concerne il mondo del make up e dell’hair style, è stato definito dalla stampa uno stilista contemporaneo, colui che anticipa le regole attraverso la conoscenza del classico rivisitato e conferma ogni evoluzione personalizzando le sue creazioni.

“Le donne non chiedono, esprimono sensazioni che vanno tradotte in azioni: in questo passaggio c’è la strada che mi conduce alla loro reale bellezza. Esprimono il desiderio di attuare un cambiamento ed io mi attivo per scovare quei dettagli che, messi in evidenza, le aiutano a sentirsi diverse, nuove, belle.”

Nel 2005, dopo 20 anni di attività, nasce il concept store Bongarzone, nell’elegante quartiere Coppedé a Roma, un luogo pensato e voluto non solo per la cura si se stessi, ma soprattutto dove potersi rilassare e vivere le proprie emozioni, sorseggiando una tisana, provando una nuova fragranza o un trattamento. Ogni cosa per lui è fonte di ispirazione che grazie alla sua creatività riesce a trasformare in un’idea o un progetto come il blogGarzone, blog dove si racconta, dove parla di tendenze e look, dove dà consigli su come prendersi cura di se stessi o sulle tecniche di make up e altre mille curiosità legate al mondo della bellezza.

foto di RIPARI YOUNG GROUP, direttore di produzione Paolo Marra , regia Enrico Ripari, operatori Giuseppe e Hakim
Stefano Bongarzone in uno dei suoi shooting a cura di RIPARI YOUNG GROUP, direttore di produzione Paolo Marra , regia Enrico Ripari, operatori Giuseppe e Hakim

È nata prima la donna o il make up?

Ovviamente prima la donna. Senza la donna il mondo cosa sarebbe? E’ sempre la donna a valorizzare il make up anche se mi piace ricordare che ci sono state epoche in cui il trucco era dedicato esclusivamente agli uomini. Come make up artist amo immensamente il trucco, ma soprattutto amo la donna, vera fonte di ispirazione di innovazioni e tendenze. Volendo riassumere, risponderei che la donna è la causa e il trucco è l’effetto.

Giunone, Atena, Venere: senza far scoppiare una guerra come accadde nella mitologia classica, se tu fossi nei panni di un moderno Paride, a chi daresti la mela?

Come moderno Paride darei un pennello da fard a tutte e tre.

Sei spesso ospite in trasmissioni televisive e curi il look di moltissime dive del mondo dello spettacolo. C’è differenza nel lavorare con donne dello spettacolo e con le tue clienti affezionate nel tuo salone di bellezza? La bellezza secondo te ha un “luogo”? 

Essere ospite in trasmissioni televisive e radiofoniche mi permette di divulgare le mie opinioni riguardo stile  e “costumi” e di esprimere ciò che penso della bellezza. Intendo in questo contesto una bellezza ad ampio raggio nella quale è compresa la donna e tutte le sue sfaccettature, la donna che vive tanto il quotidiano quanto una serata in cui vuole essere sensuale.
Non credo ci sia grande differenza fra una donna che lavora in ufficio e una donna di spettacolo, se non che per quest’ultima il make-up è parte integrante della sua professione. Per me la bellezza non ha un luogo, la bellezza è ovunque. Io sono sensibile ad ogni luogo dove la bellezza sia espressa, ad esempio nella musica, nell’arte e anche nelle cose più semplici. Tutto può essere svolto “in bellezza”.

foto di RIPARI YOUNG GROUP, direttore di produzione Paolo Marra , regia Enrico Ripari, operatori Giuseppe e Hakim
Stefano Bongarzone sul set tv

Cosa chiedono le donne quando vengono nel tuo salone di bellezza?

Le donne non chiedono, spesso esprimono sensazioni che vanno tradotte in azioni: in questo passaggio c’è la strada che mi conduce alla loro reale bellezza.

Quando una donna ti dice “Fammi bella” o “Voglio essere bellissima” tu cosa rispondi o cosa fai?

Difficilmente una donna mi chiede “fammi bella”, spesso le donne non hanno chiaro cosa ci sia di bello in loro, più spesso riconoscono cosa vogliono correggere. Esprimono il desiderio di attuare un cambiamento e io mi attivo per scovare quei dettagli che, messi in evidenza, le aiutano a sentirsi diverse, nuove.

foto di RIPARI YOUNG GROUP, direttore di produzione Paolo Marra , regia Enrico Ripari, operatori Giuseppe e Hakim
Stefano Bongarzone sul set televisivo impegnato nella dimostrazione delle diverse tecniche di make up

Di cosa parliamo quando parliamo di bellezza?

Per rispondere a questa domanda avrei bisogno di molto tempo, ma tenterò di tradurre in poche parole il concetto. La bellezza secondo me è assimilabile a “tutto”; bellezza in campo estetico per me significa stile, bellezza nella vita è la capacità di scoprire e di stupirsi, la capacità di scorgere bellezza anche dove non sia evidente e se dovessi parlare di principi potrei dire che c’è del bello nel brutto e del brutto nel bello, ma sarebbe meglio vedere solo la parte bella. 

La bellezza si coniuga solo al femminile o anche gli uomini possono entrare di diritto in questo olimpo? Se sì, in che modo?

Per quanto mi riguarda la bellezza non ha sesso: è un bene prezioso, un bene di tutti e spesso si traduce nel semplice concetto di “accettazione”. La bellezza ha innumerevoli volti, è individuale, è indifferentemente sia maschile che femminile. 

Se potessi scegliere, a chi vorresti fare make up e trucco e per quale occasione?

Il mio sogno è truccare Barbra Streisand, in qualsiasi occasione: le sue irregolarità trasmettono emozioni incredibili, è impossibile non riconoscere che un difetto spesso possa essere un pregio.

Di fatto sei un artista. E allora chiudiamo la nostra chiacchierata così: cosmesi fa rima con…

Di fatto io non mi sento un artista, in Italia la parola “artista” è solo un modo per potersi appropriare delle proprie stranezze. Mi sento piuttosto un operaio impegnato a creare forme d’arte applicata per ogni singolo make up. Il trucco si toglie a fine serata, ma l’emozione resta e può essere ripetibile. Cosmesi fa certamente rima con coccola.

foto di RIPARI YOUNG GROUP, direttore di produzione Paolo Marra , regia Enrico Ripari, operatori Giuseppe e Hakim
Stefano alle prese con la sua modella

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