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Come rinnovare casa con i vecchi utensili da cucina

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Parola d’ordine: riciclo. I temi ambientali sono al centro dell’attenzione di società e governi e, se nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa per contribuire alla diminuzione dello spreco, dobbiamo attivarci. Se poi il riciclo significa anche liberare la creatività, allora nulla potrà fermarci.
Parliamo degli oggetti di cucina che non usiamo più, ovvero vecchie posate, grattugie usurate, servizi di tazze o piatti decimati che stiamo per gettare. Ferme lì, conservateli! Se è vera la legge per cui “nulla si distrugge, tutto si trasforma”, in quegli oggetti che crediamo ormai inutili si nasconde un potenziale pezzo d’arredamento originale e unico che possiamo produrre con le nostre mani (e quindi a costo quasi zero).

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Possiamo riutilizzare gli utensili della cucina

Dalle lampade ai portafrutta, dai centrotavola ai porta penne, si può di tutto con vecchi oggetti da cucina. Le tazzine, per esempio, hanno un grande potenziale: potrebbero diventare dei deliziosi porta candela soprattutto se si tratta di quelle dallo stile liberty con decorazioni floreali – proprio come quelle della nonna, insomma.

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Tazzine porta candela

E che ne dite di una lampada fatta con una grattugia o uno scolapasta? L’atmosfera è garantita, grazie ai fori che renderanno la luce soffusa.

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Uno scolapasta trasformato in lampada

Le grattugie possono essere anche degli ottimi porta penne o pastelli, per un effetto super colorato. Comodissime anche per gli orecchini.

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Due progetti per la grattugia

Se invece state cercando un orologio perfetto per la sala da pranzo o per la cucina, quale tema migliore che le posate? Se avete delle vecchie posate che non utilizzate più potete assemblarle per creare degli originali accessori. Se ne trovano tanti in commercio, ma riprodurlo non è difficile.

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Orologio con posate colorate

L’ultima tendenza in fatto di riciclo sono i barattoli per le conserve riutilizzati come bicchieri: potete usarli per il vostro smoothie, per il tè o per una limonata. Basta metterli a tavola per un effetto boho chic. E se non fate le conserve in casa, sono comunque facilmente reperibili anche nei negozi.

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Smoothie in a jar

Sapevate che fanno una gran bella figura anche come lampade?

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Lampade fatte con i barattoli

Allora a quale di questi progetti vi dedicherete? Avete altri oggetti che non usate più in cucina e che avete riutilizzato in maniera creativa?


10 segnali per capire se lui vuole solo portarti a letto

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Questa volta sì,  lui è bello, è gentile e premuroso, ti fa divertire e a letto fa proprio tutto quello che ti piace: dì la verità, sei già fortemente tentata di pensare che potrebbe essere quello giusto, sì sì, questa volta è amore!
Ehhh, quanto siamo romantiche noi donne e anche quando vogliamo (sappiamo) essere forti, alla fine davanti a qualcuno che è riuscito a catturare la nostra attenzione, non c’è nulla da fare, ci sciogliamo in un mare infinito di felicità e leggerezza, MA a volte ahimé qualcosa sembra non tornare e noi ce lo sentiamo sempre, lo sappiamo che qualcosa di un po’ strano c’è, ma spesso non lo vogliamo vedere subito, “diamogli tempo (facciamo finta di dirci), cambierà!”

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Il lato rosa di noi donne

EPPURE, non ci ha fatto ancora conoscere i suoi amici, mai una cena con loro, solitamente viene a casa nostra e ci sono sempre “ottime” motivazioni per non uscire troppo e, caso strano, ci chiama tardi alla sera per venirci a trovare ed è molto passionale e tutto preso da noi…

Sarà che lui è interessato solo al sesso e sta con noi solo per portarci a letto?

Ecco tutti i segnali da riconoscere per capire che è solo una questione di sesso

Una premessa un po’ dolorosa quanto vera: spesso siamo noi che non vogliamo vedere, lui in realtà ce lo ha già fatto capire senza troppi giri di parole che è interessato solo al sesso:

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Fare sesso con lui è bellissimo ma…

– magari lo ha detto proprio esplicitamente con la solita frase che noi poi tendiamo a interpretare a nostro piacimento: “non cerco una storia seria, ho solo voglia di divertirmi un po’!
Penserai mica di poter cambiare questo dato di fatto? (hai veramente pochissime probabilità, mettitelo in testa!)

– la sera prima hai fatto sesso con lui e all’indomani ti aspetti una bellissima telefonata, magari anche solo un messaggio e non è arrivato nulla! Cosa? Stai pensando che è molto impegnato? No, no, non è interessato a te e con molta probabilità si farà sentire la prossima volta che ha voglia di fare un po’ di “ginnastica da materasso“.

Se questi sono i due aspetti che non vogliamo vedere, ma che palesano le sue reali intenzioni, molti altri sono i segnali che ti devono far capire che lui vuole solo sesso.

1) Ti scrive solo dopo l’una di notte. E’ pura matematica, una sorta di dato scientifico: se ti chiama sempre tardi alla sera è solo perché pensa a te quando è preso dalle sue voglie (non è che è un tipo molto impegnato)

2) Non ha mai voglia di vedere un film in relax sul divano. No, frena: non è che non gli piacciono i film o che ha gusti troppo diversi dai tuoi, lui si annoia, vorrebbe passare all’azione quindi o ti serve un bel no diretto e a casa tua a vedere il film proprio non ci viene oppure sul più bello anziché seguire la trama è più interessato a seguire le tue curve per arrivare li (sì, hai capito dove)

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E se ci vuole solo portare a letto?

3) Non hai mai dormito da lui. Intanto, ci sei mai stata da lui o combinazione è lui a venire sempre da te? E se davvero casa sua l’hai già vista, ti ha mai chiesto di fermarti a dormire? (guarda che al mattino non si alza così presto, svegliati tu!)

4) Non conosci i suoi amici. Neanche uno? NO, nemmeno uno. Ti prego non perdere tempo a convincerti che siete sempre di fretta, che lui è stanco e preferisce stare tranquillo a casa tua o che addirittura preferisce te a loro, assolutamente no, è solo che lui sa benissimo che meno cose tu conosci di lui e più gli sarà facile “gestire” la storia.

5) E’ particolarmente premuroso e guarda sempre che tu non dimentichi qualcosa da lui. Ma quanto è gentile? Frena, frena subito e apri gli occhi: non è gentile se il suo comportamento nell’individuare qualsiasi tuo oggetto personale in giro per casa da lui è quasi maniacale. (non devi avere “scuse” per tornare da lui, tutto qua!)

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Come capire se per lui è solo questione di sesso

6) Quanto è focoso, è sempre lui che prende l’iniziativa e ti scrive sempre cose particolarmente “hot”! NO NOti prego, non fare voli pindarici! Nessuno dice che non sei bellissima o super attraente, ma qui le cose forse vanno un po’ oltre. (lui è passionale e fa la prima mossa perché esce con te solo per quello, che altro dovrebbe fare?!?!)

7) Se ci pensi, non ha mai risposto ai tuoi messaggi un po’ più “sentimentali o personali”. No, smettila di pensare che anche questo è solo un caso, non sono mai “solo casi un po’ strani“. (ricorda che c’è sempre un perché se le cose si ripetono e mai come piacerebbe a te)

8) Che strano, quando arriva non si ferma mai in sala o in cucina, ma va direttamente in camera da letto. Non puoi dirmi che non lo hai ancora notato: tutta la tua casa è comoda, mica solo la camera da letto!

9) Per lui sei sempre sexy, ma quante volte ti ha detto che sei dolce o carina? Non capisco neanche a cosa stai pensando, quali scuse stai per inventarti? NO, lascia perdere. Sarai anche una “stra-figa”, ma se sei sempre sexy e neanche mezza volta carina, qualcosa proprio non torna!

10) Cos’è che ti ha regalato? Sì, escluso quel “giochino” che vi piace tanto usare, sapresti dirmi subito cos’altro ti ha regalato? Ops, fai fatica a ricordare?! Forse no, forse niente, perché NIENTE è proprio quello che ti ha regalato!

Bene inteso: viva la parità dei sessi!

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Per non complicarsi la vita

Quanto è bello divertirsi in modo spensierato, se poi troviamo la persona giusta godiamoci il momentoMA, appunto, GODIAMOCELO: questo significa che dobbiamo essere consapevoli fino in fondo di cosa ci sta capitando e qual è il suo significato.

Noi donne spesso facciamo un errore enorme che finisce inesorabilmente per ritornarci indietro come un altrettanto enorme boomerang: dipingiamo di rosa ciò che rosa in fondo alla fine non è.

N.B. Se è solo il rosa il colore che vogliamo, allora senza alcun dubbio, ROSA SIA, ma a volte, in qualche occasione, forse non sono male nemmeno gli altri colori.

Sicure di noi e appurato che non abbiamo “problemi di vista”, impariamo a godere senza complicarci troppo la vita anche degli altri colori perché è sempre sbagliato accettare condizioni che ci vengono imposte dagli altri e che non ci fanno stare bene, ma è altrettanto sbagliato vivere male ciò che ci accade per la nostra naturale propensione a complicare tutto con troppe elucubrazioni mentali tipicamente femminili.

 

La ricetta dei biscotti al cocco pronti in 10 minuti

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Oggi vi propongo la ricetta dei biscotti al cocco: è facilissima e veramente veloce, direi che è proprio il caso di dire “minimo sforzo e massima resa” dato che questi biscotti sono anche sorprendentemente buoni e golosi.
5 minuti per la loro preparazione e 5 minuti per la cottura in forno a 200°.
Tre soli ingredienti: albume, zucchero a velo e naturalmente cocco rapé.

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Dolci e buoni

Quando mangiarli?

Sempre direi: sono un ottimo dolcino per il dopo cena, un’idea sfiziosa per la festa dei vostri bambini e perfetti “tirami su” per la pausa caffè.

In più se vi ricordate di tenere nella vostra dispensa una confezione di cocco rapé che si conserva molto facilmente e a lungo, in qualsiasi momento dove il calo di zuccheri si fa sentire ricordate che in 10 minuti avrete il vostro dolcino pronto per essere mangiato: cosa volere di più?

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I biscotti al cocco

Vi lascio quindi alla ricetta dei biscotti al cocco (che questa volta vi consiglio davvero di provare) e come sempre “che la creatività sia con voi!

Tempi di preparazione:

5 minuti

Tempi di cottura:

5 minuti

Dosi per:

4 persone

Cosa ti occorre:

forno

Ingredienti:

180 gr cocco rapé
100 gr zucchero a velo (non vanigliato)
n.2 albumi

Procedimento:

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I biscotti super veloci

Accendere il forno a 200°.

Sbattere leggermente i due albumi: aggiungere il cocco rapé e lo zucchero a velo.

Mescolare bene gli ingredienti e lavorare l’impasto con le mani sino a quando si ottiene una consistenza compatta.

Con le mani formare delle palline irregolari e leggermente a punta: sistemarle in una teglia da forno ricoperta da carta da forno e infornare per 5 minuti.

Lasciare raffreddare completamente e servire.

 

10 App indispensabili per un Blogger

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Un blogger non è solo chi da casa (o molto spesso bar, ufficio o parco!) scrive dal suo laptop per ore e ore, dedicando il suo tempo a parlare delle sue più grandi passioni. Un blogger è anche chi gira come una trottola durante la Settimana della Moda, in occasione della Design Week, per mostre, viaggi ed eventi. Un computer portatile è senza dubbio indispensabile in molte situazioni, ma in quelle in cui potrebbe risultare impossibile c’è lo smartphone a supportare il lavoro!
Come fare per scrivere, organizzare, pubblicare post, modificare post tutto da uno smartphone? Con 10 app indispensabili per ogni blogger.

Le app che abbiamo sul cellulare sono spesso moltissime, ma la maggior parte della volte pressoché inutili. Ci sono le app dei social che ogni blogger DEVE obbligatoriamente avere, sono: Facebook, Twitter, Instagram, Twitter, Snapchat, Tumblr, Google + e Pinterest. Ma vediamo nel dettaglio le altre 10 app indispensabili.

1. WORDPRESS / BLOGGER

A seconda che il tuo blog sia in WordPress o Blogger, le spp indispensabili per gestire da ovunque sei il tuo blog con estrema facilità sono WordPress e Blogger. WordPress è un’app gratuita con cui è possibile moderare commenti, creare o editare articoli e pagine, visualizzare le statistiche del sito, condividere immagini e video con semplicità.

2. FEEDLY

Quest’app rende disponibile la lettura di flussi, detti feed, di notizie dalle fonti che ti interessano, affiancando all’inserimento di fonti personalizzate molte categorie consigliate. L’app è gratuita un’esperienza gratuita arricchita di funzionalità avanzate a pagamento. Favolosa!

3. REPOST FOR INSTAGRAM

Repost per Instagram ti fa dire addio a odiosi screenshot e rende facile il Repost delle tue foto e dei tuoi video preferiti su Instagram, dando credito all’originale Instagrammer.

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Repost per Instagram

4. GESTORE DELLE PAGINE FACEBOOK

Se hai un blog, gestirai sicuramente la sua relativa pagina Facebook, questa app ti aiuta a connetterti con il tuo pubblico e gestire le attività della tua o delle tue pagine. Nella pratica l’app gratuita ti permette di pubblicare aggiornamenti e foto, rispondere ai commenti a nome della tua pagina, visualizzare e rispondere ai messaggi privati della pagina, ricevere notifiche push e visualizzare gli ultimi dati relativi alle tue pagine.

5. PHOTOSHOP EXPRESS

Per modificare le tue foto in pochi clic, ma in modo professionale c’è Photoshop Express. Si possono applicare i ritocchi automatici e migliorare le foto in modo veloce e semplice.

6. VSCO CAM

A mio parere una delle migliori app per modificare le foto se si ha pochissimo tempo. I suoi filtri sono bellissimi e non esagerati.

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VSCO CAM

7. HOOTSUITE

Un’app perfetta per pianificare, condividere e pubblicare post allo stesso tempo su diverse piattaforme: Twitter, Facebook, Instagram, e LinkedIn. HootSuite è la più popolare app di gestione social media a livello mondiale ed è gratuita per un massimo di 3 account social.

8. BUFFER

Alternativa valida a Hootsuite è Buffer, per pubblicare e gestire differenti social da un’unica app. Ti basterà programmare le condivisioni una volta al giorno e ci penserà Buffer a lavorare sui social per te.

9. GOOGLE ANALYTICS

Accedi alle Google Analytics del tuo blog o sito web comodamente dallo smartphone con l’app di Google Analytics. Monitora i recenti cambiamenti con report in tempo reale.

10. BLOGLOVIN’

Bloglovin’ è l’app del favoloso tool per cercare e seguire blog di tuo interesse, ma anche per farti trovare e acquisire nuovi seguaci. Più di 20 milioni di persone utilizzano Bloglovin’ per scoprire e leggere blog di moda, food, viaggi e lifestyle. Utilizza l’app per non perdere mai un post, anche se sei fuori casa.

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BLOGLOVIN’

Hai altre app da suggerire? Scrivimi nei commenti e visita www.carablogger.it per scoprire altri consigli per blogger.

10 film che raccontano lo stalking e la violenza sulle donne

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Ho ancora negli occhi la toccante performance di Lady Gaga agli Oscar 2016 che canta Till it happens to you. Una canzone scritta per la colonna sonora del documentario The Hunting Ground che racconta le violenze sessuali che accadono nei college americani. A qualche giorno dall’8 marzo, festa internazionale della donna, mi chiedo come e quanto il cinema abbia parlato della violenza sulle donne: da quella fisica, sessuale a quella psicologica.

a letto col nemico
A letto col nemico

Non si deve mai abbassare la guardia su un problema sociale come questo e forse, nell’occasione dell’8 marzo, quando ci ricordiamo di questa metà del cielo, riflettiamo sulle storie raccontate dalla top 10 dei film sullo stalking e la violenza di genere.

A letto con il nemico (1991)

locandina di a letto con il nemico
Locandina di A letto con il nemico

Laura (Julia Roberts) è sposata con Martin (Patrick Bergin) e il loro matrimonio sembra perfetto nei primi tempi, ma Martin si rivelerà un uomo possessivo, violento e ossessionato dal “controllo” di Laura. Questa riuscirà a scappare da lui fingendosi annegata durante una gita in mare, cominciando una nuova vita in un’altra città finché Martin non la ritroverà. A quel punto Laura però avrà chi l’aiuterà a difendersi dall’ennesima violenza.

Paura (1996)

locandina di Paura
Locandina di Paura

Nicole (Reese Whiterspoon) è un’adolescente di 16 anni dallo spirito ribelle che vive con il padre architetto Steve, separato e con una seconda moglie. Nicole una sera conosce David Mccall (Mark Whalberg) un ragazzo misterioso di cui Nicole si innamora subito. L’ossessione di David per Nicole arriverà a gesti estremi.

Break Up – punto di rottura (1998)

Break up
Locandina di Break up

Jimmy (Bridget Fonda) è sposata con Frankie, un uomo violento che la picchia regolarmente e la tradisce. Un giorno, il marito la manda all’ospedale; poco dopo, viene trovato morto carbonizzato nella sua auto, finita in un fossato. Jimmy è la prima indiziata, ma il detective Box (Kiefer Sutherland) a capo delle indagini non crede alla sua colpevolezza ed è determinato a scoprire la verità.

Via dall’incubo (2002)

locandina di Via
Locandina di Via dall’incubo

Slim (Jennifer Lopez) scappa assieme alla figlia dal marito violento e prevaricatore. Cambierà identità aiutata da un gruppo di amici e vivrà lontano dal marito, ricco e spregiudicato che è sulle sue tracce con investigatori privati e polizia. Slim imparerà l’arte marziale del krav maga per difendersi da ogni possibile attacco e in un epico incontro finale la vittima diventerà carnefice del proprio aguzzino.

 Ti do i miei occhi (2003)

locandina di Ti do i miei occhi
Locandina di Ti do i miei occhi

Un marito ossessionato dalla moglie, un morboso rapporto di possessione che fa sembrare la moglie una proprietà del marito. Pilar esasperata arriva a  fuggire di casa, portando via con sé solo poche cose e il figlio Juan. Il marito Antonio si mette alla caccia disperata di Pilar che lui vede come la sua luce e donatrice ad Antonio dei suoi occhi.

The stalker (2010)

locandina di Stalker
Locandina di Stalker

Quando l’aggressore è donna. In questo thriller psicologico la protagonista Paula è una scrittrice in crisi di creatività. Per combattere il blocco dello scrittore e cercare tranquillità si trasferisce in una vecchia casa di famiglia, fuori città. Lì verrà seguita da una misteriosa quanto inquietante donna, Linda:  il rapporto tra Paula e Linda assume una piega strana, conflittuale, e la seconda va man mano prevaricando la prima, a cominciare dalla scrittura del nuovo libro.

Bed Time. Troppo amore (2011)

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Locandina di Bed Time

Uno stalking estremo, patologico e una violenza orripilante quello di cui è vittima inconsapevole la giovane Clara che vive in un palazzo di Barcellona. Il portiere del palazzo, Cèsar, la violenta ogni notte, introducendosi nel suo appartamento e assicurandosi che la ragazza dorma stordendola con del cloroformio.

 Il ragazzo della porta accanto (2015)

locandina di Il ragazzo della porta accanto
Locandina di Il ragazzo della porta accanto

Una madre separata da poco dal marito si lascia andare a una notte di sesso con un vicino di casa adolescente. L’ossessione del ragazzo per la donna sfocerà in una spirale di persecuzione e violenza. La relazione proibita le causerà un sacco di guai.

Kristy (2015)

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Locandina di Kristy

Justine è una studentessa universitaria in bolletta che non torna a casa per la festa del Ringraziamento e passerà il weekend, sola soletta, nel campus deserto. Perseguitata da una setta satanica che l’ha eletta a vittima sacrificale, Justine tirerà fuori il coraggio della disperazione, quello che ti fa reagire di fronte alla violenza. Quando la paura può trasformarti da preda in cacciatore.

Go with me (2016)

locandina di Go with me
Locandina di Go with me

Lilian (Julia Styles) diviene oggetto di molestie da parte di Blackway (Anthony Hopkins) un uomo che, un tempo poliziotto, è ora un criminale potente e temuto in città. I concittadini di Lilian non credono ai suoi timori e la ragazza dovrà farsi aiutare da due outsiders, Loster, ex taglialegna, e il suo giovane assistente, Nate, gli unici ad avere il coraggio di contrapporsi alla folle ossessione di Blackway.

10 accessori che ogni 30enne dovrebbe avere

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Avere 30 anni e non sentirseli. È un po’ il dramma di tutte, anche se a ricordarci l’età non c’è solo la carta di identità, ma il mutuo e magari il bambino che dorme nella stanza accanto alla nostra. Esiste un momento nella vita in cui si smette all’improvviso di essere delle ragazzine e si diventa donne. Sono tanti gli indizi. Hai cambiato il modo di vestire, le gonne troppo corte ti intimidiscono, stai pensando di rinunciare al bikini per il costume intero e ormai il weekend non lo passi più tra un locale e l’altro, ma a pianificare la spesa e a fare lavatrici.
Gli adolescenti iniziano a chiamarti signora e tu neanche ti volti, perché pensi che stiano parlando con la vecchietta in fondo alla strada. Guardi gli annunci di lavoro e improvvisamente non rientri più nella categoria giovani (età massima 25 o 28 anni). Per non parlare del mutuo: le agevolazioni sono entro i 35 anni e se non ti sei sbrigato a laurearti e a trovare un posto fisso e ben retribuito (che è più difficile che vincere alla lotteria), per comprare casa non bastano mamma e papà, ma ci vuole un santo in paradiso.

Poi ci sono loro, le stagiste e le neolaureate. Sono un’entità a parte. Pesano 10 chili meno di te, portano tacchi vertiginosi, hanno la pelle di porcellana e fanno la tinta non per nascondere i primi capelli bianchi, ma per assomigliare all’attrice che ha vinto l’ Oscar (che tu, tra l’altro, non hai mai sentito nominare). Rassegnati, è un passaggio obbligato. Maturato il fatto che hai spento almeno 30 candeline, inizia a comportanti da donna. In che modo? Curare il look e il proprio aspetto è fondamentale e poi devi assolutamente impreziosire il tuo abbigliamento con 10 accessori fondamentali.

Un orologio importante

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Un orologio per dare più valore al tempo

Arriva anche il momento in cui lo Swatch deve finire nel cassetto del comodino. Tiralo fuori solo per le vacanze. Ti serve un orologio importante (in acciaio, in oro o con dei diamanti). Il valore del tuo tempo si misura anche dal valore del tuo orologio. Bellissimi i nuovi Petite Promesse di Baume&Mercier come il Ronde Solo de Cartier, modello piccolo, movimento a quarzo.

Una tote bag firmata

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Bamboo di Gucci

Le tote sono un modello universale. Hanno una forma comoda né grande né piccola, contenitiva e soprattutto non sentono la moda. No, vietato la tote in tessuto. Quella andava bene in università, se lavori ci vuole una borsa di pelle (anche ecopelle). Il modello di Marc By Marc Jacobs è stato tra quelli di maggior successo al mondo, noi consigliamo la Bamboo nera di Gucci.

Un paio di orecchini a bottone possibilmente di brillanti

Actress Eva Longoria arrives on the red carpet for the 68th annual Golden Globe awards at the Beverly Hilton Hotel in Beverly Hills, California, on January 16, 2011. AFP PHOTO/Valerie MACON (Photo credit should read VALERIE MACON/AFP/Getty Images)
Eva Longoria

Possono essere diamanti, perle, zirconi o quello che preferite. Un piccolo bottone luminoso renderà il vostro stile impeccabile. Sono magnifici i pendenti, ma non sono un modello universale. Spesso necessitano di un look appropriato. La clip, invece, sta bene a tutte le donne ed è ideale sia per la sera sia per il giorno.

Una borsa weekender

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Weekender by Louis Vuitton

Se viaggiate in volo ovviamente il classico trolley è fondamentale, altrimenti lasciatelo a casa. Sono ormai vietati i borsoni da palestra con cui avete attraversato l’Europa a 20 anni. Avete bisogno di una weekender bag per i fine settimana fuori porta. Non è necessario acquistare la famosissima di Louis Vuitton, in questo caso quello che conta è il modello non il brand (anche per salvare lo stipendio).

Una collana che va con tutto

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Collana semplice ed elegante

Un girocollo di perle è sempre perfetto. Molto classico, ma portato nel modo giusto, magari annodandolo, risulta una scelta raffinata. Sono belle pure le collane lunghe, caratterizzate da una perla o da un piccolo nodino. Si abbinano ai tailleur, agli abiti più eleganti, ma anche a un outfit sportivo.

Un bel paio di occhiali da sole

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Occhiali da sole

Sugli occhiali bisogna investire, non solo per l’estetica, ma anche per le lenti. Vietato quindi acquistare gli occhiali nei negozi di abbigliamento low cost o sulle bancarelle. Saranno senza dubbio bellissimi, ma per prendervi cura dei vostri occhi andate dall’ottico. Detto questo, per impreziosire il vostro look, scegliete con cura l’occhiale da sole. Deve rispettare le dimensioni del vostro viso e dei vostri lineamenti, al tempo stesso deve essere all’ultima moda. Un consiglio: non servono 10 occhiali da sole, ne basta uno solo (ma bello).

Una cintura in pelle

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Modello Trussardi

Le cinture non passano mai di moda: sottili da portare con pantaloni eleganti, alte da stringere in vita in caso vestiti o maglioni, con fibbie importanti per un look casual. Ricordate però che dovete possedere almeno una cintura sottile in pelle scura e con una fibbia di dimensioni moderate, sarà una specie di evergreen del vostro guardaroba.

Un paio di decolleté nere

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Jimmy Choo di diversi colori

Le decolleté nere sono come il tubino, non devono mancare nell’armadio e vi risolveranno un sacco di problemi. Il tacco? Alto, ma non esagerato. Diciamo un 6/8 cm, in questo modo potrete indossarle fino a completa devastazione. È una scarpa che si abbina davvero con tutto e una donna di 30 anni non può assolutamente non averla.

Un paio di slip on

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Vans primavera 2016

Siamo grandi, siamo serie, ma siano ancora delle ragazzine e che ragazzine. Non dimentichiamoci quindi di mettere tutte le volte che ne abbiamo voglia le nostre sneakers. Le slip on sono comode, divertenti e sempre di moda. L’ultima collezione di Vans per la primavera 2016 è favolosa, come resistere…

Una fascia per i capelli

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Fascia per capelli

La fascia per i capelli è di grande ritorno e non deve essere vista come l’accessorio da mettere in palestra e stop. Ci sono fasce che possono sostituire i capelli, fasce che rendono l’acconciatura molto raffinata ed elaborata. Se proprio la fascia non vi piace, non vi resta che utilizzare un bel foulard. Avete i capelli corti? E allora…

 

Credits: Pinterest, pixabay, Gucci, Jimmy Choo e Vans su Facebook

Make-up: i trend della primavera-estate

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Non manca poi così tanto all’arrivo della bella stagione e se anche quest’anno, come sempre accade in questo periodo, siete già state investite da una grandissima voglia di rinnovamento, è il caso di iniziare a pensare a come dare una rinfrescata al vostro look!
Preparatevi a fare nuovi acquisti e ad accogliere nuovi capi e accessori che vi faranno compagnia da qui fino alla fine dell’estate e non dimenticate di rinnovare anche il vostro beauty case!
Se volete approfittare dell’arrivo della primavera per cambiare look, iniziate a modificare la vostra beauty routine e fate spazio ai nuovi prodotti che i brand di cosmesi hanno inserito nelle loro nuove collezioni.

Prima di farlo, perché non date un’occhiata alle nuove tendenze in fatto di make-up? Tra trend un po’ spinti e grandi novità, ecco cosa provare durante la bella stagione!

Make-up nude

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Tendenze trucco per la primavera-estate: il make-up nude

Il make-up nude di certo non rientra tra le novità della stagione visto che già da un bel po’ di tempo lo ritroviamo tra le tendenze trucco più gettonate. Non siete grandi fan di questo make-up? Fatevene una ragione: pelle luminosa e incarnato uniforme saranno un must anche in primavera!

Ombretti colorati

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Tendenze trucco per la primavera-estate: ombretti dai colori vivaci o dalle nuance pastello

Se non volete passare inosservate e vi piacciono i colori, osate con gli ombretti. Quelli dalle tonalità vivaci o dalle nuance pastello saranno i protagonisti della primavera-estate 2016.

Rossetti rossi opachi

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Tendenze trucco per la primavera-estate: il rossetto rosso opaco

Con il rosso non si sbaglia mai e non a caso è un colore molto amato dalle donne di qualsiasi età. Il rossetto rosso non manca mai nel nostro beauty case, ma assicuratevi di averne uno dall’effetto mat: i rossetti opachi saranno indispensabili per realizzare un perfetto make up per la primavera.

Ciglia “cloggy”

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Tendenze trucco per la primavera-estate: le ciglia “cloggy”

Volete sperimentare qualcosa di nuovo? Le ciglia “cloggy” sono il trend che fa per voi. Si tratta delle ormai celebri ciglia a ciuffetti, molto incurvate, che andavano tanto di moda negli anni ’70. Per averle, basta incurvare le vostre ciglia e pettinarle per bene sia nella parte superiore che in quella inferiore.

Unghie pastello

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Tendenze trucco per la primavera-estate: unghie pastello

In una stagione in cui il Rosa Quarzo e l’Azzurro Serenity sono stati scelti da Pantone come colori del 2016, potevano forse mancare smalti in queste due tonalità? Certo che no! Se amate i colori tenui e femminili, questo trend vi conquisterà!

Foto: Elle- Vogue – HarpersBazaar – Grazia – TheZoeReport

Chi è la ragazza mora accanto a Stefano De Martino?

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Mentre si parla di un possibile ritorno di fiamma tra Belen Rodriguez e Fabrizio Corona (la stampa rosa ci informa che i due si vedrebbero in gran segreto…), ecco che spunta una brunetta nella vita di Stefano De Martino. Il ballerino di Amici, infatti, è stato immortalato al ristorante e poi a spasso per le vie di Roma con una misteriosa ragazza dai capelli mori. Che sia una nuova fiamma e che Stefano De Martino abbia deciso di rifarsi una vita dopo Belen? Ecco come risponde il diretto interessato.

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Stefano De Martino con una misteriosa amica!

Su Facebook Stefano De Martino smentisce tutto:

Serata a 2 + 1. L’altra sera ero a cena con due miei amici, uno uomo e una donna, il fotografo ovviamente ha preferito tagliare il mio amico e tenere la mia Amica, punto!“.

Quindi la bella mora al suo fianco è solo un’amica e le fotografie, pubblicate sulla rivista Chi, sono state realizzate ad hoc per far sembrare cose che non esistono… Come spesso capita, del resto!


Dan Collado, lo chef modello di Masterchef che ci fa fatto innamorare

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Se stasera andrà in onda l’ultima puntata di Masterchef Italia 5, con la sfida finale che vedrà uscire il nuovo vincitore, ecco che noi scopriamo che nell’edizione USA del talent show di cucina c’è un concorrente che per noi ha già vinto tutto. Forse il nome Dan Collado non vi dirà nulla, ma non appena vedrete le sue fotografie anche voi vi innamorerete di lui: eh già, perché Dan non è solo un bravissimo chef, ma è anche un modello e con il suo sguardo e la sua faccia da bravo ragazzo della porta accanto ci ha già conquistato.

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Dan Collado a Masterchef USA

Da martedì 23 febbraio su Cielo va in onda la sesta stagione di Masterchef USA, la prima senza Joe Bastianich. Da stasera saremo orfane dell’edizione italiana, quindi perché non dare un’occhiata a quella statunitense? Anche solo per guardare il bel Daniel o Dan, per gli amici e le amiche.

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Dan ha origini italiane

Dan ha origini italiane e cucina benissimo: vi saprà conquistare sia con il suo aspetto fisico, curatissimo dal momento che è anche modello, ma anche con i suoi piatti.

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Piatti preferiti: pasta e pizza!

Ha 30 anni, vive a Chicago ed è anche ingegnere: bello, bravo e pure intelligente! I suoi piatti preferiti sono la pasta e la pizza: per noi ha già vinto!

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Magari avercelo nella nostra cucina uno così!

Vi diciamo, però, che non arriverà fino in fondo, perché per motivi personali si è dovuto ritirare dalla gara: godiamocelo finché c’è!

Come depilare le sopracciglia con il filo orientale

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Un punto assai doloroso da depilare, quasi quanto l’inguine (perché la ceretta all’inguine fa male, punto), è sicuramente il viso: c’è chi soffre più le sopracciglia e chi i baffetti ma in fin dei conti non è affatto piacevole né l’una né l’altra cosa. L’unica soluzione, oltre a farci crescere baffi e mono-sopracciglio, è quella di trovare una soluzione meno dolorosa ma altrettanto efficace e state tranquille che esiste, non è uno scherzo!

Conosciuta come threading, questa è un’antichissima tecnica dei paesi arabi e orientali in cui viene adoperato solo un filo di tessuto attorcigliato più volte su se stesso. Per scoprire come funziona e quali sono i benefici di questo metodo non vi resta che guardare il nostro video!

 

 

Credits: rafichowdhury.com, groupon.com

Le migliori App per l’allenamento fai da te

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L’allenamento fai da te va di moda, dati i costi per le palestre e anche per il poco tempo da riuscire a ricavare tra un impegno e l’altro. Senza considerare alcuni soggetti particolari, come le neo-mamme che spesso non hanno nessuno a cui lasciare i marmocchi e hanno la necessità di organizzarsi in casa. Dopo aver spiegato come attrezzare una palestra casalinga economica ed efficiente, ecco allora che arrivo a spiegarvi quali app utilizzare per seguire un programma di allenamento fai da te.
C’è bisogno di una app per allenarsi da soli a casa? In molti potrebbero essere in gradi di seguire da soli un programma di esercizi stabilito, altri invece, non esperti del fitness, potrebbero trovare nel divertimento di una app per lo sport la giusta motivazione per muoversi.

Considerate inoltre che molte app sono in grado di misurare quello che fate e darvi anche una base di partenza del vostro programma e un modo per valutare i vostri progressi.

1- Runtastic

Le migliori app per allenarsi
Runtastic: usa il telefonino per allenarti in corsa, bicicletta, camminata.

Personalmente non utilizzo molte app, ma ho trovato molto utile scaricare l’app Runtastic e visto che la utilizzo da vario tempo la suggerisco per prima. Gli amanti della corsa avranno i loro orologini tecnologici per verificare l’itinerario, la distanza percorsa, la media di andatura, le calorie bruciate e via dicendo.

Per chi non ha intenzione di spendere cifre inutili, si può scaricare invece una app come questa. Entrando con un profilo Facebook oppure creando un account si creerà un profilo utente in cui verranno memorizzati tutti i percorsi fatti e si potrà avere un grafico di miglioramento. L’app base è gratuita, chi vuole può scaricare una app pro con circa 5€, ma personalmente non l’ho trovata necessaria.

Ah dimenticavo! Se siete patiti della condivisione social, a fine allenamento potete condividere commentando il percorso fatto sul vostro profilo FB.

2- Runkeeper

Le migliori app per allenarsi
Imposta il tuo programma di allenamento in base ai tuoi obiettivi

E’ un’altra app per la corsa che ho scoperto grazie a un’amica. Sembra si tratti di una delle app per memorizzare i dati della corsa quotidiana più famosa al momento sul mercato. Si può impostare l’app per un allenamento specifico con obiettivi sia che si voglia dimagrire che partecipare a una maratona. Si può anche decidere di utilizzarlo come contapassi o per verificare il percorso fatto in una passeggiata in bici e via dicendo.

3- Max Capacity training

Le migliori app per allenarsi
Allenarsi in modo veloce ed efficiente

Applicazione per un programma di allenamento di 12 settimane divise in sessioni di allenamento a corpo libero di 16 minuti.

4- Stretching Exercise

Le migliori app per allenarsi
Non dimenticate mai lo Stretching

Spesso lo dimentichiamo, ma lo stretching è senza dubbio una parte fondamentale di ogni allenamento. Con questa app per Android gli esercizi sono decisamente vari e distinti in routine come “appena svegliati”, “computer break”, “schiena”, “piedi”, etc…

5- Workout training

Le migliori app per allenarsi
Adatto a tutti, anche a chi non ha esperienza

Imposta gli obiettivi e segui gli esercizi elaborati da importanti personal trainer americani.

Ti guida passo passo agli esercizi, basterà indossare degli auricolari ed è adatto ai principianti come ai bodybuilder esperti.

6- 7 minute workout

Le migliori app per allenarsi
Bastano 7 minuti al giono

Negli scorsi mesi questa app ha spopolato, forse per la semplicità o forse perché prevede sessioni brevissime di 7 minuti e oggigiorno è fondamentale ricavare allenamento utile da pochi minuti liberi tra un’attività e l’altra.

La app si basa infatti sugli studi della McMaster University  in Ontario che ricercano di massimizzare i risultati di allenamento con un programma di soli 7 minuti al giorno focalizzato sulla perdita di peso e sulla tonificazione.

Naturalmente esiste una versione gratuita e una a pagamento: personalmente consiglio sempre la gratuita, giudicate voi l’app e solo dopo decidete se vale la pena spendere per la versione a pagamento.

 

Konjac Sponge, la spugna beauty più amata

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Le vere appassionate di beauty l’avranno sicuramente già inserita nella loro personale wish-list e se ancora non sapete di cosa si tratta vi assicuro che dopo aver letto questo articolo correrete ad acquistarla anche voi.
Di cosa stiamo parlando? Della spugnetta in Konjac, la vera nuova ossessione delle beauty lover.
Si tratta di una spugnetta competamente naturale, ricavata dal tubero asiatico del Konjac che ha la caratteristica di essere estremamente porosa.

Konjac Sponge 100 % Pure e al Carbone
Konjac Sponge 100 % Pure e al Carbone

Come si usa

Solitamente la si usa inumidita e la si passa sul viso dopo essersi struccate, massaggiano la pelle con delicatezza. Questa spugnetta, infatti, senza l’aiuto di saponi o detergenti, riesce a detergere perfettamente la pelle, lasciandola purificata e molto morbida. Grazie a questa piacevole azione esfoliante, inoltre, il massaggio effettuato con la spugnetta stimola la circolazione sanguigna e quindi il ricambio cellulare della pelle.

La cosa più interessante di questa spugnetta è che, ovviamente, può essere utilizzata tranquillamente per 3-4 mesi: dopo averla passata sul viso e averla risciacquata, infatti, basta eliminare l’eccesso d’acqua e lasciarla su una superficie asciutta in modo che l’acqua evapori e la spugnetta si secchi nuovamente.

Bagnatela con acqua tiepida e poi passatela direttamente sul viso per una pulizia efficace, ma non aggressiva
Bagnatela con acqua tiepida e poi passatela direttamente sul viso per una pulizia efficace, ma non aggressiva

Una Konje Sponge per ogni tipo di pelle

La Konje Sponge esiste in diverse varianti che la rendono perfetta per tutti i tipi di pelle. La 100% Pure (realizzata al 100% con fibre vegetali di Konjac) è bianca ed è quella più versatile in assoluto perché adatta alle pelli più sensibili, la Bamboo Charcoal è invece perfetta per pelli grasse e acneiche perché il carbone di legna di bambù contiene carboni attivi e minerali che aiutano a rimuovere il sebo in eccesso.

La spugna arricchita con Argilla Rossa Francese è invece ricca di ossido di ferro ed è quindi molto indicata per migliorare la circolazione del sangue e rendere la pelle più idratata e radiosa contrastando rughe e capillari rotti.

L’Argilla Rosa Francese, infine, è composta da un mix di argilla rossa, ricca di ossido di ferro, e argilla bianca che la rendono perfetta per le pelli sensibili, stressate e disidratate.

Una Konjac Sponge per ogni tipo di pelle
Una Konjac Sponge per ogni tipo di pelle

Le ultime cose da sapere su questa magica spugna? È vegana, biodegradabile e assolutamente priva di coloranti, inoltre il prezzo è molto abbordabile (i prezzi partono da 5€ fino a 15€).

 

Enzo Mari il genio ribelle della creazione

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Enzo Mari è nato a Cerano nel 1932 ed è un magnifico designer italiano. Le sue opere sono esposte nei principali musei del mondo e ha ricevuto 5 Compassi d’Oro, di cui l’ultimo nel 2011, alla carriera.
Mari ha frequentato l’Accademia di Brera formandosi in letteratura e arte e approfondendo i temi di psicologia di percezione visuale. Finiti gli studi, si è dedicato al nascente mondo del disegno industriale, applicando alla sua produzione i temi della percezione e dell’aspetto sociale del design.
Ha lavorato sull’aspetto funzionale di ogni oggetto perché è imprescindibile dalle qualità estetiche, così com’è fondamentale l’efficienza delle scelte progettuali in campo di materiali e lavorazioni. Non esiste poesia senza metodo.

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La Putrella per Danese.1958 . Edizione limitata: 100 esemplari ogni anno
Sof-Sof
Sof-Sof per Driade. 1977

Super critico verso ciò che è diventato il design, Mari attribuisce al marketing la colpa di aver trasformato il designer da filosofo creativo a semplice interprete di tendenze. Ecco perché nel 1999 sostiene che è necessario ritornare alla tensione utopizzante delle origini del design e invoca un nuovo giuramento di Ippocrate per cui l’etica è l’obiettivo di ogni progetto“. Ancora oggi insiste sul concetto della perdita dell’essenza del design a causa dell’abuso della parola “creatività”:

Non esiste oggi parola più oscena e più malsana della parola creatività. Si produce il nulla, la merda, con la parola creatività.” 

Mari è oltre l’essere designer, è la coscienza di tutti noi, è la coscienza dei designer, ha detto il “collega” Alessio Mendini. In questo senso Mari NON E’ un designer e non vuole esserlo.

 

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Un lavoro grafico: La Mela, 1963. “Ho impiegato più di un anno per trovare le curve giuste”
enzo mari
Serie della natura. 1963

La serie della Natura nasce dalla ricerca di trasformare un’immagine in un simbolo attraverso una riduzione programmata che tende all’eliminazione del superfluo a favore del significato.

Mari cerca l’archetipo della forma, disegna una sorta di “super-icona”: la Mela non è una mela, ma La Mela e “la sua forma è perfetta perché non ha alternative, è quella e basta”.

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16 Animali. 1960

L’enorme sensibilità di quest’uomo, che è rimasto due giorni in contemplazione della Cappella Sistina, l’ha portato a lavorare tantissimo per i bambini e nel 1960 per gli auguri di Natale, inventa forse una delle sue più poetiche creazioni: un puzzle e insieme un gioco di costruzioni.

I 16 Animali sono la “folle idea” di Mari (lui stesso la definisce così). Realizzati in legno pregiato e racchiusi in una scatola raffinata, sono da considerare come una piccola scultura d’arte dalle possibilità di gioco molteplici. Gli animali, il cui spessore determina uno stabile equilibrio, possono essere usati in progressive relazioni di gioco. L’ampiezza di interpretazioni consente al bambino di sviluppare la sua capacità creativa nel definire le regole comportamentali al di là delle imposizione didattiche repressive.

Progettato per Danese, viene prodotto in edizione limitata di 300 pezzi all’anno. L’unico neo è il prezzo: 362€.

Manuale di Autoprogettazione. Enzo Mari
Manuale di Autoprogettazione. Enzo Mari
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Una sedia. 1974

Molto prima del movimento Ikea, nel 1974, Enzo Mari, ha pubblicato il “Manuale di Autoprogettazione”, un libro che insegna a costruire da soli i mobili da lui disegnati.

All’epoca il manuale fu molto criticato dalla comunità di genere, con l’assunto che il design dovrebbe semplificare la vita delle persone, non complicarla. Al contrario, Mari ha spinto la visione idealista e salvifica del suo lavoro mostrando come costruire una sedia o uno scaffale migliora la vita delle persone perché trasmette conoscenza e manualità.

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Non potrò diventare Michelangelo, mi accontenterò di disegnare i fiammiferi“.

Un’altra affermazione umile e geniale di quel giovanissimo anziano, demiurgo, falegname e filosofo che è Enzo Mari.

 

 

La torta al cioccolato senza cottura

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Ma è possibile fare una torta al cioccolato senza forno? E magari che sia buona e appetitosa e che sembri proprio una torta vera?
La risposta è SÌ, se la scegliamo in versione crudista.
La cucina crudista non prevede la cottura degli alimenti, lasciando immutate tutte le proprietà nutrizionali degli stessi e rendendo il piatto, nel complesso più digeribile e “vivo”.
Un modo semplice per avvicinarsi al crudismo è proprio attraverso i dolci, facendoci prendere per la gola.
Di certo non poco calorici o dietetici, soprattutto se scegliamo di utilizzare frutta secca e semi oleosi, sanno dare davvero tantissima soddisfazione, sia nel prepararli che assaporandoli: infatti dolci come questa torta che vi presentiamo solitamente si mangiano in piccole quantità, quasi fossero praline!
Una vera coccola che ci possiamo concedere ogni tanto e che di certo non peserà sulla nostra linea. Sono infatti dolci sani e salutari, ricchi di materia prima eccellente, una vera miniera di nutrimenti di elevate capacità nutrizionali.
Pensiamo al cacao crudo, ricchissimo di antiossidanti, o alle mandorle, ricche di ferro e vitamine.
Preparare questa torta al cioccolato senza cottura è semplice, ma richiede un po’ di pazienza perché diventerà più buona con un riposo, per compattarla, in frigorifero di almeno tre ore. Con un pizzico di organizzazione si può realizzare questo dolce straordinario.

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Torta crudista al cioccolato e lamponi

Dosi:

Per 4 persone

Tempi di preparazione:

6 ore

Tempi di cottura:

Nessuno

Cosa serve:

Tagliere, coltello, spatola, frullatore o mixer, ciotola, teglia o anello da pasticceria

Ingredienti:

5 datteri
100 gr farina di mandorle
50 gr di anacardi
30 gr di cacao crudo
succo di limone

BIGODINO torta crudista al cioccolato e lamponi 10 copia
Torta al cioccolato senza cottura

Procedimento:

Innanzitutto mettere in ammollo per un paio di ore gli anacardi.

Mettere in ammollo anche i datteri per 15 minuti circa. Quando gli anacardi saranno belli gonfi, scolarli e frullarli, in un mixer, fino ad ottenere una crema densa e omogenea.

Nel mixer aggiungere il cacao crudo in polvere, un cucchiaino di succo di limone e continuare a frullare per amalgamare gli ingredienti.

A parte frullare i datteri con poca acqua e ottenere una crema fluida. Trasferire il composto di anacardi e cacao in una ciotola e aggiungere la crema di datteri e la farina di mandorle.

Mescolare bene l’impasto e trasferirlo in una teglia da torta o su una placca con un anello da pasticceria.

Mettere il composto in frigorifero per almeno 3 ore per rassodare.

Togliere la torta dallo stampo e servire decorando con lamponi freschi o altra frutta a piacere.

 

 

 

Sei un blogger? Tante fantastiche idee per biglietti da visita originali

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Il biglietto da visita, questo sconosciuto. Quante volte siete andate a un evento, avete preso parte a un contest o una presentazione e al momento della registrazione più che la carta di identità o il tesserino di iscrizione all’albo non siete riuscite a tirare fuori dalla vostra bella borsetta? È un classico, perché si crede che i biglietti da visita sia quasi un documento aziendale, come il badge. Non è assolutamente vero.
Questo piccolo cartoncino è un modo per presentarci, un promemoria con tutti i nostri contatti per chi abbiamo appena conosciuto. È quindi importante averne uno completo e ben leggibile da distribuire soprattutto se siamo libere professioniste (motivo in più se blogger). Se lavorate in un’azienda, sapranno sempre come rintracciarvi, se lavorate in proprio o come freelance dovete invece farvi trovare. Il biglietto da visita deve, inoltre, essere anche bello e creativo per attirare l’attenzione, per non finire nel classico mucchietto che verrà cestinato alla prima pulizia del portafoglio o della scrivania.

Che cosa mettere sul biglietto da visita?

Sicuramente le informazioni essenziali sono nome, cognome, i numeri di telefono, se volete l’indirizzo (non è fondamentale), l’email, i contatti social e il nome del vostro blog.

Un tema per ogni blog

È poi molto importante differenziare il tema in base al tipo di blog: moda, food o beauty sono argomenti molto differenti su cui giocare per realizzare in biglietto creativo o di grande impatto. Non esagerate con la fantasia, perché questo piccolo pezzettino di carta è una sorta di pubblicità. Deve quindi attirare l’attenzione ma essere anche facilmente leggibile.

Idee per le beauty blogger

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Bigliettino per beauty blogger

Esperte di trucco che amano giocare con il proprio aspetto, dare consigli di makeup e analizzare come cambiano le tendenze beauty a ogni fashion week. Per voi i biglietti originali sono numerosi. Molto divertente il fazzolettino bianco su cui stampare un bacio con tutti i vostri recapiti (tra l’altro è una soluzione molto economica).

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Forcine per capelli su biglietto da visita

Perché non giocare con qualcosa che fa parte del vostro lavoro? In questo biglietto le forcine (che si possono ovviamente utilizzare) creano un divertente effetto grafico.

Idee per Food Blogger

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Biglietto grattugia per formaggio

Cibo, ricette e ottimo vino sono queste le passioni dei food blogger. Come può essere il tuo biglietto da visita? Per esempio potrebbe diventare un piccolo strumento da taschino o da utilizzare in cucina. Quale? Una grattugia per il formaggio.

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Biglietto per amanti del vino

Molto carino anche il biglietto per sommelier. L’impronta di una pregiato bicchiere di vino come firma d’autore.

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Biglietto cioccolatino

Decisamente dolce il biglietto cioccolatino: ovviamente il biglietto è l’involucro. Creato dall’ agenzia pubblicitaria FCB l’obiettivo è quello di dare un assaggio (nel vero e proprio senso della parola) delle vostre competenze.

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Biglietto al profumo di biscotto

Idee per Fashion Blogger

Per una fashion blogger, l’originalità è tutto, vale più dei recapiti. Come deve essere quindi il suo biglietto da visita? Potrebbe assomigliare all’etichetta di un vestito, il classico cartellino, che negli abiti firmati è qualcosa di lussuoso, da collezionare.

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L’etichetta di un vestito

Graficamente molto semplici ed eleganti quelli “disegnati”. Se oltre che esperti di moda e di stile, sapete anche disegnare (magari avete ambizioni da designer), il vostro biglietto potrebbe assomigliare a un bozzetto.

bozzetto
Un bozzetto con un vostro outfit

Se avete voglia di lasciare un “regalo”, sono belli i biglietti matassina, con un filo arrotolato.

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Biglietto matassina

Il vostro è un blog al femminile, che racchiude un po’ tutti gli argomenti citati fino adesso? Benissimo allora puntate sui social media, per sottolineare la presenza su Facebook del vostro marchio. Design by MOO.

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Biglietto social adatto a tutti i blogger

 

Crediti: Pinterest; silent-partner; zazzle


Piastra a vapore: capelli lisci in 5 minuti

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Le piastre a vapore sono piastre per capelli diverse dalla tradizionali, in grado di rivoluzionare il concetto di messa in piega casalinga.
Si presentano come delle normali piastre, ma la particolarità è il serbatoio, più ingombrante nella versione professionale e ridotto in quella casalinga, che va riempito di acqua proprio come si farebbe per un ferro da stiro. Altra particolarità sono gli appositi prodotti usati prima del lisciaggio, una crema e un siero a base di keratina: questo ingrediente così particolare si attiva con il vapore e penetra in profondità nelle fibre, riparando e ristrutturando la chioma.
Inoltre il vapore ha la capacità di mantenere i capelli idratati, limitando i danni dovuti al calore, come ad esempio le tante odiate doppie punte, con risultati davvero sorprendenti e duraturi, anche a prova di umidità!

Ecco le 5 migliori piastre a vapore da utilizzare a casa:

La SteamPod 2.0 di L’Oréal Professionnel

SteamPod 2.0 di L’Oréal Professionnel

La SteamPod 2.0 è un piastra più leggera e maneggevole perché è più sottile e il rilascio di vapore è immediato, praticamente all’accensione della stessa. Non rovina i capelli, ma, al contrario, li rinforza, li fortifica, li rende più morbidi al tatto, più lucenti e lisci più a lungo, in soli 5 minuti.

Come funziona? Le lastre della piastra sono anodizzate e hanno un’altissima resistenza al calore, mentre il pettine removibile in dotazione, può essere usato per distribuire i capelli in uguale misura sulla superficie della piastra. Ci sono 4 temperature su cui impostarla, da 140°C a 210°C, in modo da scegliere quella più adatta alle necessità di diversi tipi di capelli.

 

Babyliss I-Pro 230 Steam

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Babyliss I-pro 230 Steam

Questo tipo di piastra è particolarmente indicata per stirare i capelli ricci e afro. A riscaldamento immediato con possibilità di regolare la temperatura da 170° a 230°, in più possiede elementi riscaldanti in ceramica e un serbatoio acqua da 8 ml; inoltre è dotata di pettine retrattile ed è a spegnimento automatico.

 

Carioliss K2 Classic

E’ una piastra professionale per capelli, con trattamento a infusione di vapore all’olio di Argan, che favorisce l’acquisizione di capelli lucidi e brillanti in pochi istanti, sprigionando i benefici principi attivi della sua formulazione sulla chioma.

Garantisce protezione costante, neutralizzazione del crespo, morbidezza e un liscio perfetto, grazie anche alle esclusive piastre “nero diamante” in ceramica che non aggrediscono i capelli, ma favoriscono un lissage flessibile e delicato, su tutti i tipi di capelli.

Hg Hair Steam Iron

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Hg Hair Steam Iron

E’ una piastra lisciante a vapore, una vera e propria generatrice di ioni, con elementi autoriscaldanti in ceramica che permettono di raggiungere una temperatura di 230°. Dotata inoltre di placche rivestite in ceramica e titanio, che non aggrediscono il capello e lo lisciano alla prima passata.

 

Remington Aqualisse Extrême S7202

Remington Aqualisse Extrême S7202

Questa piastra è stata progettata specificamente per l’uso su capelli bagnati, in modo da non dover utilizzare l’asciugacapelli prima della piastra. L’acqua infatti evapora attraverso gli appositi fori, garantendo la giusta idratazione dei capelli e la giusta quantità di umidità per una piega veloce e perfettamente liscia che dura più a lungo.

Fonti foto: Ellistuesday.com, LOrèal Professionnel, juliewordofbeauty, perfumepremium, babyliss, 

Se avessi avuto due papà

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Partiamo dal presupposto che non voglio fare comizi politici; da un po’ di tempo ormai scribacchio le mie domande sul mondo e qualche idea, credo, di me, si sia abbondantemente fatta.
Solo che con tutta questa lentezza per generare una legge e con tutta questa polemica approssimativa sulle famiglie alternative, beh, la mia mente naviga al galoppo.

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Nicoletta Ceccoli

Partiamo anche da un altro presupposto. Io una normale famiglia non l’ho mai avuta.
Da un punto di vista genitoriale sono sempre stata abbastanza borderline sia da figlia che da madre; Sono nata in una casa dove chiedevo un bicchiere d’acqua a una nonna, a un nonno e a una mamma, mai a un papà. Perchè lui non c’era e mai c’è stato. Fino a che sono stata alta meno di un metro e cinquanta, la mia genitrice era una tipetta anni ottanta con un vitino da sballo e single.

Sono cresciuta visitando chiese romane ogni domenica e guardando l’ispettore Derrik il martedì. L’unica figura maschile della mia infanzia era un gran signore medico chirurgo; papà non mio, ma della mia mamma. Di figure femminili invece in quantità industriale: mia nonna, zie naturali e putative, amiche vicine e lontane.

La mia infanzia è stata splendida.

Poi la tipetta anni ottanta si innamorò di un altro tipetto con quattro anni meno di lei, gli occhi verdi e una voce da tenore. Allora in meno di un anno accadde che ci fu un gran matrimonio e in meno di dieci anni circa sette fratelli. Ora sicuramente la mia vita era trasformata, se in senso positivo o negativo ancora non lo so. So solo che finalmente all’età di nove anni ho potuto chiamare qualcuno “papà”, che per voi magari sembra scontato e naturale, ma vi assicuro che così non lo è.

Lo cominciai a chiamare papà non perché mi mancasse quella parola nella mia vita, ma semplicemente perché avevo visto nei suoi occhi tutto l’amore che stava regalando a mia madre e che mai sarebbe finito. Lo cominciai a chiamare papà perché era famiglia, a prescindere da chi fosse, uomo o donna. Questo lo giuro.

La mia adolescenza è stata splendida.

Poi io un giorno ho deciso che mi dovevo innamorare e metter su la mia famiglia, l’ho fatto, la normalità neanche qui funzionava, per cui ora sono una felice mamma, il cui padre di sua figlia vive felicemente in una casa, l’uomo della mia vita in un’altra e io e Margherita in un’altra ancora.

La mia vita è splendida.

Non ho mai avuto un giorno in cui la normalità abbia preso il sopravvento, per destino? Per sfiga? Per fortuna direi, anzi dico io.

Perché se avessi avuto una famiglia tradizionale dal primo giorno, non avrei imparato cose fondamentali come la naturalezza dell’amore che non per forza deve essere con qualcuno di consanguineo. Ho imparato che si può assomigliare come una goccia d’acqua a un uomo che non ha il tuo stesso DNA, muoversi come lui, parlare come lui e affrontare la vita come lui e capire che il tuo bagaglio genetico forse è solo struttura, solo scienza, solo fuffa.

Dire che conta l’amore alcuni affermano sia solo bieco sofismo populista. Io non lo so. Vi giuro, perché a me tutto sta andando alla grande proprio grazie all’amore, che se mia madre si fosse abbassata a sposare il mio padre naturale sarebbe stata una donna distrutta per sempre, che se io fossi rimasta con il mio ex marito saremmo stati due persone sole e tristi, che se io o mia figlia avessimo vissuto una vita del genere saremmo cresciute noi sbagliate.

Comunque.

Siccome la vita mi ha dato una cosa che credo sia immensa, ovvero l’ironia, vi lascio con un elenco di ciò che si può fare se si crescesse con due papà. A conti fatti, con tutto rispetto per noi mamme, ci servirebbero un par di anni di vita esclusiva con due uomini.

1- Orari pasti discutibili

2- Assenza totale di bidet, complicità massima col box doccia

3- Valigia del guerriero, ovvero un beauty case per tre mesi e mezzo di mare

4- Arredo casa nerd, quando poi ti rivendi i tuoi per rimorchiare

5- Bicicletta in piedi di dietro tutti i giorni con birre in mano al conducente

6- Smalto, quello sconosciuto

7- Metallica per la festa del post Cresima

8- Pop corn per Natale a cena e le ufficiali dimissioni del Galateo

9- Diaspora di fumetti

10- Diaspora di calzini

11- Diaspora di scontrini con dietro numeri fondamentali per l’umanità

12- Colletto e camicette, quelli sconosciuti come sopra

13- Assenza di rossetto sui denti causa assenza di rossetto dalla mente

14- Un sapone per cinque anni per il tutto il corpo per tutti e tre

15- Preservativi, questi CONOSCIUTISSIMI

16- Bagno a mare dopo 12 secondi netti dal pranzo con effetti di assoluta beatitudine

17- Simpson al posto del catechismo

18- Protezione suprema dentro il lettone durante il temporale

19- Tappeti di Lego

20- Comunione biologica delle diversità

21- Divano, cane, succo di frutta, cartoni. L’essenza della domenica

22- Assenza totale del significato empirico della parola SALDI

23- Scomparsa del dosaggio mensile ormonale

24- Rimorchio sistematico delle prof in tutti i 20 anni di scuola

25- Percezione distrofica dell’accostamento dei colori sui vestiti

26- TOLLERANZA

Sarebbe facile e anche opportuno fare anche una lista con due mamme; ma in fondo, avendo vissuto come ho vissuto, le conseguenze basta guardarle su di me.

Su di me e su Raffaella Carrà.

 

I canali Youtube delle modelle

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Non si spengono mai i riflettori sulle modelle di oggi.
Anche quando si struccano e tornano a indossare sneakers e felpe oversize, le modelle rimangono icone per milioni di ragazze mostrandosi su Instagram, Facebook, Snapchat e Youtube.
Molte agenzie di modelle non richiedono più i composit per i casting, ma fanno le loro selezioni attraverso i profili Instagram delle ragazze e richiedono alle modelle di aprire canali social per far emergere la loro vera immagine.
Non solo manichini in posa, ma persone con caratteri e modi di fare diversi che vengono scelte per caratteristiche particolari e perché piacciono alla gente, fattori che vanno oltre la bellezza oggettiva.

I backstage sono tra gli eventi più seguiti su Snapchat, le foto rubate durante i fitting ricevono migliaia di like su Facebook e le smorfie su Instagram collezionano cuoricini.
Il mezzo per far emergere veramente la personalità di una modella è Youtube perché, oltre a mostrarne l’immagine, riesce a far esprimere una manequinn anche attraverso i gesti, la voce, il modo di fare.
Guardare un canale Youtube di una persona che parla di fronte a noi è un po’ come entrare nella stanza insieme a lei, diventarne amica e conoscerla per tutto quello che ci vuole raccontare.

Karlie Kloss

Karlie Kloss Youtube
Klossy. 420.000 iscritti

La più famosa modella youtuber è sicuramente Karlie Kloss, super model americana classe 1992, conosciuta anche per aver sfilato come angelo di Victoria’s secret.
Dall’alto del suo metro e 85, stacco di coscia chilometrico (come abbiamo potuto notare incontrandola in piazza Duomo qualche giorno fa durante la Fashion Week milanese), Karlie ha pensato di aprire nell’estate 2015 un canale Youtube nel quale mostrare al mondo la sua parte più vera.

Nel tubo la si vede spesso in cucina intenta a preparare dolci e a dare consigli su come gestire la casa e le varie incombenze.
Pur mostrandosi sempre bellissima, l’esperienza di Karlie con il suo canale ce la fa conoscere sotto una luce diversa, più reale e meno patinata: una ragazza dell’Illinois genuina ed estremamente simpatica, capace di essere lungimirante e di proiettarsi già verso una carriera con maggiori possibilità di sviluppo come potrebbe essere quella della conduttrice televisiva.

Il canale della Kloss è stato chiamato “Klossy”, un vezzeggiativo del suo cognome che per assonanza rimanda a glossy (lucido, brillante) e classy (di classe). Gli iscritti sono oltre 420.000

Kylie Jenner

Kylie Jenner Youtube
Kylie Jenner. 500.000 iscrizioni al canale in 3 mesi

Altra star prestata a Youtube è la minore delle sorelle Kardashian-Jenner, la 18enne Kylie.
Cresciuta all’interno di un reality (“A spasso con i Kardashian”), la sorella minore di Kim è modella e influencer e l’esorbitante numero di seguaci sui vari social fa sì che qualsiasi tipo di azienda cerchi una sponsorizzazione nel suo canale. Tutto quello che Kylie tocca si trasforma in oro.
La sua scelta di aprire un canale Youtube personale è probabilmente stata dettata da un interesse di tipo economico più che di intrattenimento.

Kylie, nonostante la giovanissima età, è infatti un’affermata imprenditrice di se stessa e proprio per le sue conoscenze e per il fatto di essere una tra le ragazze più popolari al mondo (54 milioni di followers) è stata capace di far sfruttare la situazione e la sua influenza per creare la linea di rossetti Kylie Kosmetics, sold out appena uscita.
Se si nomina Kylie – con buona pace di Kylie Minogue che ha cercato di difendere invano la sua leadership – ormai vengono in mente solo le labbra a canotto della Jenner che si mostra su Youtube a 525.000 iscritti al suo canale.
Per trovarla basta digitare il suo nome, il profilo è verificato.

Cassandra Bankson

Cassandra Bankson Youtube
Cassandra Bankson, una modella da 27 milioni di visualizzazioni

Quasi 6 anni fa Cassandra Bankson pubblicava uno dei video destinati ad avere milioni di visualizzazioni e la rendeva una tra le modelle più conosciute su Youtube.
Nel suo canale affronta soprattutto temi legati alla bellezza e lo fa sorridendo sempre e trasmettendo una fortissima carica di vitalità.

È lei la modella che più di tutte ha avuto il coraggio di mostrarsi con tutte le imperfezioni che nei servizi di moda e nei set fotografici vengono abilmente camuffate e ritoccate.
Il video sulla tecnica che usa per coprire brufoli e cicatrici dovute a una forte acne che la affligge da anni è stato visto più di 27 milioni di volte.
Il suo canale “Cassandra Bankson” conta 803.000 iscritti.

Ruth Crilly

Ruth Crilly Yutube
Ruth Crilly e i make-up tutorial per truccarsi come una modella

Ritiratasi dalle passerelle qualche anno fa, la modella inglese Ruth Crilly continua a posare per servizi fotografici e ha aperto un blog e un canale Youtube .
Ruth si pone come modella veterana, scrive recensioni e parla dei prodotti che testa in modo dettagliato e informativo.
I suoi video parlano di stile e di bellezza, offrono consigli e idee per make-up e aiutano chi vuole muovere i primi passi nel mondo della moda.
Il canale Youtube dove la si può vedere si chiama “Ruth Crilly – A model recommends” e conta 308.000 iscritti.

Amanda Steele

Amanda Steele Youtube
Da Youtuber a modella: Amanda Steele ce l’ha fatta

Percorso inverso invece per la Youtuber Amanda Steele che, proprio grazie al suo canale, è stata notata dalle agenzie di moda e ha firmato da pochissimo un contratto con la IMG models.
16 anni, californiana, Amanda ha la passione per i capelli e per rapidi cambi di look.

Come quasi tutte le adolescenti di oggi vive costantemente connessa ai vari social e Youtube lo vede come uno strumento per arrivare a un pubblico più ampio e far valere il suo punto di vista.
Su MakeupbyMandy24 troverete soprattutto video tutorial di trucco e idee outfit.
I 2 milioni 800.000 iscritti ne fanno una vera star di Youtube.

5 motivi per cui Erica merita la vittoria a Masterchef Italia 5

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Erica ha vinto la quinta edizione di Masterchef Italia, non senza uno strascico di polemiche sui social: c’è chi pensa che avrebbero dovuto eliminarla in ogni puntata, chi non la reputa degna di tale premio, chi avrebbe preferito altri concorrenti più capaci in finale, ma intanto il premio e il titolo se li è portati a casa lei, la mamma single. Noi vi diamo 5 motivi per cui, secondo noi, Erica Liverani merita la vittoria a Masterchef Italia 5!

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Erica ha vinto!

1. E’ genuina

E ne sono una dimostrazione i genitori: noi li abbiamo adorati non appena hanno fatto la loro comparsa davanti ai giudici di Masterchef. Ed Erica è proprio come loro, genuina e autentica.

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Erica con lo chef Cannavacciuolo

2. Il riscatto

Per lei Masterchef è stato il riscatto, dopo una vita difficile (ha una bimba e non si sa che fine abbia fatto il padre): è riuscita in un’impresa davvero molto grande e se lo merita.

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Erica in cucina

3. Semplicità

Non ha voluto strafare in finale come ha fatto Alida, ma ha puntato sulla semplicità delle preparazioni, sulla qualità degli ingredienti, osando anche un po’: capesante e mortadella è il nuovo must have a tavola!

4. Amore per la cucina

Non ce ne voglia Alida, che ha comunque un passato difficile alle spalle con un rapporto con il cibo difficile, ma lei quando cucina è troppo fredda. Volete mettere la passione, l’amore e il calore visti mentre cucinava Erica?

5. Imparare dai propri errori

Forse Erica è una delle concorrenti che più ha sbagliato a Masterchef Italia, con errori anche grossolani, ma ha sempre saputo correggersi e rialzarsi: la sua forza e la sua caparbietà sono lodevoli.

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Alida, Lorenzo ed Erica, i tre finalisti

Fonte foto: Masterchef

I gelati dai gusti più particolari d’Italia

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Il gelato, che passione. Con la bella stagione che si avvicina la voglia di gustare una bella coppetta o un cono gelato aumenta, ma se siete stanche dei soliti gusti, che ne dite di provare qualcosa di diverso? C’è una gelateria, che a ottobre 2015 ha ottenuto un importante riconoscimento a Golosaria, che a Lainate stupisce tutti non solo per la qualità degli ingredienti utilizzati, ma anche per la creatività dei proprietari, che propongono sempre nuovi gusti: a me è già venuta fame!

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Gelateria -16° di Lainate

La Gelateria -16° di Lainate, aperta da tre anni, è una vera e propria bottega del gelato: i prodotti sono di livello alto, le materie prime sono molto pregiate, non esistono semilavorati, ad eccezione della pasta nocciola e pasta pistacchio, non usato coloranti, conservanti, grassi idrogenati, aromi artificiali… Insomma, fanno il gelato come si faceva una volta latte, panna italiani freschi e di alta qualità, neutro come addensante naturale e il resto lo fa la natura con i suoi prodotti.

Sabrina Menozzi e Claudio Gorla, moglie e marito che hanno creduto in questo progetto, utilizzano solo Cioccolato Valrhona, Liquirizia Amarelli, Menta Pancalieri, Vaniglia dalla Francia, estratti naturali Flora di Pisa, Spezie, Nocciole Langhe IGP e Pistacchio Bronte (quando è disponibile), altrimenti siciliano certificato. I sorbetti sono di vera frutta, così come le granite, ma non manca la linea di semifreddi.

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La gelateria propone gusti classici…

La gelateria propone i gusti classici che non possono mancare, ma accanto a questi ne possiamo trovare di eccezionali e fuori dal comune:

– Torta Linzer

– Pastiera

– Arturo (menta variegata con toffee alla liquirizia fatta da me)

– Mou salata

– Mandarino Bergamotto e Zenzero

– Alice Guarda i gatti (rose edule in infusione una notte con pepe rosa e pepe di Sichuan)

– Mandorla anice e arancia

– Norberto (nocciola, caffè e cannella)

– Osvaldo (zabaione al cognac home made con caffè)

– Cantucci e vin santo

– Castagnaccio

– Caffè speziale (caffè, cioccolato e un mix complesso di spezie)

– Chai (un gelato al the nero con il masala del the chai indiano)

– Mele cotte

– Lo zio Vittorio (caramello e nocciola)

– Bacio al pistacchio

– Un fiore per B (creme brulee alla lavanda)

– Miele e rosmarino

– Ananas, lime e menta

– Mango mandarino e cannella

– Clementine e Cadamomo

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… e altri più particolari!

Che dite, lo facciamo un viaggetto a Lainate? E’ sempre il momento giusto per mangiare un gelato, vero? Gli artigiani del gelato li trovate su Facebook e a Lainate in Viale Rimembranze 14.

 

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