Quantcast
Channel: Bigodino
Viewing all 6698 articles
Browse latest View live

Milano Fashion Week 2016: terzo giorno

$
0
0

La giornata inizia con Diesel Black Gold: una delle sfilate più attese, la prima di una lunga lista di oggi. Noi di Bigo c’eravamo. Anzi mi correggo: dopo un quarto d’ora a piedi in un cantiere attraversando uno smaltimento poste e altre cose simili.. Siamo arrivati anche noi.

image3
Regina reginella, quanta strada devo fare per arrivare alla sfilata?

La foto “anche no” del giorno: non il look in se, ma il fatto ma “anche no” un concetto, ovvero che borse semplicissime o anche brutte (e non solo borse) vengano ultra fotografate e apprezzate solo perché di grandi marchi. Dico ovvio ok.. Ma questa borsa Gucci direttamente dalle passerelle voi non l’avete simile per fare la spesa all’esselunga?

image4
Andiamo a fare spesa?

Oggi mi domando cosa pensano le persone quando vedono il pubblico delle sfilate, tutto il movimento, i fotografi e il caos che una sfilata porta con se. Da diesel “noi della moda” abbiamo invaso un posto dove le persone erano per lavorare. I postini si fermavano a guardare e fare foto come se stesse passando un carro di Carnevale.

image5
Riflessione umana

C’è tanta curiosità sicuramente. Poi ci sono i vip che attirano le folle ed è un cellulare all’aria continuamente attivo per rubare un selfie con il famoso di turno (la foto è l’autografo del ventunesimo secolo, lo diceva già anche Seth Cohen in the oc).

image6
Ormai gli autografi non li vuole più nessuno

Di sicuro c’è chi è infastidito dal traffico e dalla confusione imperante: la maggior parte dei cittadini di Milano dice di odiare la fashion week e le file infinite di taxi e auto nere che rallentano tutto.

image7
Il milanese imbruttito è già stufo della Fashion Week

Dicono bloccato.. Ma come? A me sembra tutto così frenetico. Ed ecco la modella che si prenderà la polmonite per non fare tardi alla prossima sfilata.

image9
AAA polmonite cercasi

Le modelle: oggi loro protagoniste di un episodio che non avrei mai immaginato. Folla fuori da Tod’s per catturare la foto preziosa. Io svengo davanti a Anna Wintour (visto su Instagram? Mi sono sentita una paparazza d’assalto). Ma in realtà la folla di ragazzine adolescenti era lì fuori non per il blogger belloccio ma per vedere le modelle. Ne conoscevano i nomi, le chiamavano e si emozionavano. Per me, a parte Cara e poche altre, sono tutte uguali. Ma la foga con cui le cercavano mi ha sconvolto non poco.

image10
Tutte alla ricerca della modella perduta

Le cose belle : la collezione Hanita anni 70, che reinterpreta i diversi mood di questo decennio fantastico per la moda. Fiori e cappe, lana e seta. Io estasiata.

image12
We love vintage

Anni settanta anche per le scarpe AGL shoes, un brand che conosco per la prima volta da vicino ma che mi ha subito colpita.

image13
We love vintage n2

Una scena tipica: lo champagne che sgorga da ogni presentazione ed evento. Poco da invidiare ragazze, personalmente mi sembra solo uno spreco infinito e una cosa trita e ritrita. Chi beve vuol dire che è lì solo per il lato mondano. Vabbé la smetto di fare la bacchettona ed ammetto che a fine giornata un calice lo prendo anche io.

image2
Uno champagnino in compagnia non si rifiuta mai però!

E brindo alla pensata di stamattina di mettere le scarpe da ginnastica con cui ho corso per la città senza dolori e senza fare del sarcasmo contro gli alti vertici.

image14
Comoda e rilassata tutto il giorno!

Splendida la sfilata di Aigner, questo cappotto lunghissimo e i toni della collezione dal verde al rosa cipria ( ldal cappotto della modella ne escono due per me in verticale, ma va be).

image1
Un cappotto che fa per due!

Vi scrivo in attesa che inizi l’ultima  sfilata del giorno: quella del giapponese ospite dello sponsor Dhl che nessuno sa pronunciare. Sono curiosa ma non vi nascondo che pensò già alla pizza del venerdì sera.

image15
In attesa di una pizza

 


Cos’è l’anno bisestile e perché si dice “Anno bisesto, anno funesto”?

$
0
0

 

Anno bisesto, anno funesto“: quante volte lo abbiamo sentito dire dalle nostre nonne? Secondo la superstizione, infatti, l’anno bisestile, che capita ogni 4 anni e ci regala un giorno in più a febbraio, che di solito finisce il giorno 28, sarebbe un anno disastroso. Ma da dove nasce questa credenza? Sappiate che ha origini davvero molto lontane: non è stato ideato dalla generazione dei nostri nonni, ma niente di meno che dagli antichi romani, per essere poi ripreso in epoche successive. Ma perché l’anno bisestile è considerato funesto?

anno-bisestile
Anno bisesto, anno funesto

La frase “Anno bisesto, anno funesto” è stata ideata dai romani: nel 46 a.C. Giulio Cesare, per recuperare le 6 ore avanzate ogni anno dai classici 365 giorni che lo andavano a formare, seguendo i calcoli dell’astronomo Sosigene di Alessandria decise di introdurre un giorno in più nel calendario, ogni 4 anni, subito dopo il 24 febbraio. In latino questo giorno era definito come il “sexto die ante Calendas Martias” e così il nuovo giorno inserito prese il nome di “bis sexto die”, da qui il termine “bisestile”.

Papa Gregorio XIII si accorse perché che il calendario usato non coincideva con quello solare, con il rischio che la Pasqua poteva essere celebrata in estate e così nel 1582 con una bolla papale eliminò tre anni bisestili ogni 400, riducendo la differenza a soli 26 secondi in più ogni anno. Così il giorno in più diventò il 29 febbraio: quell’anno si saltò all’improvviso dal 4 al 15 ottobre, pensate lo choc!

L’anno bisestile è considerato funesto perché febbraio per i romani era il mese dei morti. Savonarola, nel 1400, lo rese ancora più nefasto, parlando di carestie, epidemie e grandi tragedie legate all’anno funesto, da qui tutti i proverbi che non rendono onore al povero anno bisestile. Del resto sono tante le catastrofi avvenute proprio in un anno bisesto, come ricorda l’Ansa: terremoto di Messina del 1908, terremoto in Belice nel 1968, terremoto in Friuli nel 1976, tsunami nell’Oceano Indiano nel 2004.

I detti popolari si sprecano: “anno bisesto, anno funesto”, “anno bisesto anno funesto e triste quello che gli viene appresso”, “anno bisesto tutte le cose van di traverso”, “anno bisestile, chi piange e chi stride”, “anno bisesto senza sesto (ndr senno)”.

Che poi la domanda più importante è: ma chi è nato il 29 febbraio, festeggia il compleanno ogni 4 anni e quindi invecchia più lentamente?

4 segreti per rimetterci in pista quando ci accade qualcosa di brutto

$
0
0

La vita ci mette di fronte a prove a volte molto dure: la perdita dell’amore della nostra vita, la morte di una persona cara, la malattia, problemi seri sul lavoro, la disoccupazione. Anche i caratteri più forti possono ritrovarsi in piccole o grandi difficoltà: quando si cade, però, l’importante è rialzarsi subito e con lo spirito giusto, come del resto insegniamo ai bambini quando cadono dalla bicicletta mentre imparano a pedalare. Ecco 4 consigli per rimettersi in carreggiata dopo un periodo difficile!

donna-triste
Se la vita ci mette a dura prova, bisogna reagire!

1. Tenere i piedi per terra

Quando il nostro mondo subisce un piccolo o grande terremoto, tenere i piedi a terra è difficile. Mettiamo tutto in discussione, vorremmo solo nasconderci, estraniarci dal mondo. Invece è proprio questo il momento di ancorarsi alla realtà e tenersi vicine le persone care, che possono supportarci e aiutarci anche nei momenti più bui.

2. Siate sempre positivi

Essere positivi non è facile quando tutto sembra non andare per il verso giusto. Ma dovremmo sforzarci a credere che in ogni cosa c’è un lato positivo e che dopo la notte c’è sempre il giorno… La speranza è l’ultima a morire, allora cerchiamo di trovare in quello che facciamo emozioni positive.

3. Accettate i vostri sentimenti

Non nascondete sentimenti ed emozioni, fanno parte di voi: dovete accettarle, parlare con loro, cercare di utilizzarli per potervi risollevare e per poter affrontare ogni situazione con la grinta e lo spirito giusti.

4. Uscite dal vostro guscio

Anche se vorreste solo nascondervi dal mondo, evitando tutto e tutti, è questo il momento per reagire: bisogna tornare in gioco il prima possibile, rimettendosi in discussione e cercando di affrontare le nostre paure e le nostre preoccupazioni, anche se la vita ci ha voltato le spalle.

8 ingredienti da sostituire per preparare biscotti light

$
0
0

 

I biscotti fatti in casa sono l’ideale per avere la certezza di preparare qualcosa di sano e genuino. Se preferite una ricetta light per preparare dei biscotti leggeri  – ma buoni allo stesso tempo –  seguite questi suggerimenti.

I biscotti light

1) Zucchero: usare quello di canna integrale al posto del bianco.

zucchero
Elimina lo zucchero

2) Burro:  nell’impasto usate la banana o la polpa di avocado, invece che il burro.

3) Farina: non se ne può fare a meno, semmai scegliere quella integrale.

4) Uova: al posto di ogni uovo, dosate 1 cucchiaio di farina di riso con 1 cucchiaio di acqua.

5) Latte: potete sostituire con l’acqua, ma il gusto del biscotto peggiora. Meglio il latte di soia o di riso.

latte-1728x800_c
Non usare il latte

6) Pasta frolla: usate lo yogurt.  Un vasetto da 15 g per 300 g di farina.

7) Cioccolato: meglio quello fondente o il cacao amaro in polvere.

8) Marmellate e composte: sostituitele con gli scarti del centrifugato.

Fonte: elle.it

La scelta del partner dipende dall’altezza

$
0
0

 

In amore vince la statura. Secondo quanto sottolinea la University of Edinburgh, le persone si attraggano in base all’altezza simile tra uomo e donna.   Dopo aver analizzato la sequenza del DNA di oltre 13mila coppie, i ricercatori hanno scoperto che chi è in relazione tende a condividere molti degli stessi geni che svolgono un ruolo nel determinare l’altezza.

Perchè i simili si attraggono

Il motivo di questa tendenza potrebbe essere un corteggiamento biologico chiamato isopraxism, che significa “stesso comportamento”.  Il “simile attira il simile” . Sarebbe questa dunque la filosofia alla base delle nostre scelte in fatto d’altezza in amore.

Coppia ttratta dalla stessa altezza
Coppia ttratta dalla stessa altezza

Questo non significa che siamo attratti da persone della stessa altezza. I ragazzi, sempre secondo lo studio, scelgono in genere donne della stessa altezza o cinque centimetri più basse, mentre quest’ultime optano per la stessa differenza, ma al contrario.

Che sia vero oppure no, sono centinaia i fattori in gioco quando si tratta di attrazione tra sessi, e potremmo riuscire ad innamorarci tranquillamente anche di un uomo di ben 15 centimetri in più di noi!

Fonte: stile.it

7 esercizi per rassodare gli addominali (video)

$
0
0

 

Per mantenere in forma i propri addominali serve un costante esercizio, mirato a rassodare la muscolatura e ad appiattire il ventre. Non importa andare in palestra per esercitarsi. Bastano dai 10 ai 15 minuti di allenamento da fare anche a casa.

Questo tutorial vi sarà d’aiuto. La ginnasta vi mostra una sequenza di esercizi per gli addominali efficaci, per quelli alti e quelli bassi. Guardate bene come si esegue ogni esercizio e successivamente provate a ripeterlo anche voi.

10 paia di scarpe che (forse) non indosseresti mai: il video

$
0
0

 

Alla fantasia non c’è mai limite. Neppure quando si tratta di ideare scarpe. Su social girano fotografie di ogni tipo, di modelli strambi che probabilmente nessuna di noi indosserebbe mai.

Il video mostra una Top 10  delle scarpe più bizzarre pubblicate su Pinteret: da quelle fatte di legno a quelle a forma di pinna con tanto di tacco. E poi lo stivale – sandalo di jeans e le scarpe fatte a zoccolo di cavallo con il pelo.

Milano Fashion Week 2016: quarto giorno

$
0
0

Mi scuserete se il resoconto di oggi è un po’ grigio ma la situazione è proprio questa. La pioggia sembra essere più forte della moda e fuori le sfilate pochi temerari, fotografi giusto due. Niente.

image1
Moda bagnata moda fortunata?

La giornata in realtà è iniziata con un make up da Mac, un trucco fantastico che ho abbinato ad un outfit molto carino. Ma la sensazione, tutto il giorno è stata quella di essermi fatta carina per niente, perché in giro c’erano poche persone, pochi eventi e sfilate dove sfoggiare il tutto. Come quando ci si prepara per uscire e poi sorge un imprevisto: rimaniamo a casa senza volerci struccare.

image2
MAC Media Lounge

Unica sfilata del giorno: Leitmotiv, di cui apprezzo sempre moltissimo le collezioni, che ha fatto inciampare una modella si e una pure. Problemi di tacchi o di abiti troppo lunghi non saprei ma la cosa era pericolante.

image3
I rischi del mestiere

La foto “anche no” del giorno è riciclata, la conservavo per dare un po’ di colore a momenti piovosi come questo e penso non ci sia niente da aggiungere.

image4
Perché questa giacca? Perché?

Come se non ci fosse fine al peggio, gli omaggi della sfilata Leitmotiv erano dei carinissimi smalti. Ma sfogliando la piccola brochure ecco cosa troviamo: sono smalti da uomo. Ebbene sì, la tendenza che ci mancava. La giornata si mette benissimo.

image5
Ne sentivamo veramente il bisogno?

Per fortuna alle presentazioni ci sono diversi innamoramenti. Prima di tutto la linea tutta in velluto di Le Silla. FAVOLOSA!

image6
Velluto…velluto ovunque!

Poi lo sport elegante e sofisticato di Callens.

image9
Collezione sporty Callens

La collezione Atos Lombardini, con bomber e tulle, tonalità di rosa e viola e tanti pezzi da mixare per un richiamo agli anni 80 sottile e azzeccato.

image11
Collezione Atos Lombardini

In generale fuori dagli show-room nessuna gioia. Non siamo Karlie Kloss che ci godiamo Milano sotto la pioggia in pantaloni bianchi e due metri di gamba.

image12
Karlie Kloss turista a Milano

Ma questa giornata poco memorabile potrebbe diventarlo: sono fuori casa da 40 minuti. Seguono aggiornamenti.

image8
Prima o poi rientro, giuro!

No knead bread, il pane senza impasto

$
0
0

 

Preparare il pane in casa è una delle più grandi soddisfazioni, sia per chi cucina che per i commensali. Impastare, aspettare, cuocere e poi il meraviglioso profumo che si sprigiona sono impagabili, ma spesso le ricette che si trovano sono chilometriche, con attese e riprese multiple.
Il No knead bread, letteralmente il pane senza impasto, viene preparato mescolando in modo grossolano e con un cucchiaio di legno farina, acqua e lievito.

L’attesa c’è anche qui, ma se preparate l’impasto la sera e lo lasciate in frigorifero tutta la notte, non vi rimarrà altro che dargli una forma tondeggiante e metterlo in forno.

Un pane per chi non ama sporcarsi troppo le mani, non ha tempo per doppie o triple lievitazioni, ma non vuole rinunciare a una fetta di profumatissimo pane fatto in casa.

No knead bread
No knead bread, il pane senza impasto

Tempo di preparazione

10 minuti

Tempo di cottura

50  minuti

Dosi per

1 pagnotta

Occorrente

una pentola in coccio/ghisa del diametro di 22 cm, una ciotola.

Ingredienti

200 g di farina 0
300 g di farina Manitoba
2 g di lievito secco
350 g di acqua
un cucchiaino di malto oppure miele
7 g di sale

Procedimento

No knead bread
Preparazione

Sciogliete il lievito nell’acqua leggermente intiepidita, unite il malto (o miele) e lasciate attivare il lievito fino a che non comparirà una leggera schiumata sulla superficie (15 minuti circa).

Versate le farine nella ciotola, unite il sale e mescolate. Versatevi la parte liquida e mescolate con un cucchiaio di legno, in modo da amalgamare gli ingredienti, ma senza lavorarlo troppo. Il risultato dovrà essere un impasto appiccicoso e non liscio.

Coprite con della pellicola trasparente e fate lievitare.

Noknead5
Il risultato

Tempi di lievitazione:

6/8 ore a temperatura ambiente

12/15 ore in frigorifero

Molto dipende dalla temperatura in cui fate lievitare il vostro pane, più è alta meno tempo sarà necessario.

Se volete preparare il pane per pranzo in questa stagione vi consiglio di fare una lievitazione mista, preparandolo nel primo pomeriggio, facendolo lievitare 4/5 ore a temperatura ambiente e poi in frigorifero fino alla mattina successiva.

Una volta che l’impasto avrà triplicato il volume (se lo avete tenuto in frigorifero fatelo riposare a temperatura ambiente per un’ora circa), stendetelo su una spianatoia con le mani e piegatelo verso il centro, formando una palla. Fatela lievitare per 1/2 ore coperta da un canovaccio umido.

Nel frattempo scaldate il forno 220° con il tegame vuoto all’interno.

Una volta in temperatura estraetelo dal forno e posizionatevi l’impasto con le pieghe verso l’alto.

Coprite con il coperchio e fate cuocere per 30 minuti.

Togliete il coperchio e continuate a cuocere per altri 20 minuti circa, fino a completa doratura.

Una volta cotto capovolgete la casseruola e fatelo raffreddare su una gratella per almeno un paio d’ore.

Come modificare un quaderno in un porta tablet (video)

$
0
0

 

Il tablet e gli smartphone si sono pian piano sostituiti alla carta. Non scriviamo più niente se non sul touch screen e la penna è quasi caduta in disuso. Ecco dunque l’idea: trasformare un vecchio quaderno con la copertina rigida di cartone in un porta tablet.

Il video tutorial spiega i passaggi per fare la trasformazione. Servirà un trincetto, un panno in pelle, della carta, le forbici e un elestico. Seguiamo tutti i passaggi!

Milano Fashion Week 2016: quinto giorno

$
0
0

Penultimo giorno e scelgo così: eyes on me. Ho indossato un abito a dir poco appariscente e ammetto che è stato emozionante essere fotografata fuori le sfilate. (No, la foto meglio di no) [Nota della redazione: dirci che sei andata e ti hanno fotografato per il tuo abbigliamento senza farci vedere nulla è veramente sadico da parte tua!!!]

IMG_3536

Poi Cenerentola è tornata a casa a cambiarsi dopo mezzogiorno. La pioggia era troppa e rischiavo di inzuppare il mio gonnellone nelle pozzanghere. A dir poco scomodo. Per andare in stivale e cappotto easy alla sfilata del portoghese Carlos Gil da cui vi propongo questa tuta splendida.

 20160228115226

Di “foto no” o come dico sempre “anche no” del giorno ne ho quante ne volete! Oggi protagonisti gli uomini arlecchini. Qualcuno gli dica qualcosa!!

20160228115226-1

Splendida la sfilata Les Copains che mi ha colpita anche per la location incantevole.

IMG_3501

Si trattava infatti del teatro Il Piccolo e credo che tutte le location dovrebbero essere così. Massima visibilità a tutti e un effetto, ovviamente teatrale.

20160228115224

A il Piccolo..un ospite piccolo. In realtà non solo uno , ma molti bambini. Stavo per urlare al “per me è no” ma poi mi sono resa conto che è domenica e mentre le persone comuni vanno a fare la passeggiata o vanno a messa, i figli della mondanità milanese vengono portati alle sfilate.

20160228115223

L’assurdo del giorno: alla sfilata in abito da sposa. Per un sì in passerella?

20160228115218

Una cosa che mi fa ridere sempre: i modelli uomo. Non so perché ma la loro camminata e l’atteggiamento li trovo sempre divertenti

20160228115220

Infine Au jour le jour per un prossimo inverno dinvertente e un po’ teenager con giacche jeans e scritte, stampe pastello e assolutamente ispirazioni anni 90! Adoriamo.

20160228115218-1

Anzi vi scrivo da un’infima specie di party in cui un’amica mi ha trascinato. Quello tresh con tanto di Malgioglio. Sono tentata di ucciderla. Evito solo perché domani è l’ultimo giorno e potrebbe succedere qualcosa di peggio.

Le canzoni dei trentenni o poco più

$
0
0

 

Intorno ai trenta succede una cosa tremibonda…
Non è il primo capello bianco, non è la prima ruga in mezzo alla fronte, non è nemmeno il fiatone dopo una rampa di scale… è quando senti una canzone alla radio e ti ricordi di quando, con le tue amiche, dimenavi il deretano come se non ci fosse un domani; o quando Sky festeggia gli anni 90, come anni di culto, e tu ti senti morire dentro…
Inizi a fermarti a guardare i cantieri per strada, a dirti che si stava meglio quando si stava peggio, a mettere il cappello quando guidi, a insultare la gente che ti passa davanti in coda al supermercato… Cose così insomma.

E’ un momento veramente terribile, un momento che lacera dentro, quasi quanto il primo “Mi scusi signora” da parte del brufoloso sulle scale…

E più passano gli anni, peggiore è il carico stracarico di ricordi che ti porti appresso!

Vorrei essere tanto aulica da pensare alla io bambina in braccio ai miei genitori, alle corse in bici con mia sorella al parco, al campo estivo con tutti i compagni di scuola e cose così, ma la realtà è che i miei ricordi sono affollati di suoni, immagini, video e tendenze, cose futili di una pseudo adolescente impressionata da quel mondo di musica che si barcamenava, per la prima volta, fuori da Cristina D’Avena.

a noi, cresciute [bene] a pigiama party e Cristina D'Avena...
A noi, cresciute [bene] a pigiama party e Cristina D’Avena…
… non fa nulla se poi ci sarebbe tornato, con entusiasmo assoluto, avuta l’età della ragione…

Quindi, trentenne e passa, che leggi questa povera pazza depressa, non potrai non ricordare certi brani come:

WANNABE delle SPICE GIRLS

Ricordo, sinceramente, che il giorno che Geri abdicò al ruolo di leader indiscussa del gruppo, abbandonando la band: fu uno dei più neri della mia giovinezza…
Loro sono state il mio lasciapassare per il favoloso Girls-power, come potevano lasciarmi? Con le loro identità studiate a tavolino, i look che ispiravano qualsiasi tipo di prodotto, le canzoni da non poter star ferme sulla sedia, la carica energetica della loro grandezza, culminata in quel meraviglioso miracolo di sceneggiatura del loro film! Io e la mia amica Simona avevamo consumato il VHS a furia di vedere quel prodottaccio di merchandising favoloso!

AS LONG AS YOU LOVE ME dei BACKSTREET BOYS

...io amavo Nick... punto!
Io amavo Nick… punto!

Inizi le medie e Cristina D’Avena e Laura Pausini vengono abbandonate per le liriche anglosassoni ed è così che, in men che non si dica, ti ritrovi a piangere per un ciuffo di capelli biondissimi, della cui presenza come ospite a Sanremo dipende la tua felicità! Questi 5 baldi giovani sono stati la prima boyband ad aver infuocato il mio immaginario [molto molto casto] di ragazzina.

BARBIE GIRL degli AQUA

Venivano dai paesi freddi, Scandinavia o giù di lì. Orecchiabile, facile da imparare, questa canzone era veramente la più ascoltata del periodo e faceva impazzire tutti, femmine e maschi, ascelle pelose e puzzulenti e ormoni sballonzolanti annessi e connessi.

MARIA di RICKY MARTIN

agli esordi... macho latino di tutto rispetto!
Agli esordi: macho latino di tutto rispetto!

Ah, bei tempi in cui ancora il buon Ricky non avevav fatto coming out e con il suo movimento di bacino faceva impazzire cougar e teen senza distinzione di sorta. Con “Maria” si è fatto conoscere al pubblico italiano e con “Livin la vida loca” si è stampato perenne nei nostri corazon!

BLUE degli EIFFEL 65

Un paio di anni fa la Maria De Filippi ci ha resumato quel gran bel pezzo di manzo del Gabri Ponte, facendogli fare il giudice di Amici, ma per me è e resterà sempre il figo dietro la consolle del gruppo italiano che cantava una canzone disco in ingles, che faceva veramente gente vissuta! Anche se era truzza di maledetto…

TRE PAROLE di VALERIA ROSSI

Lo si sa, non è veramente estate se non si ha una terribile canzone che tutti cantano, pur detestandola aspramente! Sicuramente, in una delle mie estati adolescenti, la canzone rompiballe per eccellenza è stata quella che faceva: “… dammi 3 parole, sole cuore amore, dammi un bacio che non sa parlare…” e lo so che l’avete canticchiata, non me la venite a raccontare!

ASEREJE de LAS KETCHUP

un fotogramma che non potrà non ricordarvi tutto quello che c'è da sapere
un fotogramma che non potrà non ricordarvi tutto quello che c’è da sapere

E se la nostra compagine italiana aveva le tre parole più banali del mondo, quella di tutto il mondo occidentale impazziva dietro al balletto studiatissimo di Asereje. Ora, io mi rivolgo a quanti di voi fanno ora praticantato per essere magistrati/notai/ricercatori universitari/capi del mondo/filosofi/astrofisici: ecco, mi rifiuto di pensare che voi quel balletto cretino ancora oggi non lo ricordiate… daaaaai!

DOWN DOWN DOWN delle LOLLIPOP

Prodottino sopraffino questo, per qualcuna, ma mica per tutte. Ve le ricordate le Lollipop? Il primissimo esperimento di girlsband all’italiana, con tanto di reality a seguirne le audizioni e televoto per decretare le partecipanti. Dopo questa, orribile, canzone, il quintetto ha fatto ben poco: però una della mia età non ha potuto non amarle almeno un po’.

LA CANZONE DEL CAPITANO di DJ FRANCESCO

il nostro capitan uncino
Il nostro Capitan Uncino

Figlio d’arte, quel gran pezzo di maschio del Facchinetti si era messo a canticchiare in modo stonatissimo, un motivetto martellante: “… porta in alto la mano, segui il tuo capitano, muovi a tempo il bacino, sono il capitano uncino…”, con grande gioia di tutti i villaggi turistici, che si son trovati la sigla bella che pronta!

T’APPARTENGO di AMBRA

Prima di diventare l’attrice che conoscono le ventenni, la Ambrona era la spigliatissima conduttrice di un programma per il quale oggi si verrebbe inchiodati per pedofilia, “Non è la Rai”, il quale era un gioioso siparietto di intrattenimento, tra cosce scoperte come gli ombelichi, giovanissimi sorrisi a 392 denti, balletti, canzoncine e giochini idioti. A parte sapere che molti maschietti hanno rischiato la cecità con le ragazze di Non è la Rai, a noi è rimasto perenne monito questa canzone oscena e vibrante e sarebbe un peccato mortale non citarla!

50 SPECIAL dei LUNAPOP

i contenuti del libretto del cd
I contenuti del libretto del cd

Chiudo la sessione ricordi musicali con il buon Cesare e i suoi, che con l’album Squerez hanno decisamente conquistato tutta l’Italia: poi si sono sciolti. E’ rimasto il pregevolissimo Cesare, uno dei nostri più talentuosi cantautori, e uno sfattissimo Ballo che suona e appare nelle foto Instagram sempre meno ortodosso e brillante, ma tutto il resto della band si è dato alla vita vera, oltre i riflettori, con sommo dispiacere dei puristi del genere cazzone, come la sottoscritta!

Consigli pratici per viaggiare da sole in sicurezza

$
0
0

 

È un po’ una sconfitta sociale doverlo ammettere, ma noi donne siamo bersagli più facili se si tratta di rapine, furti d’auto o violenze di altro tipo: ne consegue purtroppo che per noi viaggiare da sole in macchina risulta più pericoloso.
Se viaggiate spesso da sole e non volete incappare in brutte situazioni salvaguardando la vostra sicurezza, state sempre molto attente e provate a seguire questi piccoli consigli.

Tieni la borsa ordinata

Questa è una cattiva abitudine di tutte le donne! Se viaggiate da sole però non potete permettervi una borsetta disordinata perché tutto il contenuto della borsa deve essere subito a vostra portata, in particolare le chiavi dell’auto e le chiavi di casa. Non tenetele in mano durante il tragitto, perché potreste essere sorprese e a quel punto sarebbe facile per un malintenzionato appropriarsene velocemente, è meglio quindi tenerle nella borsa, in un punto preciso che solo voi potete raggiungere velocemente.

DSC_6231-2
Mantenete la borsa in ordine

Cellulare sempre carico

Questa è una regola che vale in generale, non solo quando viaggiate da sole, perché purtroppo non si può mai sapere quando capiterà un’emergenza. Meglio per voi se in quel momento il vostro cellulare non sia scarico: quindi se volete giocare a Candy Crush, portatevi dietro anche un power bank potente!

iStock_000023078590Large
Batteria del cellulare sempre carica

Segnate i numeri importanti in cima alla rubrica, usate la funzione di chiamata rapida del telefono e scaricate per sicurezza qualche app apposita per la sicurezza personale (non sapete quali? Trovate le migliori nel nostro articolo dedicato!)

Auto sempre a posto

Una delle peggiori situazioni che può capitarvi è trovarvi con la macchina in panne in una brutta zona della città (o in un luogo pericolosamente isolato nel caso foste in periferia). Non trascurate quindi la vostra auto; è vero che noi donne non siamo così propense a legarci sentimentalmente alla nostra macchina, ma, se la usate spesso, un controllo in più rispetto alla revisione annuale non le farà male!

car-maintenance
Fate spesso manutenzione

Per evitare di ritrovarsi in luoghi pericolosi evitate anche le scorciatoie e strade poco battute, meglio una strada lunga, ma più trafficata.

Sicurezza dentro l’auto

Una volta entrate in macchina chiudete gli sportelli con la chiusura di sicurezza e cercate di tenere i finestrini chiusi (a meno che non abbiate l’aria condizionata in auto). Una volta salite organizzatevi in modo da poter rispondere alle telefonate, ma senza distrarvi troppo con il cellulare (cosa che dovreste comunque fare se ci tenete alla sicurezza stradale e ai punti della vostra patente!) e non controllatelo a ogni semaforo o stop. Anche se siete chiuse in macchina, siate sempre vigili.

Sconosciuti e malintenzionati

Non accettare caramelle dagli sconosciuti” ci diceva la mamma da piccole, forse sbagliava? Certo che no!

Se avete bisogno di indicazioni stradali chiedete informazioni in un locale o a persone facilmente riconoscibili (come carabinieri o vigili), evitando di dare confidenza ai passanti. Anche se può sembrare maleducato, non date troppa confidenza nemmeno a persone incrociate mentre state andando verso la macchina, frasi innocue come “hai una sigaretta” o “sapresti dirmi dove si trova…” in contesti sospetti potrebbero celare cattive intenzioni. Non dovete essere per forza scortesi un semplice “mi spiace, non fumo” o “non sono del posto” bastano per rifiutare cortesemente ogni tipo di contatto.

0116
Diffidate dagli autostoppisti

Tra gli sconosciuti mettiamo anche gli autostoppisti. Non è una pratica così diffusa Italia, ma a meno che non vi si pari davanti una persona realmente bisognosa d’aiuto (come una persona ferita o in compagnia di minori) diffidate dal dargli uno strappo. Sembra tutto un po’ paranoico/egoistico, ma se siete da sole in macchina non vale la pena rischiare. Anche gli uomini dovrebbero seguire questo consiglio: negli States molti dei furti d’auto scaturiscono proprio dall’autostop (ragazze carine che fermano le auto mentre i complici aspettano nascosti, ma noi donne non siamo certo tonte come i maschietti!)

Parcheggia con cura

I parcheggi sono posti non molto sicuri, specialmente quelli non custoditi. Ecco alcune piccole cose da ricordare:

– se parcheggi in un luogo molto grande ricorda con esattezza lettera e fila del parcheggio
– cerca un posto vicino all’entrata (questo solitamente lo facciamo perché siamo pigre, ma vale anche per la nostra sicurezza)
– assicurati di aver parcheggiato in un luogo ben illuminato o sotto un lampione
– non fare la tirchia e tra parcheggio normale e custodito scegli il secondo
– cerca di parcheggiare in modo che il lato guidatore sia rivolto verso la direzione dell’uscita del negozio
– assicurati che le persone vicino alla macchina siano solo di passaggio
– se senti un forte urto, aspetta qualche secondo prima di uscire dall’auto e guardati intorno, fingere di essere stati colpiti da un’auto in retromarcia è uno degli stratagemmi più utilizzati per attirare il guidatore fuori dall’auto e rubarla!

 

 

Credits: samochody.pl, autoserviceprices.com, wesmckenna.com, pennapowers.com, cornmarketinsurance.co.uk, josephromelaw.com, proseccointheparkblog.com

DIY: come realizzare i libri pop up

$
0
0

 

Da bambina adoravo i libri pop-up, quelle illustrazioni meravigliose che prendevano vita a ogni voltare di pagina, uscendo letteralmente dalla superficie piatta del libro per diventare un mondo tridimensionale, fatto di fiori e animali…
Per fortuna nelle librerie se ne trovano ancora tanti, ma non solo per bambini, anzi, sempre più spesso mi è capitato di vederne di bellissimi, realizzati da veri e propri artisti per un pubblico adulto, che sappia apprezzare la maestria degli intagli e delle sovrapposizioni, come negli incredibili lavori di su Blackwell, che realizza vere e proprie opere d’arte!

wild flowers su blackwell
“Wild Flowers”, di Su Blackwell

Se siamo amanti dei libri pop up, nel nostro piccolo possiamo provare a realizzarne qualcuno, magari partendo da esempi più semplici, ma comunque molto graziosi. Queste idee sono buone anche per realizzare dei singoli biglietti di auguri!

Un grande fiore colorato

Vista la primavera che già comincia a farsi sentire, possiamo realizzare un libriccino pop up da regalare ai nostri bimbi o alle amiche, con inseriti dei fiori creati da noi! Sarà un regalo davvero speciale. All’apparenza sembra difficile far combaciare tutti questi petali perché si pieghino insieme senza danneggiarsi, ma seguendo queste istruzioni vedrete che sarà più semplice del previsto, e il risultato bellissimo!

Naturalmente non possiamo replicare lo stesso fiore a ogni pagina, ma seguendo il principio di costruzione, basterà ritagliare forme leggermente diverse e colorarle con diversi toni, in modo da avere fiori nuovi ad ogni pagina, per creare il nostro “Racconto del Giardino”!

flower pop up
Un bouquet meraviglioso

Una peonia tra le pagine

Le peonie sono tra i miei fiori preferiti, grandi, ricche, con molti petali leggeri e profumati. Sono davvero le regine dei giardini, quindi perché non riproporle in forma pop up? Perfette anche per un biglietto di auguri a tema primaverile!

Il livello di difficoltà forse è leggermente più alto, ma la soddisfazione sarà ancora maggiore! Scopri come realizzarle in questo dettagliatissimo tutorial.

8d5e4d5faf82f05408c56057764d670d
Peonie pop up!

Una sorpresa per dire grazie!

Se vogliamo ringraziare qualcuno in modo speciale possiamo farlo con questo delizioso quanto inaspettato pop up che lascerà sicuramente a bocca aperta chi lo riceve. Occorre avere un libro già pronto, con delle immagini che sappiamo essere particolarmente apprezzate dalla persona a cui lo regaleremo, dove andremo a posizionare la scritta “Merci”, che si aprirà al centro del libro. Qui il tutorial per realizzarlo.

merci pop up
Un grazie speciale

Per i più piccini

Infine un’idea semplice da realizzare con i vostri bimbi, amanti degli animali!

Questo libriccino a fisarmonica è perfetto per raccontare una breve storia ai bimbi più piccoli, che potrete coinvolgere anche nella realizzazione. Realizzarlo non è difficile: su un cartoncino ripiegato in più parti, simmetriche, disegniamo su ogni piega un animaletto stilizzato, un gattino, un coniglio o quello che preferiamo. Poi con una carta più leggera e colorata facciamo delle striscioline che ripieghiamo sempre a fisarmonica, per poi incollarne le estremità ai lati del cartone disegnato. Questo sarà il simpatico tutù che si aprirà con effetto pop up ogni volta che apriamo il biglietto.

600b9ebd7b2cd68d4fe78739c55b4ada
Dolcissimi animaletti ballerini

Per altre idee e tutorial su come realizzarle, guarda questo video!

 

Face mapping: cosa ci dicono i brufoli?

$
0
0

 

Piccoli e odiosi brufoli. Sono una sorta di condanna per ogni donna e sembrano sapere quando è il momento più inopportuno per arrivare. E hai voglia a coprirli con il make up. Non c’è trucco camouflage in grado di mimetizzare i foruncoli, soprattutto quando colpiscono il naso o la fronte. Sì, ok, consoliamoci con la scusa “sono i fiori della giovinezza”. Non ci resta che questo…

foruncoli
Face Mapping

Invece, no. Possiamo affrontare diversamente la questione e affidarci alla medicina cinese, che è convinta che il viso e i relativi problemi cutanei siano un po’ lo specchio della salute del nostro corpo. Per curarli e soprattutto per prevenirli è necessario vedere dove compaiono (il cosiddetto Face Mapping) e conoscere quale parte (o organo) è strettamente connessa a questa zona.

Brufoli sul mento

mento
Brufoli sul mento

Qui spesso spuntano orribili peletti (chi più, chi meno) e sono il segnale di un problema ormonale. Legata proprio ai livelli ormonali è anche la comparsa dei foruncoli sul mento: soffrite di ovaie policistiche, avete il ciclo o l’ovulazione? Contattate un medico.

Brufoli vicini alla bocca

labbra
Vicini alle labbra

Possono comparire ai lati o sopra il labbro superiore. Di solito non sono enormi, ma fanno male. Responsabile della “fioritura” sono fegato e intestino. Probabilmente mangiate male e avete bisogno di una dieta detox.

Brufoli sulla guancia destra

guancia destra
La guancia destra

La zona destra del volto è legata ai polmoni e al consumo di zuccheri. Si consiglia quindi un po’ di ginnastica, evitare di fumare, fare attenzione a eventuali infezioni alle vie respiratorie.

Brufoli sulla guancia sinistra

A girl is squeezing pimple
Sulla guancia sinistra

Il vostro fegato potrebbe essere affaticato. Come comportarsi? Mangiate cibi ricchi di acqua (dall’anguria ai cetrioli) e prendetevi tempo per riposare. Ciò non vuol dire non lavorare, ma evitare attività pesanti soprattutto nel pomeriggio.

Brufoli sulla fronte

fronte
Sulla fronte

È un classico generazionale? Assolutamente no. Quest’area è legata alla cistifellea e al fegato. Probabilmente mangiate male, troppi dolci, carboidrati raffinati e zuccheri.

Brufoli tra le sopracciglia

sopracciglia
Brufoli sulle sopracciglia

Sono davvero molto fastidiosi e difficili da truccare. Quando spuntano tra le sopracciglia, infatti, non si possono nascondere con un po’ di matita, né coprirli con il fondotinta. Ma perché vengono proprio lì? Probabilmente vi siete lasciate andare a qualche vizio di troppo: fumate e bevete (alcol, of course) meno. Per evitare il problema, non fate la ceretta, ma usate la pinzetta.

Brufoli sul naso

naso
Brufoli sul naso

Il naso è collegato a cuore e polmoni. Verificate prima di tutto la pressione sanguigna e in base a quest’ultima correggete la dieta. Avrete bisogno sicuramente di aggiungere cibi ricchi di vitamina B e di omega 3 e 6.


Salmone e asparagi al forno in 20 minuti

$
0
0

 

Di sera bisogna mangiare qualcosa di leggero e salutare, ma soprattutto qualcosa di veloce che ci permetta di arrivare a casa e pensare alla cena senza stress.
Una cosa che non manca mai nel mio frigorifero, oltre alla verdura di stagione, è il salmone, almeno una volta due settimane ne compro un paio di filetti per la nostra cena: questo tipo di pesce è sì grasso, ma di quei grassi che fanno bene al nostro corpo; inoltre, con questa preparazione, possiamo mangiare un secondo sano e nutriente, ma soprattutto light, in soli 20 minuti, mica male no?

IMG_1310
Un piatto semplice e salutare: il salmone con gli asparagi al cartoccio

Dosi:

per 2 persone

Tempo di preparazione:

5 minuti

Tempo di cottura:

20 minuti

Che cosa ti occorre:

carta di alluminio, una teglia, un coltello, un tagliere

Ingredienti:

1 limone
2 filetti di salmone
1 spicchio d’aglio
50o gr di asparagi
olio e sale q.b.

IMG_1361
Cucinare al cartoccio, una metodo light per una cena veloce

Procedimento:

Accendete il forno a 230°C

Lavate e  tagliate la parte bianca degli asparagi e divideteli un due mazzi, che andranno posizionati su due fogli di carta di alluminio separati.

Salate leggermente gli asparagi poi adagiateci sopra il filetto di salmone, irrorate con un filo d’olio, poi coprite con tre o quattro fette di limone tagliate sottili e metà spicchio tagliato a fette in ogni cartoccio.

Chiudete per bene, poi infornate per 20 minuti con forno statico.

Passati i 20 minuti, controllate chi il salmone sia cotto, questo dipenderà dallo spessore della vostra fetta. Se non è pronto richiudete il cartoccio e lasciate in forno ancora qualche minuto.

Servite il salmone con una spolverata di pepe e un cucchiaio di salsa tartara, perfetta con questo salmone super facile!

IMG_1385
Salmone, asparagi e limone: una cena perfetta in soli 20 minuti

 

Affinity: gli animali selvaggi di Brad Wilson

$
0
0

 

Fin dalle origini dell’uomo, abbiamo avuto un rapporto straordinariamente complesso e in continua evoluzione con la fauna selvatica che ci circonda. Gli animali sono stati da sempre nostri alleati, nostri nemici, nostri dei e il nostro cibo. Spesso questi ruoli convivono contemporaneamente in molte culture e continenti diversi. I nostri destini sono stati e continueranno a essere inesorabilmente collegati. Forse è da ricercare in questa storia a lungo condivisa il motivo della potente affinità che proviamo per loro. È impossibile stare a pochi passi da un elefante, una tigre o uno scimpanzé, senza barriere, e rimanere impassibile. C’è qualcosa di profondamente emozionante in questo tipo di incontro perché primordiale nelle sue radici. Questo è stato il raro e fragile territorio in cui mi sono addentrato quando ho iniziato il progetto“, queste le parole dello stesso fotografo Brad Wilson per spiegare l’intento del suo progetto Affinity in mostra al Visionnaire di Bologna dal 28 gennaio al 26 marzo.

Affinity-brad-wilson
Affinity

I protagonisti indiscussi della sua raccolta sono quindi tigri, pantere, puma, giraffe, mandrilli, gufi, serpenti e tanti altri ancora.

E’ indubbio che le immagini siano tutte suggestive e permettano di guardare dritto negli occhi animali selvaggi.

Il risultato è unico e al di fuori di ogni convenzionalità: la bellezza di ogni animale è immortalata spingendo il risultato all’estremo, i manierismi e le peculiarità dei corpi sono sottolineati da uno sfondo nero che esalta alla perfezione ogni minimo particolare, una bellezza che solo la natura potrebbe produrre.

Affinity-brad-wilson
Gli animali raccontati da Brad Wilson

L’obiettivo di Brad Wilson pare quindi essere riuscito a riflettere in queste fotografie un legame profondo tra i soggetti e la loro istintività permettendoci di entrare in un mondo che, come esseri umani, raramente abbiamo la possibilità di conoscere.

Affinity-brad-wilson
Lo stretto legame primordiale tra uomo e mondo animale

Il risultato è certamente magnifico ed è molto bello poter osservare così da vicino delle creature tanto interessanti: sarebbe sbagliato non apprezzare l’opera Affinity, ma una domanda credo sia d’obbligo, era proprio il caso di portare su un set fotografico così tanti animali abituati a luoghi ben diversi solo per appagare una nostra curiosità? Forse non sarebbe stato meglio provare a fotografarli nel loro ambiente naturale: noi avremmo perso certamente alcuni magnifici dettagli, ma loro sarebbero stati più a loro agio e senza stress.

Affinity-brad-wilson
Le meraviglie della natura

 

 

Tendenza ciglia XXL

$
0
0

 

Una delle tendenze beauty della prossima Primavera Estate 2016 sono le ciglia XXL.
Erano già di moda negli anni ’60: molte star come Brigitte Bardot, Edie Sedgwick, Sophia Loren e Mina ne erano ossessionate e trasformarono questo sguardo da cerbiatta in una delle tendenze più hot del momento. Oggi la tendenza è ritornata, irriverente più che mai!
Le ciglia extra large si realizzano con abbondante mascara, per regalare allo sguardo un allure più sexy e ammaliante; se invece volete renderle più lunghe o più folte, aggiungete delle ciglia finte dove ritenete opportuno e, se volete osare, siete libere di sbizzarrirvi con i colori.

diveCollage
Crumb e Twiggy, Brigitte Bardot e Sophia Loren

Per avere un sguardo da vera diva con ciglia lunghe, lasciatevi ispirare dal look della celebre Twiggy, copiandolo uguale oppure scegliendo una versione più soft, per un risultato comunque facile e veloce da realizzare. Complici i nuovi mascara, dalla formula high-tech che amplificano e danno slancio infinito alle ciglia. Ecco come allungare le ciglia in 6 semplici mosse:

1) Delineare il contorno occhi con una matita nera

eyesCollage
Make up Anna Sui, eyeliner: Benefit Cosmetics e matite Urban Decay

Delineate il contorno degli occhi, sopra e sotto, con un tratto sottile di matita nera, facendo attenzione ad aderire il più possibile alla rima ciliare. Se preferite un look più anni ’60, allora sulla palpebra superiore sostituite la matita con un tratto di eyeliner nero, mentre su quella inferiore disegnate una riga di matita bianca all’interno della rima (attenzione, solo per chi non ha gli occhi azzurri).

2) Applicare il mascara

mascara Collage
Make up Au Jour Le Jour, mascara Sephora, Dior Addict e YSL

Prima di iniziare ad applicare il mascara sulle ciglia, seguite bene questa regola base: va steso a più riprese e sempre poco per volta, solo così è possibile dosarlo bene e ottenere l’effetto desiderato.
Con la mano ferma, guardate verso il basso, senza chiudere l’occhio, per applicare il mascara sulle ciglia superiori. Poi guardate in alto per quelle inferiori. E’ l’unico modo per allontanare le ciglia dalle palpebre!

3) Aiutatevi con lo scovolino

Come applicare il mascara

Con lo scovolino spazzolate con un movimento a zig zag, le ciglia alla radice; poi verso l’estremità per allungarle al massimo. Per le piccole ciglia all’interno e all’estremità dell’occhio, stendete il mascara con la punta dello scovolino in direzione perpendicolare.

4) Abbondate con il mascara

Se volete accentuare ancora di più lo sguardo, abbondate con il mascara, con una seconda passata, solo sulle ciglia centrali. Per allungare invece la forma, concentrate l’applicazione su quelle esterne.

5) Non solo mascara nero

colorCollage
Make up Mary Katrantzou, mascara prugna e marrone: Givenchy e mascara blu: Sisley

Ricordate che il mascara che valorizza di più l’occhio e l’intensità dello sguardo è quello di colore nero. Ma se il risultato vi sembra troppo intenso, potete renderlo più delicato con una passata di un mascara color prugna, o più luminoso color blu. Infine, se avete le ciglia molto chiare, scegliete il mascara marrone, per un effetto più naturale.

6) Applicate le ciglia finte

makeCollage
Make up Thomas Tait, kit ciglia finte: Make Up For Ever e mascara ciglia finte: L’Oréal Paris

Se invece volete rendere le vostre ciglia più lunghe o più folte, meglio intervenire con le false “lashes”, da applicare a ciuffetti dove ritenete opportuno. E per le più audaci via libera al colore, dal rosso, all’azzurro candy, di tendenza nella prossima stagione!

Fonti foto: popsugar, cosmopolitan.uk, glamours, siti ufficiali

10 capispalla sotto 120 euro da acquistare in primavera

$
0
0

 

Già da un paio di mesi abbiamo puntato nuovi capi dai colori e dai tessuti primaverili da inserire nel nostro guardaroba ed eravamo ancora in periodo di saldi quando le nuove collezioni per la primavera-estate hanno catturato la nostra attenzione!
Fino a ora siamo riuscite a frenare la nostra voglia di shopping e siamo rimaste ben lontane dai negozi, ma adesso tenere a bada i nostri impulsi inizia a essere molto difficile!
Ormai manca pochissimo all’arrivo della primavera e abbiamo un’ottima scusa per iniziare a fare un po’ di shopping primaverile!

La prima cosa che ci servirà appena le temperature inizieranno a salire saranno i capispalla visto che a breve dovremo mettere da parte cappotti e piumini.

Cosa scegliere in vista della bella stagione? Bomber, trench, giacca biker, blazer, giacca di jeans: ecco 10 capispalla sotto i 120 € da comprare per la primavera!

Bomber

1
Il bomber azzurro di Stradivarius e quello stampato di Zara

Il bomber è il capospalla più chiacchierato del momento ed è il protagonista di riviste di moda, campagne pubblicitarie e foto di street style: è lui il capo must da non lasciarsi sfuggire in questa stagione. Che sia a tinta unita, come quello azzurro pastello di Stradivarius (29,95 € – disponibile in altre sei varianti di colore), o con stampe multicolor, come quello floreale di Zara (49,95 €), assicuratevi di acquistarne uno!

Trench

2
Il trench rosa di Topshop e quello verde di Mint&Berry

Non è primavera senza un bel trench, forse il capospalla più versatile del nostro guardaroba. Invece dei soliti modelli color cammello, perché non cambiare quest’anno? Io ho puntato quello rosa di Topshop (117 €) e quello verde con cintura in vita firmato Mint&Berry (80 € – disponibile su Zalando).

Giacche biker

3
La giacca nera di Mango e quella in finto camoscio di H&m

Altro pezzo forte della stagione, la giacca biker che quest’anno torna nelle collezioni declinata nella classica versione in pelle con le zip, come la giacca nera di Mango (69,99 €), ma anche in nuove inedite varianti, come la giacca  in finto camoscio di H&m (59,99 €).

Blazer

4
Il blazer a righe di Esprit e quello lungo di Zara

Anche il blazer è un must imperdibile. In giro si trovano sia modelli sbarazzini perfetti per il giorno, come il blazer a righe di Esprit (60 €), sia proposte più classiche e versatili, come il blazer lungo di Zara (59,95 €).

Giacche di jeans

5
La giacca di jeans di H&m e quella bianca di Levi’s

Utilissima nel tempo libero, o per sdrammatizzare i nostri look più seriosi, la giacca di jeans. Potete optare per il classico modello senza tempo, come la giacca di H&M (34,99 €), oppure puntare versioni colorate, come la giacca bianca di Levi’s (100 €), perfetta per l’estate!

Foto di copertina: StyleCab – Glamour

10 cose da fare gratis a Parigi

$
0
0

 

Mai momento fu più adatto alla ricerca di weekend low cost e passatempi gratuiti: crisi o anche voglia di fare più viaggi possibili, o ancora i prezzi che si alzano nelle capitali turistiche, le motivazioni sono tante e non si sbaglia mai a ricercare informazioni su cose da fare gratis, o quasi, nelle località che ci ospiteranno per pochi giorni, soprattutto in capitali come Parigi, città tutt’altro che economica se si prendono le vie tradizionali del turismo.

Cosa fare gratis a Parigi
Guardare Parigi non costa nulla

La Ville Lumiere può invece riservare interessanti sorprese se si è tanto furbi da leggere il dietro le righe delle cose da fare.

Giro turistico della città quasi gratis!

Non proprio gratis, ma è il caso segnalarlo dato che con due diverse alternative, pagando un semplice biglietto di bus di linea, potrete godervi un tour della città evitando i classici affollati e costosi bus turistici.
Il Balabus passa per tutti i principali monumenti di Parigi partendo dalla Gare de Lyon e terminando alla Defence. Il giro dura un’ora, ma passa solo determinati periodi e giorni dell’anno. C’è poi il Montrmartrobus che si concentra solo in questo quartiere di Parigi partendo da Pigalle e arrivando a la Maire.

Biblioteca Francois Mitterand

Cosa fare gratis a Parigi
I libri della Biblioteca Mitterand

Quattro torri del sapere in vetro che stanno a rappresentare quattro libri aperti: è questa la struttura della biblioteca Mitterand. Anche se le sale lettura sono a pagamento (3,50€ al giorno), si può circolare gratis e liberamente negli spazi comuni.

Visitare la sede centrale della Banca Société Générale

Si tratta di una struttura d’epoca veramente spettacolare e visitarla è assolutamente gratuito. E’ possibile anche scendere di un piano e vedere una delle porte dei cavò della banca, l’unica accessibile naturalmente.

Passeggiare su la Culee Verte

Cosa fare gratis a Parigi
La passeggiata “rialzata” di Parigi

Non vi so dire chi ha copiato  delle due, ma sostanzialmente la Culee Verte riproduce il giardino sospeso che trovate anche a New York. Il percorso green è stato inaugurato del 1993 riqualificando quella che era la vecchia ferrovia che collegava la Bastiglia alla parte est della città. Un primo tratto è diventato il Viaduc des Artes ospitando numerosi artisti.

Imparare a ballare sulla Senna

Soprattutto nei mesi estivi l’aerea della Senna dalle parti di pont Sully basta buttarsi nella mischia e via che si balla e si prendono anche lezioni gratis.

Parc des Buttes-Chaumont

E’ sicuramente uno dei parchi più originali di Parigi e si trova nella zona nordest di Parigi. Venne fatto costruire al posto di una cava di gesso da Napoleone III. Al centro del parco troverete un laghetto sovrastato da uno sperone roccioso sulla cui cima si trova un piccolo chiostro panoramico. Nel parco si trovano però anche ristorantini, angoli di spettacolo e altro.

Il mercato coperto più antico di Parigi

Cosa fare gratis a Parigi
L’insegna all’appartato ingresso

I parigini lo hanno ribattezzato Marché des Enfants Rouges, è un mercato praticamente nascosto nel 3° arrondissement. Si tratta dell’indirizzo giusto per gli amanti dei piaceri del palato: qui infatti si trova una gran varietà di venditori di street food e ristoranti etnici.

Cimitero di Père-Lachaise

E’ questo il posto in cui potrete incontrare Jim Morrison, Oscar Wild, Balzac, Chopin, Apollinaire, Moliere e molti altri ancora.

59 Rivoli, arte gratis

In un centralissimo palazzo parigino, due piani di opere d’arte in esposizione, tutte firmate da artisti emergenti.

Il muro dell’amore

Cosa fare gratis a Parigi

Una foto di coppia per piccioncini innamorati: se non vi bastano gli angoli romantici della città potete rivolgervi a Le mur de Je t’aime.

 

Viewing all 6698 articles
Browse latest View live