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Running in primavera, tutte le nuove proposte moda

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La primavera è ormai sempre più vicina, le giornate si stanno allungando giorno dopo giorno e il sole inizia a splendere sempre di più, facendoci venire voglia di uscire di casa a fare un po’ di sano sport, in vista anche della prova bikini per l’estate.
Mai come in questo periodo però si incontrano i runner con gli abbigliamenti più svariati, la regola fondamentale per l’abbigliamente giusto da indossare è sempre quella di uscire come se ci fossero 10°C in più del reale.
Quindi o aprite la finestra per sentire com’è la temperatura e se c’è vento, oppure la soluzione migliore è rinnovare il guardaroba con un abbigliamento studiato per le temperature di mezza stagione, in commercio trovate giacche anti-vento o anti-pioggia, che in questa stagione sono indispensabili, felpe, leggings e sneakers, ormai una tendenza consolidata e non solo per la Primavera Estate 2016.

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A sinistra: total look Adidas, a destra: maglia: Primark, scarpe: Pure Boost X by Adidas e reggiseno, fascia, pantaloncini e calzini: H&M

Come sempre però c’è chi non appena spunta il primo timido sole, non si preoccupa delle temperature ed esce in pantaloncini e maglietta estiva, peccato che i primi 10 minuti li passi a battere i denti, prima di scaldarsi, mentre la pelle diventa cianotica. L’abbigliamento ideale quindi è un po’ anni ’80: si agli short, ma a metà coscia, una maglia a maniche lunghe con sopra un giacca anti-vento, calzini alti al ginocchio e una fascia per proteggere la fronte e le orecchie del freddo.

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A sinistra: total look Mango, felpa: Freddy, top e reggiseno: South Beach, leggings: SylePB e sneakers: Nike

Poi ci sono i freddolosi che invece sono l’esatto contrario dei temerari, ed escono di casa con pantaloni lunghi, canotta, maglia a maniche lunghe e giacca anti-vento. La soluzione ideale è acquistare un felpa termica come D.I.W.O.
Curve, la felpa brevettata da Freddy, dal design esclusivo, traspirante e resistente all’acqua e facile da indossare grazie alla zip curva.

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A sinistra: total look Reebok, a destra: felpa: Superdry, reggiseno: M&S, sneakers: Asics, giacca e pantaloni: Nike

E infine le persone previdenti che preparano l’uscita due giorni prima, dando un occhiata alle previsioni meteorologiche. Quando vanno a correre, solitamente indossano una giacca anti-pioggia nonostante ci sia il sole e 15°C, o in pantaloncini corti con il vento che sferza a 30 km/h.

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Adidas Originals by Rita Ora e Adidas by Stella McCartney

Negli ultimi anni, anche l’abbigliamento sportivo ha mutato diversi cambiamenti seguendo il flusso della moda e delle tendenza del momento, per esempio inglobando in esso elementi provenienti dallo streetwear, dall’outdoor, dal mondo dell’hip hop, dello skate e dalla visione di moda di alcuni fra i designer più influenti della nostra generazione.
Ed è proprio per questo motivo che sempre più designer collaborano con i grandi marchi dell’abbigliamento sportivo: da Sacai e Nike, a Adidas e Stella McCartney, giusto per citare alcuni casi.

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Kendall Jenner e Gigi Hadid

Ma non si tratta solo di felpe, con il boom del running, anche sneakers e abbigliamento tecnico sono stati definitivamente sdoganati e sono passati all’essere dei capi e accessori immancabili nell’armadio di milioni di persone, celebrity comprese, quindi non solo per i patiti del fitness.

Fonti foto: siti ufficiali


6 modi per disintossicarsi in primavera

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La primavera è la stagione della rinascita e per chi ha passato l’inverno tra il divano e il frigorifero è anche un grosso stress. Siete pronte agli abiti leggeri, che fanno intravedere il corpo? La risposta probabilmente è no. Tra cellulite, adipe diffuso qui e là e una certa mancanza di tono, molte di noi saranno già preoccupate. Ragazze, state tranquille, la prova costume è ancora lontana e per rimettersi in forma per i primi caldi è sufficiente disintossicarsi.
Liberare le tossine e avviare una sorta di “pulizia” del corpo ci renderà più belle fuori e anche dentro.
Inoltre, ci sono tanti modi per affrontare questo percorso, non solo quello della dieta detox.
Ecco qualche soluzione:

1- Agopuntura

Agopuntura
Agopuntura

L’agopuntura è tecnica curativa orientale che ormai conta circa 5mila anni. È efficace per numerose problematiche, dalla cattiva digestione agli stress cutanei, dalla stitichezza al gonfiore intestinale. Se l’obiettivo è quello di disintossicarsi, è necessario eliminare l’alcol, la carne e i cibi crudi.

2- Carbone

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Integratori di carbone

I cibi al carbone, quest’anno, sono l’ultima moda. In realtà prima che diventasse l’ingrediente principe di pane e brioches, si prendeva in purezza per assorbire il gas intestinale e magari per eliminare l’alitosi. Per disintossicarvi, assumete carbone commestibile (poroso) in polvere o capsule.

3- Sale

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Grotta di sale

Il sale contrasta le infezioni batteriche e le infiammazioni. Cercate una spa dove effettuano trattamento a base di sale. Ci sono centri che propongono delle grotte piene di sale con clima caldo umido, ideali per sudare ma anche per la salute delle alte vie respiratorie.

4- Caffè

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Fondi di caffè per massaggi

La caffeina è eccitante e se vate problemi a riposare non è certamente una sostanza adatta a voi. Per disintossicare la cute e per eliminare i ristagni di liquidi dovete applicare direttamente sulla pelle la polvere di caffè, possibilmente in aggiunta di qualche goccia di olio essenziale al limone.

5- Bagno Detox

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Bagno detox

Acqua calda (massimo 37 gradi), 10 gocce di olio essenziale di pompelmo (azione depurante e astringente) e 10 gocce di olio essenziale di rosmarino (per migliorare la circolazione): questa è la ricetta per un bagno rilassante e per contrastare la cellulite.

6- Infrarossi

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Sauna a infrarossi

Molto spesso i bambini prematuri sono tenuti in camere a infrarossi. Il calore dei raggi rafforza il sistema immunitario, il metabolismo e stimola la circolazione. È conosciuta come light of life. Questa tecnologia, nelle spa migliori, è applicata alle saune: in questi luoghi si suda, si eliminano le tossine e le cellule morte.

 

Giocattoli vintage: indimenticabili compagni d’infanzia

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Il mondo del gioco è magnificamente sfuggevole e indefinibile, dove la fantasia si unisce all’apprendimento in un impasto i cui confini labili non sono parametrabili con le età.
La storia del giocattolo scandisce l’evoluzione della civiltà perché oltre ad esplorare i gradi di educazione e di fantasia, segue il progresso scientifico e tecnologico che è lo specchio del tempo.
Gli antichi Egizi, i Sumeri, i Greci e tutte le più antiche civiltà hanno lasciato tracce archeologiche di giocattoli primitivi. I birilli, ad esempio, erano conosciuti già nel IV secolo a.C., ed è magnifico come tale gioco sia stato capace di attraversare i secoli e resistere sino ad oggi. La corda, l’altalena, il bastone, l’aquilone, l’arma, la bambola, sono giocattoli esistiti da sempre e questo spiega la radice comune e l’istinto immutabile di tutti i bambini del mondo e di tutte le epoche storiche.

Il cavallo di legno
Il cavallo di legno

I giocattoli sono un pezzo della nostra storia personale. Con loro abbiamo sognato, abbiamo riso, abbiamo stretto le prime amicizie e fatto le prove di quello che saremmo voluti diventare da grandi.

Completamente puri e privi di hi-tech come quelli dei bambini di oggi, i giocattoli “vintage” sono stati i primi amori, perché è stato importante coccolare Cicciobello e preparare la Barbie per una serata speciale, così come è stato geniale fare intrugli di tutti i tipi con il Dolce Forno ed il Piccolo Chimico.

C’è chi li conserva in soffitta, chi li ha tramandati ai figli, chi se ne è separato per forza di causa maggiore o per superficiale indifferenza. Ma rimarrà sempre intatto il ricordo dei propri amici inanimati, come un mito nostalgico che risveglierà il proprio ego Peter Pan.

Anni ’70

I giochi e i giocattoli degli anni Settanta raccolgono le storie fantastiche dei figli di chi ha fatto la rivoluzione o almeno ne ha respirato il gusto.

Erano gli anni dell’ Ufo Solar, il cilindro di plastica che una volta gonfiato raggiungeva dimensioni di 3 mt per 80 cm di diametro e si innalzava in cielo grazie allo stesso principio fisico delle mongolfiere. Bastava una bella giornata di sole, si scendeva in cortile e tenendo la bocca del cilindro aperta si iniziava a correre fino a farlo gonfiare, chiudendolo poi con del filo, si attendeva qualche minuto in modo che il volume d’aria venisse riscaldato dal sole. Dunque si volava. Pubblicizzato su Topolino, lo si poteva acquistare in edicola o in cartoleria per 2000 lire.

Il Discovideo ed il Giradischi
Il Discovideo ed il Giradischi

Poi scoppiò il boom delle Palline Magiche di gomma super rimbalzanti e delle Biglie, di Crystal Ball, di Barbie e Ken, di MonCiccì e di Mister Muscolo, le piste Polistil, i Lego e i Playmobil e il Das (fratello maggiore del Pongo). E con le figurine Panini si giocava a dire “ce l’ho, ce l’ho, non ce l’ho!!!!” e ci si scambiava stickers dal profumo unico.

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Dolce Forno vs Friggi Friggi

A cavallo con gli anni ’80 il mondo dell’infanzia si è diviso tra il dolce ed il salato. C’era chi era Dolce Forno e chi era Friggi Friggi.

Anni ’80

Nel 1980 nasce il Cubo di Rubik, il giocattolo più venduto della storia.

Crescere negli anni ‘80 è stat0 molto bello. Merendine tossiche e buonissime, tute da ginnastica acriliche degne del peggiore cinese, palle in aria alla Mila e Shiro e partite infinite alla Holly e Benji.

Sono gli anni dello Slaim, quella materia verde gelatinosa e disgustosamente irresistibile e sono gli anni di tantissimi pupazzetti di plastica che animavano i pavimenti di lunghi pomeriggi della mia generazione.

He-Man and the Masters of the Universe Mattel (1982–1988)
He-Man and the Masters of the Universe Mattel (1982–1988)

Bastava dire “I Master”, che si invocava un’icona assoluta anni ’80. I giocattoli hanno riscosso successo enorme quasi prima della seria animata. Nelle stanze di un bambino su due c’era il castello di Grayskull e i suoi personaggi con He-Man e Skeleton e l’eterna lotta tra il Bene ed il Male. Per il potere di Grayskull, a me il potere!”

 My Little Pony (1981)
My Little Pony (1981)

Smielatissimi e colorati, come si faceva a non amarli? I piccoli pony volanti con le criniere colorate da pettinare. Si sognava con loro di galoppare sull’arcobaleno. Creature anni ’80 che sono ritornate anche sugli schermi e nelle ceste giochi di oggi. C’è chi invece preferiva i Puffi, piccoli e di plastica rigorosamente blu.

PLAYMATES FUN-TO-DRIVE
PLAYMATES FUN-TO-DRIVE

Il Playmates Fun-To-Drive non era solo un videogioco. Una macchinina sulla plastica trasparente si muoveva sul display tramite il volante, mentre il fondale luminoso andava per i fatti suoi. TOP, perché c’era il rumore dell’accensione del motore girando la chiave e i fari ribaltabili che si illuminavano davvero sul davanti del cofano della Corvette.

Teenage Mutant Ninja Turtles Playmates Toys Inc. (1988–1996)
Teenage Mutant Ninja Turtles Playmates Toys Inc. (1988–1996)

Le fantastiche Tartarughe Ninja, si amavano o si odiavano. L’humour pop di Leonardo, Donatello, Michelangelo e Raffaello ha saturato il mercato sino alla metà degli anni ’90, in versioni infinite, trasformabili, samurai, spaziali, hawaiani e altra roba mega kitsch. Perfortuna o purtroppo, oggi sono tornate nei negozi di giocattoli con un nuovo look.

Anni ’90

Così lontani così vicini, gli anni ’90 sono completamente dominati dal potere della TV che ha plasmato le voglie e i desideri di una generazione di bambini. La presenza dell’elettronica si insinua un pò ovunque, e si adottano alieni da curare ed accudire, i Tamagotchi.

Tamagotchi, 1996
Tamagotchi, 1996

Se il Tamagotchi era un gioco teoricamente unisex, meno ambiguo era il target delle mostruose Polly Pocket, assolutamente per bambina e i Power Rangers per i bambini. Per fortuna c’era il Super Liquidator, l’evoluzione della pistola ad acqua, che riportava un po’ il senso di un sano gioco all’aria aperta e da fare in condivisione con gli altri.

Polly Pocket vs Power Rangers
Polly Pocket vs Power Rangers

I giocattoli sono sempre di più sostituiti dai videogiochi, dal Game Boy e dalla Playstation, perché il “monitor” è diventato il nuovo amico ed è solo un antipasto di quello che sarebbe successo 10 anni dopo.

Proprio grazie alla TV, Fiorello ed il Karaoke accesero il divertimento in casa. Canta tu mania, allora, divenne una nuova formula di gioco condiviso con la famiglia e con gli amici che riuniva a sé tutte le generazioni.

Canta tu
Canta tu

Gli anni 2000 non hanno ancora quel gusto nostalgico che li colloca nei ricordi e nel mondo dei giochi perduto, quindi facendo un necessario salto temporale, è importante dire che nel 2016 l’impero Mattel lancia ThingMaker, la stampante per creare i giocattoli fai da te. 

La nuova stampante 3D Mattel potrà essere controllata tramite app per smartphone o tablet. Avrà un costo di circa 300 dollari, e l’estetica sarà quella di un oggetto di plastica rossa con una finestra anteriore, così da poter vedere la propria creazione nascere sotto i propri occhi.

Il Dolce Forno dei bambini di oggi.

ThingMaker, Mattel. (2016)
ThingMaker, Mattel. (2016)

 

Come riconoscere i messaggi di spam ed evitarli

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Forse ci sentiamo tutte un po’ tutelate dalla nostra cartella “spam”, convinte che tutte le mail fastidiose finiscano lì dentro. Purtroppo non è sempre così ed è necessario un occhio vigile sulla cartella della posta in arrivo, perché lo spam potrebbe arrivare da un momento all’altro. Perché riceviamo queste mail, qual è lo scopo dei messaggi spam e come distinguerne uno? Non è la prima volta che vi aiutiamo con le truffe online (vedi anche: “Qualche consiglio per evitare le truffe online” e “Le 10 truffe online più diffuse“), seguite il nostro articolo e toglietevi qualche dubbio!

 

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Come evitare lo spam

 

Cos’è lo spam e perché viene usato

Per spam si intende la posta elettronica indesiderata che viene classificata come lesiva e fastidiosa in merito al contenuto e in base alle segnalazioni degli altri utenti.

Solitamente i motivi per cui vengono inviate mail di spam sono essenzialmente tre: pubblicità, truffa e virus.

Le primo caso, il più innocuo, abbiamo a che fare con pubblicità molesta ed aggressiva, che non ci interessa ma in un modo o nell’altro arriva comunque. Non sono mail pericolose, solo molto fastidiose e solitamente non sfuggono mai al filtro anti-spam della nostra posta elettronica.

Il secondo, decisamente più pericoloso, è quello della truffa. Come dicevamo abbiamo abbondantemente parlato delle truffe online in altri articoli, anche se le più gettonate tra lo spam sono quelle di phishing, ovvero quelle mail di spam inviate con lo scopo di entrare in possesso dei vostri dati; famose sono quelle dell’account della Posta o di altri servizi, come drive e cloud online.

Terzo ed ultimo, i virus. Questi vengono inviati per svariate ragioni, impossibili da classificare tutte (dal registrare i vostri spostamenti web, copiare i vostri dati o prendere addirittura in ostaggio il vostro PC!), basta ricordarsi che solitamente chi spedisce una mail contenente un virus non ha in mente nulla di buono!

Come riconoscere lo spam

Se parliamo di spam pubblicitario è facile riconoscere la natura della mail, più complessi secondo e terzo caso.

Se ricevete mail che vi chiedono di confermare user e password di conti online, siti, social o altri servizi non cascateci, perché potrebbe essere un tentativo di phishing o di infettare il vostro PC con un virus.

State attente quindi a che tipo di messaggio vi arriva, come viene scritto (parliamo proprio di sintassi e grammatica), se ci sono immagini o loghi e da che indirizzo viene spedito. Riprendiamo il caso delle poste, osservate l’immagine qui sotto.

 

phishing
Esempio di spam

 

Come dicevamo non ci sono loghi o immagini, una mail spoglia senza nulla, l’oggetto della mail poi è lungo e confusionario: ancora più importante l’indirizzo che ha mandato la mail (poste.it, poste-italiane, sono tutti falsi) e il reale percorso web del link a fondo mail (vedete in basso? Se passate con il mouse sopra al link, senza aprirlo, vi verrà mostrato il sito web dove verrete indirizzate). Inutile dire che non vanno aperti link o scaricati allegati, mai!

Come evitarli in futuro

Ci sono alcune accortezze per evitare che in futuro vi arrivino altre mail di questo tipo.

Questi messaggi posso superare i controlli del nostro account di posta elettronica principalmente perché siamo iscritti a molte newsletter, per lo più commerciali e può capitare che i messaggi più farlocchi sfuggano alla cartella spam. Siate quindi più parsimoniose nel rilasciare il vostro indirizzo di posta sul web. Nell’eventualità vogliate comunque ricevere offerte commerciali che vi interessano realmente o abbiate un vivace attività su Internet create un account secondario per queste attività, lasciando quello principale per le comunicazioni importanti

Munitevi di un buon antivirus, che lavori in sinergia con la vostra posta elettronica e sia capace di controllare accuratamente tutte le mail in arrivo.

 

Security
Usate un buon antivirus

 

In ultimo non arrabbiatevi quando ricevete mail di questo tipo, sopratutto non rispondete! Rispondere ad una mail di spam, anche solo per togliersi lo sfizio di mandare al diavolo lo spammer, confermerà al 100% che quello è un indirizzo reale ed utilizzato. La maggior parte delle mail di spam infatti viene mandata utilizzando programmi che raccolgono indirizzi mail su internet o addirittura provano infinite combinazioni di nomi e cognomi con i domini più usati.

 

Quindi la prossima volta che ricevete una mail sospetta fate attenzione!

Credits: leganerd.com, mailcleaner.net, patentable.com, massimocappanera.it, boryslaw.ca, dkim-reputation.org

La ricetta dello sformato di cavolfiore

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Cavolfiore mon amour.
Io adoro l’inverno per la varietà di verdure che ci offre…ho una passione smisurata per la famiglia dei broccoli! E’ vero però che volte non si sa come cucinarli in maniera originale, e allora ecco una ricetta che risolverà questo problema.
L’altro giorno stavo pensando di preparare un gateau di patate, quando mi si è accesa la lampadina e mi sono detta ‘perchè non farlo con il cavolfiore’?
Et voilà, ecco ideata la ricetta di oggi: sformato di cavolfiore, carote ed emmental, un secondo vegetariano che vi regalerà tutti i sapori avvolgenti dell’inverno e farà felice anche chi vegetariano non è!

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Sformatini di cavolfiore, carote ed Emmental

Tempo di preparazione:

25 minuti

Tempo di cottura:

35 minuti

Dosi per:

2 persone

Ingredienti:

250 g di cavolfiore
2 carote
una cipolla dorata
100 g di emmental
80 g di parmigiano
burro
pan grattato
olio extra vergine d’oliva
sale
pepe nero

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Sformati vegetariani

Preparazione:

Lavare e tagliare a pezzi molto piccoli il cavolfiore. Scaldare un filo d’olio evo, unire il cavolfiore insieme a mezzo bicchiere d’acqua bollente, salare e chiudere con un coperchio. Far cuocere a fuoco medio per 7 minuti.

Pelare le carote e tagliarle a rondelle. Tritare finemente la cipolla e farla imbiondire con un filo d’olio evo. Unire le carote insieme ad un bicchiere di acqua bollente. Salare, pepare, chiudere con un coperchio e far cuocere 10 minuti.

Frullare il cavolfiore fino ad ottenere una crema con troppo liscia ma al contrario, piuttosto grossolana. Fare la stessa cosa con le carote.

Grattare il parmigiano e l’emmental.

Imburrare due pirofile da forno monoporzione e cospargerle di pan grattato. Farlo aderire bene sia sulla base che su lati. Mettere un primo strato di crema di cavolfiore, una macinata di pepe nero e coprire con il parmigiano e l’emmental grattati. Coprire poi con uno strato di crema di carote, emmental e parmigiano. Unire nuovamente il cavolfiore (in base alla grandezza della pirofila regolatevi su quanti strati fare).. Terminate con il parmigiano e l’emmental grattati, il pan grattato e qualche piccola noce di burro sulla superficie.

Gratinate in forno per 10/15 minuti a 180°.

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Sformati di cavolfiore, carote ed Emmental

La gelosia in amore: dalla scienza qualche consiglio per superarla

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La gelosia è un sentimento che potremmo definire democratico. Affligge diversi aspetti della nostra vita, da quella professionale fino a coinvolgere la sfera affettiva dei rapporti interpersonali, in cui la gelosia influisce sui nostri risultati personali, sugli affetti e soprattutto in amore, nelle nostre relazioni sentimentali.

Gelosia
Gelosia

È stato riscontrato un fattore genetico della gelosia che ci avrebbe aiutati a evolverci secondo la teoria della dott.ssa Fischer autrice di Understanding Jealousy (Comprendere la gelosia), per cui nella storia evolutiva dell’essere umano la gelosia ha scoraggiato l’abbandono del partner, mantenendo unita la famiglia e permettendo la sopravvivenza dei più giovani, oltre a farci scegliere relazioni con partner stabili, lasciando da parte i Dongiovanni. Torniamo ai giorni nostri e al quotidiano: se da un lato la gelosia ha il beneficio di far interessare ulteriormente il partner a noi vedendo la nostra reazione, la gelosia può avere effetti molto negativi su una relazione e spesso sta alla base delle violenze domestiche.

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Otello e Desdemona

Ne sa qualcosa la Desdemona dell’Otello di Shakespeare, vittima di quel “mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre“. Con l’aiuto della scienza vediamo qualche consiglio per tenere a bada la gelosia che minaccia le nostre relazioni sentimentali.

Non incolpare il/la partner per il comportamento altrui

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She Devil – film

So che può dare fastidio vedere il proprio partner abbordato davanti ai vostri occhi, ma se questo respinge le avance e non risponde all’abbordaggio anzi lo vanifica, dovete proprio fargliene una colpa? Cercate di restare razionali e apprezzate che nonostante il tentativo di corteggiamento altrui lui/lei siano rimasti concentrati su di voi. Al diavolo il resto.

Mettersi in discussione

Insicurezza
Insicurezza

L’ansia e l’insicurezza sono pane per i denti della gelosia. Di fatto vi preoccupate che il partner possa tradirvi e aumentate la pressione e lo stress verso di lui: il paradosso è che sono proprio fattori come questi a farlo, eventualmente, allontanare da voi. Lo martoriate grazie alla gelosia sulla base di nulla se non la vostra insicurezza. Forse il fatto di essere così insicure deriva da precedenti relazioni sentimentali malsane e farsi un piccolo esame di coscienza può aiutarvi a fare chiarezza e decidere di farsi aiutare.

La comunicazione prima di tutto

La comunicazione nelle relazioni sentimentali
La comunicazione nelle relazioni sentimentali

Non puoi pensare di stabilire limiti all’interno della tua relazione sentimentale e instaurare la reciproca fiducia senza comunicare con il/la partner. Se è lui/lei che ti scoraggia dal farlo, si tira indietro quando tu provi ad avviare una conversazione sui vostri sentimenti, allora forse non è in grado di avere una relazione seria e la gelosia forse è l’ultimo dei tuoi problemi.

Non odiare le altre donne

Fatti un auto-esame sulla tua capacità di giudicare le donne come “mangia-uomini” e sul tuo livello di competitività con le altre donne. La gelosia ti porta a pensare che ogni donna là fuori si metta un bel vestito per portarti via il partner piuttosto che per piacere a se stessa. Non pensare che ogni donna si metta in competizione con te e non lasciare che la presenza di un uomo condizioni il modo in cui ti relazioni con le altre donne.

 

Brunette Moffy: la prima modella con lo strabismo di Venere

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Fortunatamente i canoni classici della bellezza ultimamente sono davvero cambiati o forse sarebbe meglio dire che si sono “ampliati” dando spazio molto spesso a profili estetici non convenzionali a tal punto che ora definiamo “cool” tutto ciò che è in qualche modo “particolare“.

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Brunette Moffy e lo strabismo di Venere

E cosi ormai sulle passerelle vediamo sfilare modelle che si fanno davvero notare: un esempio tra tutte è proprio Brunette Moffy, la prima modella con lo strabismo di Venere particolarmente accentuato. Di lei parlano come la futura Kate Moss della moda: in effetti pare essere una delle migliori scoperte della Storm Models, la scuderia che vanta nomi che vanno da Cindy Crawford a Cara Delevingne.

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Brunette Moffy

Il successo definitivo lo ha raggiunto già qualche anno fa dopo essere apparsa sulla cover di Pop, uno dei magazine più alternativi e di tendenza della Gran Bretagna: da lì la sua carriera non si è più fermata.

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La futura Kate Moss della moda

Il famoso fotografo Tyrone LeBon ha detto di lei “Moffy non era mai stata fotografata per una rivista ed è sempre emozionante lavorare con una persona quando non si sa come potrebbe andare. Le sue misure fisiche sono negli standard di una modella professionista ma ciò che la distingue sono proprio gli occhi, belli, enormi e grigio-verdastro , particolari proprio perché non si allineano“.

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La particolarità che diventa cool

 

HIIT: l’allenamento per chi ha i minuti contati

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Ogni volta che incontro una persona che si allena con costanza quasi tutti i giorni e che mi racconta quanto la sua vita sia migliorata da quando dedica del tempo allo sport e quindi al suo benessere, la prima cosa che mi viene da chiedergli è “ma dove trovi il tempo?” e a questo punto mi sento rispondere sempre che è tutta una questione di volontà!
Effettivamente devo ammettere, che per me lo sport non è affatto un piacere e che a dirla tutta non mi fa né rilassare né scaricare quando sono nervosa, ma anzi mi innervosisce ulteriormente e perciò dopo una giornata di lavoro e di ore nel traffico per commissioni varie, ho bisogno di una grandissima forza di volontà per decidere di chiudermi in palestra ad allenarmi piuttosto che spaparanzarmi sul divano a guardare la tv mentre mangio una bella coppa di gelato, magari anche con panna.

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Fare sport è una questione di volontà!

A metà Marzo però nasce in me il pensiero di arrivare in forma alla prova costume e allora inizio ad essere più predisposta a questo tipo di sacrificio, aiutata anche dalla consapevolezza che si tratterà di pochi mesi perché arrivato Giugno potrò salutare istruttore e compagni di avventura.
Ed è proprio in questo istante che la questione tempo non è più una scusa ma un limite reale; se consideriamo, infatti, che un allenamento medio dura circa 1 ora e ci aggiungiamo il tempo necessario per raggiungere la palestra e quello per tornare a casa, l’inevitabile chiacchierata con qualche nuova conoscenza e il tempo della doccia, la nostra ora si raddoppia e il nostro tempo libero diventa davvero poco per andare in palestra.

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HIIT

Ecco perché oggi vi voglio parlare di HIIT (High Intensity Interval Training), un tipo di allenamento che recentemente è diventato estremamente popolare, perché una sessione può durare dai 4 ai 20 minuti, dando così la possibilità anche a chi è sempre indaffarato di allenarsi, rimettersi in forma e dedicare un po’ di tempo al proprio benessere psico-fisico.
Questo tipo di allenamento inizia con un riscaldamento a cui seguono 6-10 ripetizioni di esercizi ad alta intensità intervallati da momenti di recupero, per poi terminare con un defaticamento che deve avere la stessa durata del riscaldamento.

Si possono scegliere gli esercizi che più si preferiscono e il numero di ripetizioni che ci si sente in grado di sostenere, determinando così in piena autonomia la durata della propria sessione di allenamento.
Insomma un allenamento davvero fantastico ed è perciò giunto il momento di alzarci tutte da divano per iniziare ad allenarci seriamente, magari con uno di questi 5 esercizi che ho selezionato per voi.

Mountain Climber

Il Mountain Climber fondamentalmente prevede 3 fasi di movimento:
Plank a braccia tese con corpo completamente parallelo rispetto alla linea disegnata dal terreno;
Flessione delle ginocchia al petto in modalità alternata;
Plank a braccia tese e conseguente ritorno in stazione eretta.

Split Squat

Per eseguire al meglio lo Split Squat fai molta attenzione alla posizione di partenza e solo quando hai raggiunto il massimo equilibrio piega leggermente il busto in avanti.

Squat Jumps

Lo Squat Jump consiste in uno squat seguito da un salto in alto, perfetto per rendere più intenso un allenamento.

Burpees

I Burpees sono un esercizio che si ispira al salto della ranocchia, da eseguire senza salto finale se non si è molto allenati o con salto in alto se invece un minimo di resistenza si ha, ma attenzione per evitare dolori alla schiena durante la discesa meglio tenere le gambe piegate.

Jumping Jacks

Infine, i famosissimi e consentitemi odiatissimi Jumping Jacks che consistono in saltelli con divaricazione delle gambe, ideale per migliorare la resistenza fisica e aerobica lavorando in uno spazio ristretto.

 


Moda e cinema: i migliori outfit dai film in gara agli Oscar

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Oggi inizia la settimana della Moda donna a Milano e per qualche giorno respireremo design, lusso, bellezza e ricerca del taglio perfetto che caschi in passerella ma anche provocazione dalla Milano Fashion Week. Se il connubio moda e cinema è saldo fin dagli albori dello sviluppo della Settima arte e le due vanno a braccetto sul grande schermo ed in passerella, vero è che la moda è anche cinema.

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Una scena da The Danish Girl

Tra i film candidati ai prossimi premi Oscar per i migliori costumi ci sono esempi di fashion design ai limiti dell’incredibile: abiti ed accessori che compongono il tanto agognato outfit perfetto che tutte vorremmo creare. Dall’imminente serata degli Oscar rifacciamoci il guardaroba, almeno con gli occhi, curiosando tra i costumi dei film in gara.

Carol

Carol moda Oscar2
Cate Blanchett in Carol

Che dire dei meravigliosi outfit bon ton di Cate Blanchett in Carol? Ideati dalla costumista Sandy Powell candidata all’Oscar anche per i costumi di Cinderella. Ambientato negli anni ’50 il film mostra il meglio della moda femminile del tempo, date le possibilità economiche della protagonista Carol (Cate Blanchett) signora dell’alta borghesia che si permette pellicce di visone, gioielli, cappotti e tailleur sartoriali. Una serie di look convenzionali per una buona madre di famiglia che di fronte ad un matrimonio in crisi scopre una passione omosessuale per la giovane commessa di un grande magazzino Therese Belivet (Rooney Mara). Una galleria da cui prendere ispirazione per le nostre giornate bon ton.

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Cate Blanchett in Carol

Mad Max: Fury Road

GTom Hardy in Mad Max Red Fury
Tom Hardy in Mad Max Red Fury

Se vi piace la moda stile urban, lo street style ed il metro-sexual che sconfina nel fetish troverete fonti di ispirazione nei costumi di Mad Max Red Fury. Giacche di pelle, borchie, catene, tessuti morbidi che incontrano il cuoio e la pelle in un gioco di contrasti e comodità nella giungla urbana, come indossano il protagonista Max (Tom Hardy) e Imperator Furiosa (Charlize Theron). Nel mondo post apocalittico raccontato da Mad Max Red Fury il costumista Jenny Beavan ha ripreso il design dei costumi del film originale per rivestirlo in una chiave ancora più dark e contemporanea. Da tener presente per i giorni in cui ci sentiamo particolarmente Furiose.

Charlize Theron in Mad Max Red Fury
Charlize Theron in Mad Max Red Fury

Cenerentola (Cinderella)

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Cinderella

Non si può che sognare di fronte ai costumi del film Cinderella diretto da Kenneth Branagh. Eterei ed al contempo estremamente reali per la dovizia di particolari nel design e la ricercatezza dei tessuti questi abiti lasciano a bocca aperta. Con un brillante uso del colore Sandy Powell ci fa desiderare di avere un Gran ballo a cui partecipare, o una serata a tema moda anni ’20 a cui partecipare. Premio per l’eleganza assoluta alla matrigna (Cate Blanchett) ed ai suoi outfit che fanno perdere la testa, non al principe, ma a tutte noi ragazze amanti del broccato.

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Le sorellastre e la matrigna di Cinderella

The Danish Girl

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Eddie Redmayne in The Danish Girl

Non troverete una donna con tanta classe ed eleganza come Lili Elbe (Eddie Redmayne) il transessuale di The Danish Girl. Il costumista e fashion designer Paco Delgado ha realizzato una serie di costumi ed outfit che accompagnassero il personaggio nella transizione da uomo Einar Wegener a donna, Lili Elbe.  Se gli abiti di Lili colpiscono per la spiccata femminilità stile anni ’30 lo stile dell’epoca si apprezza anche in sono quelli della co-protagonista Gerda Wegener (Alicia Vikander) la pittrice moglie di Einar e quelli dell’appariscente ballerina Ulla (Amber Heard).

Amber Heard stars as Ulla in Tom Hooper's THE DANISH GIRL, released by Focus Features. Credit: Focus Features
Amber Heard in The Danish Girl

Revenant – Redivivo (The Revenant)

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Leonardo Dicaprio in The Revenant

A quanto pare la pelliccia è tornata di moda. Ecologica certo, in tagli di gilet e bolero, morbida ed avvolgente. Non come quella d’orso, over-size, zozza di fango ed insanguinata che indossa Leonardo DiCaprio in The Revenant ma che resta comunque una variazione sul tema. Jacqueline West per i costumi di The Revenant si è dovuta ispirare alla dura vita nei boschi ed alla lotta per la sopravvivenza, non solo del protagonista ma di ogni essere vivente.

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Leonardo Dicaprio in The Revenant

Milano Fashion Week 2016: primo giorno

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La giornata inizia con una piccola gioia: la reflex che entra inaspettatamente nella mini pochette.
Poi la mini pochette nuova si rovinerà completamente dopo meno di un’ora a contatto con l’abito nuovo che stinge. E niente non siamo tutti vestiti da grandi marchi, ma abbiamo la borsa di Mary Poppins.

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Mary Poppins ci fa un baffo!

Poi appena arrivo fuori la prima sfilata subito uno di quei casi “anche no”: fa freddo a Milano e per quanto mi riguarda, questi sono sandali da mare.  Per di più è un fotografo e quindi non ne capisco nemmeno il senso. Passiamo oltre.

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Sandali modello “anche no!”

Poi succede in realtà che alcune fotografe siano vestite meglio “di quelle”, in teoria, “da fotografare”. Ad esempio lei.

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Chi fotografa a volte è meglio del soggetto da fotografare

Oggi ho osservato molto loro, i fotografi di street style. Mi chiedo se scattino a caso o cercano davvero qualcosa di particolare, se cercano lo strano e basta e se conoscono le persone che fotografo o si cercano dopo il nome chissà come.

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mmmm chi saresti te?

Il realtà lo scenario è proprio questo: fuori le sfilate sono più i fotografi che le persone invitate. 200 fotografi per 100 inviti come proporzione, non sia mai che sfugga qualcuno.

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3..2..1..scatta!

Per fortuna ci sono cose belle, spesso lontano dalle grandi sfilate. La mia cosa bella di oggi è stata la collezione di Giulia Marani e  la possibilità di conoscere lei e l’artista con cui ha collaborato nel realizzare questa linea splendida. Innovazione non significa necessariamente strafare. La sua è finezza e classe innovativa.

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Collezione di Giulia Marani

Un’altra cosa bella? Eleonora Carisi. Quando ammiro una blogger a pelle, spesso poi, quando ho modo di conoscerla, si rivela simpatica e socievole come immaginavo. E comunque strafiga.

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Eleonora Carisi

La cosa più brutta del giorno:

Persone che si danno del ridicolo a vicenda. Due schieramenti che si urlano “buffoni e circo”: la protesta contro le pellicce da un lato e le invitate alla sfilata impellicciata dall’altro. Io personalmente una pelliccia vera non la indosserei mai. Ma credo che questo non sia il luogo e il modo adatto per affrontare un tema troppo delicato.

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No alle pellicce, questo lo diciamo sempre!

Per concludere il diario del giorno in modo positivo però condivido con voi anche una piccola parte del buffet riservato alla stampa nella lounge del Fashion Hub. Qui nessuna vuole essere scheletrica come certe modelle. Siamo d’accordo?

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Birdgarden: trasforma il tuo giardino in un’oasi naturale

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Che cos’è il Birdgarden?
Un’oasi naturale a misura di uccelli, da realizzare nel proprio giardino di casa, in vista della nuova stagione primaverile.
Con un tocco di creatività e pochi accorgimenti sarete in grado di sfruttare tutto lo spazio all’aperto, ma anche un terrazzo o un balcone, per osservare gli uccellini, fotografarli o ascoltare il loro canto insieme ai vostri bambini. E’ il nuovo trend metropolitano e per realizzarlo non dovete far altro che addobbare il giardino con piante aromatiche, tanti fiori colorati e rampicanti per attirare pettirossi, merli, passerotti, tutti molto loquaci nel cinguettio mattutino e un nido-mangiatoia che potrete realizzare riciclando vecchi vasi, tazze o bottiglie.

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Fiori, piante rampicanti e piante aromatiche

Come abbiamo detto basta anche semplicemente un piccolo balcone, per ricreare il birdgarden, l’importante è riempirlo di piante aromatiche, rampicanti e fiori colorati, l’ideale per attirare gli uccellini.

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Esempi di mangiatoie per uccellini fai da te

Per dare un tocco in più al vostro giardino o al balcone, potete realizzare la mangiatoia riciclando alcuni oggetti che avete in casa, che non utilizzate più o che sono spaiati, come per esempio dei piattini o delle tazze, renderanno più romantica la vostra oasi; in più potrete appenderli ai rami degli alberi o fissarli al terrazzo. C’è chi usa anche la frutta, delle arance o dei limoni tagliati a metà e svuotati, un’idea davvero originale. Tante idee e tutorial su Diyncrafts.

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Casette di legno per uccelli fai da te

Oppure potete realizzare delle vere e proprie casette di legno per uccelli, che saranno sia delle mangiatoie, ma anche dei comodi nidi. Dipingetele e decoratele a piacere, a seconda dello stile che volete dare al vostro giardino. Appendete le strutture nido-mangiatoia, il più in alto possibile, per evitare che i vostri gatti o altri animali possano dare fastidio agli uccellini. Alcuni tutorial su Simmworksfamily e bhg.com

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Birdgarden fai da te

Sul sito ufficiale della Lipu, l’associazione per la conservazione della natura, la tutela della biodiversità e la promozione della cultura ecologica, troverete tutte le informazioni disponibili per la costruzioni di nidi e mangiatoie e alcune dritte per la realizzazione di un perfetto birdgarden: ad esempio, se sul vostro balcone o terrazzo ci sono porte o finestre di vetro, consigliano di mettere delle tende oppure di attaccare delle sagome anti collisione sui vetri, come degli adesivi scuri che riproducono la sagoma di un rapace.

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Birdgarden sul davanzale della finestra

Se non avete un giardino o un balcone, potete creare un piccolo Birdgarden su una semplice finestra, sistemando sul davanzale diversi tipi di mangiatoie costruite con materiali di recupero e senza mai dimenticare l’acqua.

Fonti foto: diyncrafts, homemademodern, apartmenttherapy, lipu, readymade, theminduunleashed

I siti dove noleggiare abiti e borse firmate

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Quanto ci piacerebbe aprire l’armadio e poter scegliere tra infiniti abiti firmati o borse dei brand più amati? Quanto sarebbe bello poter scegliere direttamente dalle passerelle? Esiste in realtà un escamotage che rende questo sogno possibile. Parliamo dei siti su cui noleggiare e prendere in prestito l’abito o l’accessorio dei nostri sogni, sfoggiarlo per l’occasione speciale o solo per un po’ di tempo, senza spendere un patrimonio, a maggior ragione se quell’abito lo indosseremmo solo a un matrimonio.

Borse in Affitto

Su Borse in Affitto potete scegliere tra i modelli più iconici dei brand di borse di lusso: dalla Miss Sicily di Dolce e Gabbana alla Kelly di Hermes, dalla Falabella di Stella McCartney alla baguette di Fendi. L’affitto dura da una settimana a tre mesi, partendo da un prezzo di euro 49,90.

RentFashionBag

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RentFashionBag

Se già prevedete di diventare addicted di questo tipo di servizio, qui trovate anche speciali promozioni in abbonamento (a partire da 24 euro per tre mesi) che danno la possibilità di accedere a prezzi speciali e avere la priorità sulla lista d’attesa. In ogni caso i modelli disponibili sono davvero tantissimi tra Chanel, Miu Miu, Mulberry, Céline, Louis Vuitton.

Monluxe

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Monluxe

Su Monluxe, invece, troverete anche gioielli! Innamorate delle perle Chanel? Vostre per una settimana a 80 euro. E proprio di borse Chanel qui ne troverete infinite varianti. Il sito offre il servizio in tutta Europa ed è uno dei primi per qualità e affidabilità.

Dressyoucan

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Dressyoucan


Rivolgetevi a questo sito se cercate l’abito di grandi firme che desiderate. Potete approfittare di speciali occasioni e indossare un abito floreale e sognante di Luisa Beccaria per soli 100 euro. L’abito arriva in 48 ore, ma se siete a Milano potete misurarlo e noleggiarlo direttamente da loro. In ogni caso se il vestito non ci convince, possiamo restituirlo con il servizio Try-on, non pagando il costo del noleggio.

Frontrowtribe

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Frontrowtribe

Direttamente dalle ultime collezioni in passerella o, meglio ancora, dai look più amati dei front row, su questo sito potrete fare lo “shopping” più di tendenza. Frontrowtribe offre, addirittura, un’offerta per noleggio unlimited, per poter indossare tutto quello che vogliamo, senza limiti. Importantissimo e favoloso: la seconda taglia di riserva è gratuita.

Drexcode

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Drexcode

La particolarità di Drexcode, sempre per i nostri abiti speciali, è un servizio particolarmente personalizzato: dalla doppia taglia, alla possibilità di provare senza obblighi alla personal stylist per una consulenza gratuita. Forse spenderete come le altre invitate al matrimonio, ma di sicuro non rischierete di ritrovarvi con lo stesso vestito perché il vostro Alberta Ferretti, noleggiato per 200 euro, in realtà vale oltre 2000. Sì, secondo noi, vale la pena di vivere il sogno.

10 celebrità che hanno sposato i loro fan

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Tutte, soprattutto da ragazzine, abbiamo avuto una cotta per un divo o un cantante. Bello e magari anche impossibile. Il fascino dell’inarrivabile rende gli artisti molto più sexy.
Qualche fortunata è riuscita nell’impresa impossibile e non stiamo parlando di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti, non solo perché il loro amore è naufragato ormai il secolo scorso (e non è per dire), ma perché ci sono casi ancora più eclatanti. Persone che si sono incontrate lavorando o semplicemente per caso.

John Travolta e Kelly Preston

Academy Award presenter John Travolta and Kelly Preston arrives at the 79th Annual Academy Awards at the Kodak Theatre in Hollywood, CA, on Sunday, February 25, 2007.
John Travolta e Kelly Preston

Kelly Preston è un’attrice, verissimo, e ha conosciuto John Travolta sul set. Detto ciò, era una fan di lunga data dall’attore, che si tiene ben stretto da 25 anni. Un miracolo a Hollywood.

Anne Hathaway e Adam Schulman

Anne Hathaway e Adam Schulman
Anne Hathaway e Adam Schulman

Anne Hathaway è famosa per non essere la donna più simpatica del mondo. Forse è solo molto timida. Ha sposato quattro anni fa il suo Adam Schulman, ammiratore incontrato attraverso degli amici nel 2008.

Nicolas Cage e Alice Kim

Nicolas Cage e Alice Kim
Nicolas Cage e Alice Kim

Talvolta le favole esistono davvero. Nicolas Cage ha incontrato la sua Alice Kim del 2004. In che modo? Semplicemente andando a cena nel ristorante in cui lavorava la donna. Amore a prima vista e qualche mese più tardi si sono sposati.

Matt Damon e Luciana Barroso

Matt Damon e Luciana Barroso
Matt Damon e Luciana Barroso

Damon ha iniziato a frequentare la sua fan, Luciana Barroso, ormai tantissimi anni fa. Lei lo ha aiutato a sbarazzarsi di un gruppo di cacciatori di autografi, molto insistente. Nel 2005 sono convolati a nozze.

Julia Roberts e Daniel Moder

Julia Roberts e Daniel Moder
Julia Roberts e Daniel Moder

Sono tra le coppie più longeve e riservate del cinema americano e hanno creato una famiglia bellissima. Julia ha incontrato Daniel sul set di The Mexican (il film con Brad Pitt). Lui non era un attore, ma un cameraman. Due anni dopo, nel 2002, hanno detto sì.

Tom Cruise e Katie Holmes

Actor Tom Cruise and his wife, actress Katie Holmes, arrive at the 2012 Vanity Fair Oscar party in West Hollywood, California February 26, 2012. REUTERS/Danny Moloshok (UNITED STATES - Tags: ENTERTAINMENT) (OSCARS-PARTIES) - RTR2YITS
Tom Cruise e Katie Holmes

Coppia naufragata nel peggiori dei modi, tra pettegolezzi e libri scandalo. Quando è nato l’amore però siamo rimasti tutti a bocca aperta. Lei, attrice giovanissima e carina, stava avendo i primi successi grazie al telefilm per adolescenti Dawson Creek. In un’intervista ha dichiarato di voler sposare Tom Cruise… lui ha letto l’articolo e l’ha chiamata. Il resto lo sapete.

Patrick Dempsey e Jillian Fink

Patrick Dempsey e Jillian Fink
Patrick Dempsey e Jillian Fink

Nel 1999 il dottor Stranamore non faceva ancora impazzire tutte le donne. Quella famosa, ai tempi, era lei: era una delle make up artist più ricercata dai divi. L’anno scorso hanno annunciato il divorzio, ma quest’anno hanno ritrattato: ci vogliono riprovare.

Reese Witherspoon e Jim Toth

Reese Witherspoon Jim Toth
Reese Witherspoon e Jim Toth

Jim Toth lavora nel mondo dello spettacolo. Ha fatto un po’ l’attore senza successo e oggi è un agente della Creative Artists Agency, che ovviamente rappresenta anche la bella Reese Witherspoon. Hanno unito affari e cuore, anche se ultimamente sembra esserci un po’ di maretta.

Adam e Jackie Sandler

Adam e Jackie Sandler
Adam e Jackie Sandler

Adam Sandler ha conosciuto sua moglie grazie a degli amici comuni. Lei era una sua grande fan con ambizioni nel mondo dello spettacolo. Si sono sposati nel 2003 e da allora spesso partecipa ai film del marito.

Jessica Alba e Cash Warren

Jessica Alba e Cash Warren
Jessica Alba e Cash Warren

Lui era l’assistente di produzione dei Fantastici Quattro, lei l’attrice protagonista. È scoppiato l’amore nel 2004.

Come usare correttamente la piastra per capelli

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Prima di utilizzare la piastra, assicuratevi di conoscere la misura per la vostra tipologia di capelli.
La regola generale è quanto più corti sono i capelli, più la piastra deve essere sottile. Più i vostri capelli sono spessi, più larga deve essere la piastra. Semplicissimo!
Qui alcune nozioni tecniche:

– La piastra stretta e compatta è ideale per pixie cut
– La piastra
 lunga di ceramica è ideale per capelli corti, capelli sottili
– La piastra larga e lunga a temperature alte è ideale per capelli di media lunghezza e spessi
– La piastra larga in ceramica o tomalina è ideale per capelli mossi o boccolosi, crespi e lunghi
– La piastra larga e lunga è ideale per capelli spessi molto lunghi.

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Passare la piastra non è poi così difficile.

Quale tipo di piastra usare?

Conoscere le differenze e le potenzialità dei diversi tipi di piastra e importante per capire come usarla.

– Ceramica.
Le piastre in ceramica permettono una distribuzione omogenea del calore e difficilmente bruciano i vostri capelli. Se solo le piastre interne sono rivestite di ceramica, queste possono sollevarsi e i vostri capelli potrebbero rimanere impigliati. Quindi le piastre migliori sono quelle realizzate totalmente in ceramica.

– Titanio.
Le piastre in titanio si riscaldano molto più in fretta e trasferiscono il calore più velocemente delle piastre in ceramica. Se usata correttamente, c’è una bassa possibilità di danneggiare i capelli con il calore. Ma, lasciata sui capelli troppo a lungo, il rischio di danneggiare i capelli è molto alto.

– Tomalina.
La tomalina è un cristallo minerale che viene frantumato e usato per rivestire la piastra interna. Rende i capelli più lucenti, più lisci e meno crespi degli altri tipi di piastre.

Cosa fare prima di passare la piastra?

Prima di iniziare a stirare i capelli, usare uno spray protettivo contro il calore. Mettere i capelli direttamente a contatto con un ferro praticamente rovente può causare secchezza, spezzare i capelli e in generale danneggiarli. Spruzzare uno spray protettivo quando i capelli sono umidi crea una barriera tra la piastra molto calda e i capelli.

Quanto deve essere calda la piastra?

Impostate il calore a non più di 230°. Evitate di impostarla a una temperatura più alta: i capelli bruciano alla stessa temperatura della carta! Quindi fate attenzione. Se avete capelli sottili, non superate i 140°.

La spazzola, sì o no?

Date una piega ai vostri capelli con questo trucco di spazzola.

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Il trucco della spazzola.

Amate il volume?

Per dare volume, prendete le ciocche dalle radici e posizionatele in verticale, poi passate la piastra dal basso verso l’alto.

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Come dare volume alla piega.

Possiamo fare i ricci con la piastra?

Certamente! Usate la piastra in modo diverso per fare dei ricci perfetti.

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Realizzare i ricci con la piastra.

E le onde?

O realizzate delle onde marine.

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Effetto onde.

Dobbiamo sempre usare l’asciugacapelli?

Date un’occhiata a questo trucco per stirare i capelli ricci senza fonarli prima.

E il pettine?

Il pettine separa i capelli e li aiuta a rimanere più lisci mentre passate la piastra.
Otterrete capelli perfettamente lisci usando la piastra calda e il pettine stretto contemporaneamente.

Per un effetto extra

Usate una spazzola termica sulle radici per liberarvi dai ciuffi ribelli. In più otterrete un effetto extra volume alle radici.

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Come ottenere un effetto extra volume.

Piccoli segreti

Ondulate i vostri capelli passando la piastra sulla treccia.

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Passare la piastra sulla treccia per effetto ondulato.

Ultimi consigli per la manutenzione

Pulizia

Con un asciugamano da viso e un po’ di alcol frizionate, eliminando lo sporco dalla vostra piastra.

 DIY

Realizzate una custodia da viaggio per la vostra piastra con una semplice presina!

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Custodia da viaggio DIY.

Protezione

Utilizzate un paio di cover per le orecchie in gomma, per evitare di bruciarvi la pelle.

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Cover per proteggere le orecchie.

Dove metto la piastra?

Non sapete dove appoggiare la piastra mentre sezionate le ciocche di capelli? Esistono delle comode fondine in gomma da appendere al lavandino, in cui potete riporre la piastra bollente.

E infine…

Se siete molto di fretta, potete usare la piastra anche per stirare al volo il colletto della vostra camicia!

3 ricette per cucinare le patate al microonde in meno di 15 minuti

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I tempi durante la giornata sono sempre molto stretti, spesso la voglia di cucinare manca anche un po’, eppure mangiare ci tocca, anzi, fortunatamente è sempre un bel piacere!
Oggi vi propongo tre ricette veramente tattiche per cucinare le patate al microonde: tre ricette facilissime e molto veloci particolarmente valide perché leggere e davvero buone.
I tempi sono bassissimi: 8 minuti per le patate al cartoccio con crema di formaggio ed erba cipollina, 12 minuti per la teglia di patate e pomodori gratinati con parmigiano e 15 minuti (anche un po’ di meno) per le patate “fritte” al rosmarino.

N.B. Il microonde in tutte le ricette va utilizzato alla massima potenza di cottura.

1) Patate al cartoccio con crema di formaggio ed erba cipollina pronte in 8 minuti

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Patate al cartoccio pronte in 8 minuti

Facilissime, velocissime, gustose e super leggere: come resistere alla tentazione di prepararle subito?

Ingredienti:
4 patate medie
q.b. formaggio morbido preferito
pochissimo olio extra vergine di oliva
sale
erba cipollina

Procedimento:
Lavare accuratamente le patate mantenendo la pelle. Bucherellare tutta la superficie con i lembi di una forchetta. Con pochissimo olio ungere molto bene tutte le patate, salarle e chiuderle dentro a della carta da forno, una per una.

Cuocere al microonde per 8 minuti avendo cura di girarle al quarto minuto. Nel frattempo lavorare la crema di formaggio condendola con erba cipollina e un po’ di sale. Una volta cotte tagliare leggermente le patate  al centro e guarnirle con la crema di formaggio ed erba cipollina.

Un consiglio?

Scegliete delle patate piuttosto piccole, sarà tutto più veloce e comodo!

2) Teglia di patate e pomodori gratinati con parmigiano pronta in 12 minuti

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Teglia di patate e pomodori pronta in 12 minuti

Veramente saporita e facile la teglia di patate e pomodori!

Ingredienti (per una persona):
2 patate
1 pomodoro
1 cucchiaio di parmigiano
2 cucchiai di pane grattugiato
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
poco origano
sale e pepe nero

Procedimento:
Per prima cosa pelare le patate e tagliarle a fette piuttosto sottili. Sistemarle in un piatto piano con qualche cucchiaio di acqua alla base: cuocerle nel microonde per 5 minuti.

Nel frattempo tagliare a fette il pomodoro e condirlo con poco olio, sale e pepe nero. Trascorsi i 5 minuti tirare fuori le patate a fette e condirle con poco olio e sale: sistemare le due verdure nella teglia di ceramica avendo cura di alternarle in modo regolare.

Mescolare il pane grattugiato con il parmigiano, poco sale e origano e versare il mix sulle verdure: aggiungere un filo di olio e proseguire la cottura al microonde per i restanti 7 minuti.

Un consiglio?

Per dei tempi brevi sarà sufficiente tagliare entrambe le verdure piuttosto sottilmente.

3) Patate “fritte” pronte in 15 minuti

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Patate “fritte” pronte in 15 minuti

Buone, anzi buonissime e super leggere le patate “fritte” cotte al microonde!

Ingredienti (per una persona):
1 patata grande
rosmarino
sale
poco olio extra vergine di oliva

Procedimento:
Tagliare più finemente possibile la patata. Condire le fette con poco olio, sale e rosmarino (fresco o secco). Sistemare le fette di patata in un piatto piano oleato e cuocere al microonde per 12-15 minuti (dipende molto dallo spessore delle fette).

Un consiglio?

Abbiate cura di ungere bene il piatto altrimenti le patatine rischiano di rimanere attaccate alla ceramica!


Cosa guardare su Netflix?

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Netflix è quasi su tutte le tv in questo periodo: ce lo abbiamo o lo abbiamo visto a casa di qualche amico. In realtà i numeri parlano chiaro. Conta circa 30 milioni di abbonati (o forse anche di più in questo preciso istante!). Le esperienze con Netflix sono molto variegate. Il punto di partenza è comune: amanti incondizionati di serie tv e film, che pagano per avere a disposizione una quantità esorbitante di cose da vedere. Ma la questione che riguarda un servizio a pagamento lascia sempre un po’ interdetti.
C’è da dire che pagando si ha accesso a una vastità di film e serie tv, ma il funzionamento non è ottimizzato al meglio.
È davvero difficile trovare qualcosa che vogliamo veramente vedere quando la scelta è troppo ampia.

Per questo, presentiamo una specie di guida un po’ estrema per alcuni versi. Si chiama proprio “Cosa guardare su Netflix” ed è un diagramma che, attraverso delle domande, segna un percorso da seguire per arrivare a capire quale è la serie adatta a noi.

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Silver Oak Casino’s extreme guide.

What to watch on Netflix

Messa in questo modo, potete anche avere problemi a trovare qualcosa di allettante da vedere su Netflix: questa guida estrema (o semplicemente diagramma) renderà la vostra vita decisamente più semplice. Quando scorrete lo spaventoso numero di film presenti su Netflix, è davvero dura decidere cosa guardare. È come avere un intero succulento buffet di fronte a voi e non sapere da dove cominciare. Subentra quella sensazione di imbarazzo che non aiuta per niente e in un attimo ci sentiamo come incapaci di decidere.

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Menu Netflix.

Come trovare qualcosa da guardare? Con questo brillante diagramma naturalmente.

Un’altra cosa che potrebbe infastidire è che su Netflix non sono presenti i film che hanno fatto la storia del cinema. I film che abbiamo visto tutti da ragazzi o quando eravamo più giovani. Le certezze che nei momenti di indecisione saremmo tentati a scegliere e rivedere. Forse per questo non li troviamo sulla piattaforma, poiché non saremmo incuriositi a guardare le nuove proposte, che ultimamente stanno avendo un successo planetario. Comunque, dopo aver dato un’occhiata al diagramma, le cose saranno un pochino più facili.

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Lancio Netflix.

È sicuramente la guida meno estrema che avrete visto in tutta la vostra vita, ma funziona, o, almeno, mentre seguite le indicazioni delle frecce, avete la sensazione che qualcuno comprenda i vostri desideri. Usate questo aggeggio infernale solo nei momenti di profonda indecisione di fronte allo schermo menu, per risolvere in poco tempo tutti i vostri problemi. Non proprio tutti, ma almeno quelli che riguardano Netflix!

Netflix_Logo
Il logo che compare prima di ogni sigla.

Silver Oak Casino

I creatori, Silver Oak Casino, hanno fatto sicuramente un buon lavoro nella realizzazione di questa guida. Il diagramma può condurvi verso alcune perle come Miller’s Crossing (1990) e Fawlty Towers (1975), ma vi farà anche approdare verso le opzioni più in voga del momento come The House of Cards o Mad Men, se è scritto nel vostro destino! Chiedete aiuto quando potete. Tutto questo comodamente dal vostro sofà, mentre mangiate popcorn e state decidendo cosa vedere per evadere dalla stressante realtà. La domanda è: avrete la voglia e le forze per scorrere attraverso il diagramma fino a trovare qualcosa da vedere?

Se volete provare a interrogare il vostro destino e scoprire quale serie fa per voi, andate qui e rispondete alle domande del diagramma, seguite le frecce e…

Wonderland: il paese delle meraviglie di Kirsty Mitchell

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Kirsty Mitchell è una fotografa inglese: nasce nel 1976, studia arte e moda diventando fashion designer, mestiere che pratica per 8 anni e, da sempre, coltiva la sua passione per la fotografia.
Il 2008 è per Kirsty un anno molto difficile che finisce per segnarla per sempre: la madre, insegnante di letteratura inglese, muore a causa di un tumore al cervello e la giovane donna, per ovvie ragioni, entra in un periodo molto complicato e triste.

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Wonderland – Un mondo incantato

Nello sconforto trova un modo singolare per ricordare la madre: prende in mano la sua macchina fotografica e decide di raccontare attraverso un lungo percorso di fotografie una storia fantastica, proprio come quelle che la madre stessa amava raccontarle quando era piccola ogni sera per farla addormentare. Ecco prendere vita un “libro di fiabe incantate senza parole“.

Nasce cosi il suo grande progetto Wonderland pieno di mondi immaginari a metà tra un editoriale di moda, un allestimento teatrale e una favola raccontata per immagini, tutti scatti in cui prevale un senso estremo e quasi ossessivo del bello e del meraviglioso.

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In memoria della madre – Wonderland

L’intero progetto ha preso vita nei boschi vicino casa sua, si è sviluppato in diversi anni ed è durato tutta un’estate di scatti continui: creature fantastiche, vestite di fiori, di farfalle o di abiti preziosi e insoliti dai colori intensi sembrano abitare il suo bosco fiabesco. Kirsty crea e allestisce nel dettaglio personalmente tutte le fasi del suo lavoro e poi fotografa con una tale cura che le permetterà (così come da lei desiderato) una post-produzione per il fotoritocco ridotta ai minimi termini.

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I personaggi fiabeschi di Kirsty Mitchell

La stessa Kirsty dice: “Mi sono resa conto man mano che scattavo, che queste figure sono il mio ricordo delle storie della buonanotte che mia madre mi leggeva ogni sera“.

Il suo progetto ha avuto un grandissimo successo incantando sempre più persone e, data l’ottima accoglienza, ora Kirsty sta valutando l’idea di creare un enorme museo itinerante con i migliori scatti e i suoi bellissimi costumi.

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I personaggi delle fiabe che le raccontava la madre

Sempre la Kirsty dice: “Così celebro ogni giorno il ricordo di mia mamma come più avrebbe desiderato: sorridendo e inventando storie“.

Oggi Kirsty è di fatto considerata la regina della moderna Fin Art.

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Il lavoro fantastico di Kirsty Mitchell

Coffin nails: unghie a forma di bara

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Abbiamo sempre pensato che anche in fatto di unghie la parola d’ordine fosse sobrietà, sfoggiando così una lunghezza media, scegliendo una forma né troppo squadrata né troppo arrotondata e dando la giusta importanza ai colori dello smalto, riservando quelli più pazzi e le nail art più particolari a occasioni speciali.
Ecco, per il 2016 dobbiamo completamente dimenticarci queste regole e se vogliamo avere delle unghie alla moda dobbiamo cedere a un trend che ha davvero del bizzarro.
Si chiama Coffin Nail, arriva ovviamente dagli USA e letteralmente significa Unghie a forma di bara.

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Coffin Nails

Vi basterà digitare l’hashtag al momento più famoso su Instagram, #coffinnails, per scoprire la nuova tendenza in fatto di unghie; ma se il solo pensiero vi fa rabbrividire, vi tranquillizzo subito: per le meno macabre è stato previsto un nome alternativo paragonando la forma delle unghie non a una bara, bensì a una scarpetta da ballerina, creando così anche l’hashtag ufficiale che in questo caso è #ballerinashape.

Al di là della riflessione che sorge assolutamente spontanea “ la bara e la scarpetta da ballerina hanno la stessa forma e non ci avevamo mai pensato?” , spostiamo invece l’attenzione sugli step da seguire per realizzare una perfetta Coffin Nails.

La lunghezza giusta

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Unghie lunghe

Per poter sfoggiare la Coffin Nails, occorrono delle unghie davvero molto lunghe: infatti per poterle lavorare in modo obliquo in punta è necessaria una certa lunghezza.
Se vogliamo quindi realizzarle per quella festa in cui vogliamo essere super fashion, meglio iniziare a farle crescere fin da subito.

Il colore di smalto giusto

PicMonkey Collage
Coffin nails o Ballerina shape?

Abbiamo detto che la forma delle nostre unghie deve essere quella di una bara e allora il colore giusto sembra essere il nero, ma in realtà i colori scuri sono tutti perfetti, quindi via libera anche a marrone, blu o viola.
C’è però una variante importante da non sottovalutare, qualora infatti decidiate di far riferimento alla famosa scarpetta da ballerina, lo farete capire esclusivamente dal colore di smalto: in questo caso, infatti, i colori giusti sono rosa cipria, bianco latte, pesca o addirittura color carne.

Come realizzarla

Infine per realizzare una Coffin Nails dovete limare le unghie in modo obliquo ai lati, facendo bene attenzione a non farle terminare né con un’estremità a punta, né arrotondata, ma in modo squadrato, proprio per ricordare la forma di una bara.
Per capire meglio questi passaggi, vi basterà seguire questo semplice tutorial.

Le 10 modelle atipiche che saranno top nel 2016

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Sono finiti i tempi delle modelle tutte uguali, stesse misure, stessi tratti, stesse caratteristiche.
Il mondo della moda si è accorto della bellezza non convenzionale, di quanto ci siano belle donne in ogni parte del mondo e di quanto anche quelli che prima venivano considerati piccoli difetti siano in realtà elementi positivi in grado di caratterizzare un volto o un corpo e rendere unica una modella tanto da farla diventare top e farla emergere dalla massa.

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“Difetti” che hanno fatto la differenza. Il neo della super top Cindy Crawford e il diastema di Lara Stone

Nulla di nuovo, ma una tendenza alla riscoperta di canoni di bellezza eterogenei e multiformi, tra un elogio a ogni tipo di bellezza e l’interesse da parte del fashion system di far parlare di sé e delle sue protagoniste.
Segnatevi i nomi di queste 10 outsider che nel 2016 sicuramente faranno parte di campagne stampa, articoli di moda e vedremo sulle passerelle delle sfilate più attese:

1. OLAJUMOKE ORISAGUNA

Modella per caso, nigeriana, venditrice di pane, ha firmato da pochissimo un contratto del tutto inaspettato con l’agenzia di modelle Few.
27 enne, madre di due bambini, Olajumoke è stata scoperta durante un servizio fotografico della cantante Ty Bello. Un caso di photobombing eccellente che ha portato a uno scatto perfetto grazie proprio alla presenza non programmata della bella nigeriana che stava passando casualmente in quel momento.
Sembra l’inizio di una favola, staremo a vedere.

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Olajumoke, da panettiera a modella grazie a uno scatto fortuito

2WINNIE HARLOW

Già nota per essere la testimonial di Desigual ed essere apparsa nelle campagne Diesel del 2015, sarà ancora presa ad esempio come la modella “bicolor”, come colei che a discapito della vitiligine che le ha creato delle chiazze più chiare sulla sua pelle scura, ne va orgogliosa e non la nasconde. “Mi sono sempre accettata per come sono”, questo il motto che vuole trasmettere alle nuove generazioni.

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“Accettarsi per quello che si è e non nascondersi”, il motto di Winnie Harlow

3. NADIA ABOULHOSN

Ha iniziato la sua carriera come blogger e ora è diventata un’icona di self-confidence.
Modella plus-size non scontata, ha fatto delle sue forme abbondanti il punto di forza senza tentare di nasconderle, ma esaltandole al meglio e mettendole in primo piano. Perché “al mondo ci sarà sempre qualcuno al quale non piacerai, ma ci sarà sempre qualcuno che ti amerà per come sei”. La potete trovare su www.nadiaaboulhosn.com

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Nadia, Curvy blogger che mostra le sue forme in scatti provocanti

4. RAIN DOVE

Cisgender è il termine che identifica “qualcuno a proprio agio con il genere che gli è stato assegnato alla nascita” e, al momento, definisce la maggioranza della popolazione.
È infatti nata donna e si sente donna a tutti gli effetti, ma a un casting per la sfilata di intimo Calvin Klein è stata selezionata per sfilare tra gli uomini.
Da allora, Rain ha scelto di fare del suo apparire estremamente maschile un punto a favore da sfruttare per dichiarare la propria femminilità nonostante le apparenze e mostrare il proprio corpo in pose e atteggiamenti decisamente sensuali.

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Rain Dove, emblema androgino: corpo da donna e volto dai tratti maschili

5. REBEKAH MARINE

È una splendida 28enne nata senza l’avambraccio destro. Il suo sogno di bambina era sempre stato quello di sfilare e finalmente ha potuto vivere il suo desiderio a New York durante la fashion week sfilando con una protesi bionica.
Rebekah è la dimostrazione concreta di come l’essere belle e determinate prescinda da una condizione fisica, ma sia una caratteristica interiore da sviluppare con caparbietà e dedizione.

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Rebekah mostra il suo braccio bionico

6. DAFNE SELFE

Il concetto di età dovrebbe essere abolito e non ci dovrebbero essere dei limiti imposti a priori per essere un modello, un esempio per altre donne. È il caso di Dafne Selfe che con i suoi 87 anni è considerata la top più anziana al mondo. Dafne, incurante dell’età anagrafica, continua a posare per i migliori fotografi e a sfoggiare look stravaganti racchiusi in un libro di recente pubblicazione. Decisamente in controtendenza rispetto alla richiesta di modelle sempre più giovani.

DAFNE SELFE
L’eleganza non ha età

7. AMAZON EVE

36anni, americana, 2 metri e 3 centimetri di altezza.
L’altezza, per una modella, è un requisito fondamentale, ma quando si è presentata ai primi casting in molti hanno storto il naso perché effettivamente superava, e di molto, tutte le altre ragazze provinate insieme a lei e catturava troppo l’attenzione.
Amazon non si è persa d’animo e ha fatto del suo essere altissima un tratto distintivo che l’ha resa popolare e richiestissima nei servizi fotografici.

Il punto di vista di Amazon: la moda per chi supera i due metri di altezza

8. ANDREJA PEJIC

Alla nascita era Andrej, ma nel 2014 è stata aggiunta legalmente una -a al suo nome come ultima tappa del processo di riassegnazione sessuale iniziato durante l’adolescenza.
24 anni, bosniaca naturalizzata australiana, Andreja rappresenta perfettamente l’ideale di bellezza tipico delle donne dell’est. Il 2016 sarà l’anno della sua definitiva consacrazione.

Chi direbbe che Andreja è nata uomo?

9. MOFFY

Viso angelico, corpo proporzionato, aria malinconica.
Potrebbe essere la classica bella ragazza che un giorno viene scoperta da un talent scout e indirizzata alla difficile carriera di modella, se non fosse per quel particolare che l’ha resa una modella atipica e allo stesso tempo le ha permesso di ritagliarsi il suo spazio e diventare celebre: lo strabismo.

MOFFY
Moffy, famosa per il suo strabismo di Venere

10. MASHA TYELNA

È soprannominata “la ragazza con gli occhi enormi” ed è proprio per questa sua peculiarità che viene scelta soprattutto per pubblicità e sfilate. I suoi occhi alieni, grandissimi ed espressivi, le hanno permesso di sfilare per Kenzo, Marc Jacobs, Alexander McQueen, Yves Saint Laurent e Dior. Sentiremo parlare molto di lei.

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Gli occhi “alieni” di Masha

Milano Fashion Week 2016: secondo giorno

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Oggi sguardo sulla città e sulle location che ospitano gli appuntamenti della fashion week: ad esempio la piazza Lina Bo Bardi e il Samsung District. Sfondi favolosi, a volte più delle location interne.

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Piazza Lina Bo Bardi e il Samsung District

Per la mia foto “anche no” del giorno: pellicciotti colorati su outfit estivi. Pelliccia in manica di camicia e sandali no: deciditi o estivo o invernale.

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Outfit “anche no”

Subito cose belle: la fashion week oggi con la mia amica Laura, anche lei Bigo girl. Perché credetemi,  essere da sole in certi contesti e alle prime esperienze può essere imbarazzante. Ma l’unione fa la forza e carica di determinazione.

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Perché le BigoGirl sono tutte gnocche!

Poi in certi contesti si è talmente tanti che non è che la cosa faccia molta differenza. La presentazione di Hogan ad esempio era un vero e proprio party alle tredici, in pausa pranzo. Scommetto quel che volete che almeno la metà non erano giornalisti nè vip nè blogger, ma solo curiosi e mondani. Infatti all’ingresso nessuno ci ha controllato l’invito.

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Party Hogan, imbucati ne abbiamo?

Subito dopo invece una presentazione molto riservata e poetica: quella di Fratelli Rossetti e la sua collezione ispirata al dottor Zivago e alla Russia. Damaschi e fiori in tanti toni diversi, su soli 4 modelli. Ecco la maestria e la qualità dei brand storici.

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L’eleganza dal sapore regale dei Fratelli Rossetti

Una cosa che pochi sanno: le iniziative collaterali, oltre a sfilate e presentazioni riservate alla stampa, che aprono uno sguardo particolare sul mondo della moda a chiunque voglia curiosare. In Via della Spiga trovate la mostra open Marieclaire #likes “creativity” in cui sono esposte opere di reinterpretazione di borse e scarpe dell’artista No Curves.

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Marieclaire #likes “creativity”

E poi ti ritrovi davanti ad una vetrina e cosa vedi? In via della spiga le scarpe di Prada che aveva Anna dello russo stamattina da Costume National.

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Per sentirsi una piccola ape regina

Riflessione numero due sulla città: i palazzi fantastici in cui sfilano le collezioni. Questo è palazzo Serbelloni, dove abbiamo “quasi visto” la sfilata di Les Copains.

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Il fascino di Milano

“Quasi visto” perché invece siamo uscite a fare una passeggiata in San Babila: avevamo l’invito ma qui, a quanto pare, lo avevamo in troppi e ad un certo punto la sala si è riempita. “Per motivi di sicurezza”  anche se accreditate siamo rimaste fuori.

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San Babila tutto esaurito!

Succede. Beh di sicuro  non a lui: Mr Miccio che entra ed esce da qualsiasi show sempre al telefono dando ordini a qualcuno “digli di prendere allora l’appuntamento” “devo scegliere io quelle cose lì”. Lo adoro e sono convinta che sia davvero così, non un personaggio creato per la TV.

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Mr. Miccio, telefoni anche a noi?

Una foto venuta male: oggi mi sono odiata per non aver portato con me là reflex. Perché, a differenza di altri, non so fare le foto con l iPhone o meglio devo ancora imparare bene! (Nota della redazione: dillo serena che in realtà hai sfocato di proposito per non farci venire l’acido allo stomaco con la modella scosciata!)

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Foto sfocata

Ed eccoli invece tutti quegli invitati, di cui ormai solo una piccolissima parte va alle sfilate per lavoro. Lo si fa infatti per fare foto e pubblicarle subito su Instagram, per far vedere di essere entrato, di avere l’aggancio giusto.

Magari mi passate uno scatto che a me è venuto male  che devo scriverci un articolo? Sai com’è.

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È lavoro ragazzi, su fateci scattare!

Chiudo con uno scatto dal party di Ultrachic, brand che mi legge nel pensiero: moda divertente, d’ispirazione vintage e che si prende poco sul serio. Appariscente è bello si, naturalmente con buon gusto e classe.

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Il vintage ci ruba il cuore

Come la classe della cantante di questo quartetto che intratteneva noi ospiti. Andrò a dormire immaginando di stare così bene con un vestito anni 50.

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