Da qualche giorno Facebook sembra invaso da stati che invitano a mettere mi piace agli appassionati della lettura e non solo, affinchè possano ricevere libri gratis da persone perlopiù sconosciute. Si tratta di #sharetheculture, la nuova iniziativa che sta diventando virale sul web. E’ una sorta di catena di Sant’Antonio che funziona così: inviare un libro a qualcuno per riceverne indietro trentasei, a patto che altre sei persone partecipino al progetto. Attraverso un semplice scambio di indirizzi, potrete ricevere via posta i libri.
Cultura su Facebook
La nota accattivante di #sharetheculture è che non potrete scegliere cosa vi capiterà di leggere. Lo scopo del gioco è proprio l’immersione della cultura nei meandri dei social media, cogliendone l’utilità per divulgarsi il più possibile. Il post che bisogna pubblicare sulla propria bacheca per unirsi al movimento recita:
Potete trovarvi ovunque nel mondo, più lontano arriviamo meglio è!
Indipendentemente dal motivo per cui partecipiamo, per amore della lettura o per curiosità, questa proposta di cui non si conosce ancora l’artefice, sta riscuotendo molto successo tra gli utenti di Facebook.
Dopo tantissimi messaggi di protesta da parte di mamme preoccupate, l’azienda ha deciso di rivedere la ricetta del famoso biscotto per bambini: niente più olio di palma nei biscotti Plasmon. L‘azienda ha annunciato la nuova lista degli ingredienti sul sito TiAbbiamoAscoltato.it.
E’ stato impiegato oltre un anno di ricerca e sviluppo per produrre lo stesso biscotto e con le stesse caratteristiche di principi nutrizionali, la friabilità, il gusto e la proprietà di sciogliersi facilmente in bocca. Plasmon si mette accanto alle mamme ascoltando le loro esigenze e per questo ha deciso di eliminare l’olio di palma, anche se sicuro e sostenibile.
Biscotti Plasmon
Ciò che è stato modificato nella ricetta è sostanzialmente la parte grassa della ricetta e al posto dell’olio di palma, d’ora in poi, troveremo tra gli ingredienti olio di girasole e olio d’oliva.
Indossare gli abiti è una cosa che facciamo ogni giorno e per questo dovremo iniziare a conoscere qualche trucco “del mestiere”, per evitare certi inconvenienti fastidiosi. Pensiamo agli spallini del reggiseno che calano, ai jeans troppo lunghi oppure alle scarpe scomode. Ecco dunque 10 suggerimenti che tutte noi dovremmo conoscere.
1)Infilare i pantaloni non skinny negli stivali
Forse molte di voi già lo sanno, ma per chi non lo sapesse, per stendere perfettamente un panatolone che non è attillato dentro allo stivale, possiamo usare un grosso calzino per stringerlo in fondo e tenerlo fermo.
Pantaloni dentro allo stivale
3)Magliette che scivolano sulle spalle, lasciando in vista le spalline del reggiseno
Scommettiamo che vi sarà capitato spesso, magari in estate con delle magliette molto scollate. Per evitare questo inconveniente, potete cucire una piccola striscia di tessuto dentro la maglia con dei bottoncini a pressione, che fisserete alla spallina del reggiseno.
Coprire la spallina del reggiseno
3)Quando la zip dei pantaloni tende ad aprirsi
Quando un jeans è molto stretto, può capitare che la zip cali in basso, aprendosi. Per risolvere queto problema, sfruttate il gancio di un portachiavi come si vede nella foto.
Zip
4)Camicia sotto il golf
Se vi piace combinare questi due capi di abbigliamento, potete adottare un bel trucchetto per evitare che la camicia sotto al maglioncino risalga: mettete una canottiera a contrasto per matenere fermo il tessuto.
Maglioncino e camicia
5)La collana adatta su una maglia troppo semplice
L’abbinamento dei gioiellicon lascollaturafasicuramentela differenza, specialmente se la maglietta è troppo semplice. La scelta dellacollanadovrebbecompletare il vostrovestito seguendo le forme.
Collana e scollatura
6)Sistemare una cintura quando è troppo lunga
La cintura è un accessorio che aggiunge carattere al nostro vestito. Ecco diversi modi per legare una cintura.
Uno studio della Ohio State University ha scoperto che una perdita di memoria breve può essere collegata a una condizione di stress cronico. Il risultato potrebbe avere conseguenze importanti per aiutare le persone che vivono condizioni di stress prolungato, e anche grave come le vittime del bullismo e i reduci di guerra con sindrome da stress post traumatico.
Lo studio sui topi
Gli scienziati hanno studiato il comportamento dei topi. Inizialmente tutte le cavie sono state addestrate a trovare la via d’uscita da un labirinto. Alcune di queste cavie sono state poi messe ripetutamente a contatto con un topo molto più grande e aggressivo, in modo da esporre gli altri topi a una sconfitta sociale ripetuta, che riproduce abbastanza bene lo stress psico-sociale provato dagli esseri umani.
Memoria e stress
I ricercatori hanno osservato che quando dovevano cimentarsi nuovamente con il labirinto, i topi stressati avevano molta più difficoltà a ricordare la via di uscita dal labirinto rispetto ai topi non esposti alla situazione di stress cronico.
Inoltre, gli autori hanno anche studiato le trasformazioni che emergevano nel cervello dei topi stressati. In questo modo hanno scoperto un evidente stato d’infiammazione, innescato dal sistema immunitario, in risposta alla situazione di stress.
Gli effetti dello stress sui topi si sono rivelati duraturi. Oltre ai problemi di memoria, gli animali hanno mostrato un chiaro segno di depressione, fino a quattro settimane dopo la cessazione delle condizioni di stress.
Il futuro
Questo studio fa pensare a possibili interventi terapeutici nel caso di stress negli esseri umani ed identificare bersagli che permettano di trattare i disturbi causati dallo stress per via farmacologica.
Spesso, a noi donne capita di pronunciare la parola scusa, quasi in modo automatico. Questa tendenza a essere dispiaciute in varie situazioni, più degli uomini, dipende dal fatto che pensiamo sempre di aver sbagliato qualcosa. In realtà, quest’atteggiamento porta a deprimere la nostra personalità con un eccesso di “cortesia” ingiustificata. Ecco perchè, invece, dovreste smettere di scusarvi ogni volta.
1. Quando si esce o si entra in un ascensore molto pieno, in metropolitana, in un bagno pubblico o nello spogliatoio
E’ inutile scusarsi in questi casi. Di cosa siete dispiaciute esattamente? Basta entrare o uscire con delicatezza, sorridendo o ringraziando.
Imbarazzo in ascensore
2. Quando si ha una richiesta da fare
Se avete bisogno di un consiglio, un riscontro o se volete fare una domanda, evitate di dire “mi dispiace disturbarla”. Basta chiedere “Ho una domanda da farle, ha qualche minuto questo pomeriggio?”. E così avete risolto.
3. Durante le pause
Quando dobbiamo elaborare un pensiero, abbiamo bisogno di prenderci anche delle pausa durante il discorso. Questo è normale e accettabile. Non dobbiamo quindi riempire una pausa con il solito “scusa” o “scusatemi”. Per chi ti ascolta il risultato non cambia.
Scusarsi durante le pause
4. Quando non sei subito disponibile
Non importa scusarvi se non avete risposto immediatamente ad una e-mail, un messaggio o a una chiamata. Le persone devono anche abituarsi ad attendere e capire che voi non siete sempre e subito pronte per loro.
5. Quando vuoi richiedere una cosa che ti meriti
Quando si chiede un aumento di stipendio, ad sempio, il più grande errore che le persone possono fare è dire: “mi dispiace che sto per richiedere questo “. Ma di cosa sei dispiaciuta? Per il fatto che stai lavorando bene e tanto? E’ assolutamente controproducente e, anzi, crea l’effetto contrario, di sminuire la vostra posizione.
Tra pochi giorni è la Festa della Donna e sicuramente starete già pensando a quale pensierino fare alle vostre amiche. Mi raccomando di non trascurare il pachetto! Quest’ultimo infatti è parte del regalo e dovrà essere delizioso. Potete per esempio decorare una scatolina con un fiocco decorativo. Nel video vediamo come crarne uno perfetto, con l’aiuto di una forchetta.
Il cartone animato di Alice nel Paese delle Meraviglie ha ispirato la creazione di una collezione di scarpe molto particolare. Décolleté con il tacco a forma di Alice, ballerine con lo Stregatto e tanti dettagli e colori vivaci che rappresentano alla perfezione il mondo fantastico di Alice. Le scarpe sono acquistabili on line qui. Vediamole.
Dormire con i capelli legati può rivoluzionare la vostra piega al mattino seguente. La beauty editor di She Finds, Rachel Gulmi, ha dormito con i capelli raccolti in uno chignon morbido, proprio come faceva quando frequentava la scuola media. L’obiettivo è stato quello di riuscire a svegliarsi con i ricci morbidi e naturali e per arrivare a ciò ha provato a dormire con i capelli in tutti i modi: dallo sciolto e umido, alla coda zuppa.
Capelli mossi dormendo
Finché non ha sperimentato la tecnica dello chignon inumidito e legato in una sola asola morbida. Con i capelli raccolti in uno chignon molle, la chioma non si increspa e garantisce decisamente più volume al mattino, con onde belle e naturali.
Lo so, lo so, lo so, l’amatriciana vegana non si può sentire, già mi immagino le critiche: “la vera amatriciana prevede guanciale e pecorino!” ecc..
Allora passatemi il termine amatriciana-vegana anche tutto attaccato così non sembrerà la vera pasta all’amatriciana, anche perché qui di prodotti di origine animale non ce ne sono!
Cosa ci serve per preparare questa ricetta e per ottenere un sapore deciso, accattivante pur non utilizzando gli stessi ingredienti?
Seitan, pomodoro e una spezia che renderà questo primo piatto decisamente gustoso!
Spaghetti all’amatriciana vegana con seitan alla piastra
Tempo di preparazione:
15 minuti
Tempo di cottura:
12 minuti
Dosi per:
4 persone
Occorrente:
Un mixer, una pentola antiaderente ed una pentola per cuocere la pasta
Ingredienti:
250 gr di seitan alla piastra
300 gr pomodori o di polpa di pomodoro
4 cucchiai di lievito secco in scaglie
peperoncino q.b.
1 pizzico di paprika affumicata
4 cucchiai di olio evo
sale q.b.
Sugo all’amatriciana vegan
Procedimento:
Questa ricetta è ancora più veloce dell’originale: infatti dobbiamo attendere il tempo di ebollizione dell’acqua e cottura della pasta, nel frattempo prepariamo il sugo utilizzando dei pomodori freschi che andranno sbollentati e privati di buccia e semi oppure se non li avete in frigorifero, perché non sono di stagione, optate per della polpa di pomodoro.
Il seitan alla piastra andrà frullato grossolanamente e fatto cuocere con il pomodoro per 10 minuti con un paio di cucchiai di olio.
Aggiungete un pezzetto di peperoncino fresco più o meno grande a seconda dei vostri gusti.
Salate il sugo nella giusta misura perché a differenza della ricetta originale i nostri ingredienti non saranno saporiti come pecorino e guanciale e il piatto finito non deve risultare sciapo!
Per dare un tocco di affumicato vi consiglio di aggiungere anche della paprika affumicata, poca per non snaturare il sapore degli spaghetti.
Una volta pronta la pasta scolatela al dente e fatela saltare con il sugo, impiattate e spolverate con un cucchiaio raso di lievito alimentare su ogni porzione, ultimo giro di olio evo a crudo e buon appetito!
Avete mai sentito parlare della pizza ai quattro latti? E’ una particolare ricetta ideata da Gino Sorbillo per la Prova del Cuoco e che è nata dalla collaborazione con Sogni di Latte e Scatti di Gusto: presentata nel programma di cucina di Antonella Clerici, si tratta di una ricetta molto particolare, perché a differenza della pizza ai quattro formaggi, in questo caso si usano prodotti caseari fatti con quattro tipologie di latte diverse. Ricotta di capra fresca, gorgonzola di latte di bufala più il pomodoro sulla base della pizza, cuocete per 10 minuti e poi aggiungete pecorino Romano grattugiato e burrata pugliese di latte di mucca e panna: vi immaginate che bontà?
Quando entriamo in un negozio, per fare shopping o per fare la spesa, spesso ci dimentichiamo di avere di fronte una persona come noi e ci trasformiamo nei clienti più odiosi e insopportabili che si possano immaginare. Magari non lo facciamo apposta, ma ci sono delle domande e delle richieste che magari rivolgiamo alla commessa o al commesso che sono al limite dell’assurdo. Cose che se ci venissero chieste a noi al lavoro, ci farebbero infuriare… e non poco. Ecco 5 cose da non chiedere. Mai!
Anche se lo chiedi gentilmente non posso fare eccezioni!
1. No, non sono felice di aiutarti 2 minuti prima della chiusura
Chiunque di noi, qualunque lavoro faccia, non vorrebbe ritrovarsi a ridosso della fine dell’orario lavorativo a dover fare i conti con una nuova cosa da portare a termine: se i negozi chiudono alle 20, non andate alle 19.50 o, se proprio non potete fare a meno, andateci con le idee già ben chiare su quello che volete. Tutti hanno diritto di andare a riposarsi a casa quando è ora!
2. Non mettete in disordine i vestiti
Sia quelli impilati ordinatamente sugli scaffali o negli appendini, sia quelli già piegati e sistemati fuori dai camerini, che magari ci sono volute ore per sistemare per modello, colore e taglia. Chiedete, piuttosto, non sgarfate dappertutto!
3. Non minacciate di andare a comprare da un’altra parte lo stesso prodotto
A parte che è un po’ da maleducati minacciare, soprattutto quando siamo “in casa” d’altri: se non siete soddisfatti, nessuno vi obbliga a comprare lì o sbaglio…
4. Non si possono fare eccezione, anche se lo si chiede educatamente
Non importa quanto educati e carini siate, se le regole di acquisto sono quelle, non è che possono fare un’eccezione per voi. Anche perché sennò poi devono farla anche per tutti gli altri clienti che lo chiedono: vi immaginate il caos?
5. Non si condividono gli sconti per i dipendenti
Ma davvero qualcuno lo chiede? Lo sconto per i dipendenti, lo dice il nome stesso, è per i dipendenti: a meno che non vi abbiano appena assunto, pagate a prezzo pieno senza tante storie.
Che belli gli origami: realizzare con la carta splendide figure, colorate e non, può essere un ottimo passatempo, per poter creare tantissime decorazioni o idee regalo fai da te che si ispirano a questa antica e nobile arte che ci arriva dal Giappone. Se vi sembra impossibile poter realizzare quelle splendide figure di carta, vi ricrederete quando vedrete i video tutorial che vi proponiamo qui sotto, perfetti anche per chi è alle prime armi. Mi raccomando, usate sempre la carta apposita e armatevi di tanta pazienza!
Una rosa-origami!
Coniglietto origami
Ideale per celebrare la Pasqua o anche come idea regalo per i nostri bambini: è simpatico e carinissimo!
Rane saltellanti
Pensate che bello giocare con queste belle ranocchie saltellanti: quanti scherzi divertenti possiamo organizzare!
Gru origami
Ecco un altro animale che possiamo realizzare con la tecnica degli origami: una gru fa subito Oriente!
Busta origami
Per contenere le vostre lettere più preziose, che ne dite di realizzare una bella busta con questa tecnica?
Anello origami
Non sarà un anello di diamanti, ma è pur sempre qualcosa, no?
Le labbra dicono molto del nostro stato di salute: se di solito appaiono di un bel rosso o di un romantico rosa, dobbiamo cominciare a preoccuparci se cambiano colore, ma anche se cambiano di forma o se appaiono in modo strano rispetto al solito. Meglio conoscere bene le proprie labbra, non solo per truccarle al meglio, ma anche perché ci possono dire molto sul nostro stato di salute. Ecco 8 segnali da non sottovalutare.
I segnali che le labbra ci mandano…
1. Labbra gonfie
Se le labbra sono gonfie e sembrano quelle di Belen Rodriguez, non sempre è un bene: se non abbiamo subito dei traumi alla bocca, forse soffriamo di allergia a un alimento o una sostanza, ma possiamo anche soffrire di un’infezione. Anche il morbo di Crohn causa gonfiore alle labbra.
2. Herpes labiale
Herpes labiale
L’herpes è davvero sgradevole, ma è un segnale da non sottovalutare: vuol dire che le nostre difese immunitarie si sono abbassate o che attraversiamo un periodo di affaticamente, visto che il virus si riattiva in queste condizioni. Anche la luce solare e il ciclo possono far riemergere il virus.
3. Labbra sensibili al tatto
Se passando la mano, sentite un fastidio, potrebbe essere un problema provocato dai vostri trucchi o dal dentifricio. Anche le scottature lievi possono essere una causa.
4. Screpolature intorno alla bocca
Le screpolature possono essere dolorose e sono di solito provocate da carenze di ferro, di vitamine del gruppo B, di zinco, ma anche troppe vitamine, assunte magari con integratori non bilanciati, possono causare questo disturbo, che è anche sintomo di diabete.
5. Secchezza delle labbra
Le labbra secche possono essere provocate dall’esposizione al sole, al vento, al freddo, ma possono anche essere causate da un’allergia ad alcune sostanze presenti in dentifrici e cosmetici. Senza dimenticare che anche chi non beve abbastanza acqua può soffrirne.
6. Labbra sbiadite
Se le labbra appaiono sbiadite o hanno un colore diverso dal solito, sono diverse le cause: se sono blu, ci può essere anemia o carenza di ossigeno nel sangue; se sono marroni o nere le cause possono essere una lunga esposizione al sole o la presenza di malattie sistemiche; alcuni farmaci possono causare iperpigmentazione o scolorimento della pelle, così come il fumo di sigaretta e l’abuso di alcol.
7. Labbra pallide
Se le labbra sono pallide ci potrebbero essere dei problemi di ossigenazione e potrebbero esserci disturbi legati al cuore e ai polmoni. Anche la tiroide potrebbe essere colpevole.
8. Labbra con aura rossa
Se avete un anello rosso intorno alla bocca, allora soffrite di allergie alimentari, ad esempio a grano, latte, soia. Anche l’acido benzoico contenuto nelle bevande frizznati può provocarlo. Si trova anche nei dentifrici!
Una bella invenzione per dimenticate il fastidioso momento della spalmatura del burro e tutto ciò che comporta – mani imburrate, fette biscottate frantumate, fette di toast rivoltate per terra. Si tratta del burro spray.
L’oggetto si chiama The biēm Butter Sprayer, ideato da Doug Foreman, americano di Austin, Texas, e presentato sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter.
Burro Spry
Lo spruzzatore è dotato di un ugello che non si intasa – e ancora in attesa di brevetto – ed è alimentato da una batteria ricaricabile e può essere tenuto anche in frigorifero. Può essere inoltre utilizzato con olio da cucina e il suo prezzo base è di 99 dollari. Prima spedizione prevista per settembre 2016.
Burro sui pop corn
Con una base già ampia di 695 sostenitori – e oltre 85mila dollari raggiunti su un obiettivo finale di 42mila – fino a domenica 3 aprile sarà possibile finanziare il progetto.
E’ stato pubblicato il primo trailer di Loving Vincent, film interamente dedicato alla vita di Vincent Van Gogh. Per fare questo lungometraggio, sono state realizzate 12 pitture a olio al secondo, creati da oltre 100 pittori. Gli stili dei dipinti sono ispirati a quelli del celebre pittore. Il film è attualmente in lavorazione a Danzica, in Polonia. Vediamo il video del trailer, dove la pittura di Vincent Van Gogh prende vita.
Non c’è niente di peggio che mangiare a colazione ed avere fame qualche ora più tardi. Certamente gli spuntini possono essere utili, ma quando si lavora il tempo non c’è e la fame aumenta a dismisura. E’ fondamentale quindi fare una bella colazione abbondante con gli alimenti che ci consentiranno di resistere fino al pranzo. Vediamo quali sono.
Le uova
Le uova sono ricche di proteine e possono aiutare a controllare l’appetito. Anche uno studio del Journal of Obesity ha scoperto che le persone che mangiavano due uova a colazione si sentivano sazie, consumando meno cibo a pranzo.
Le uova
Fiocchi d’avena
Mangiare a colazione carboidrati complessi può aiutare a raggiungere la sazietà. La farina d’avena è ad alto contenuto di due tipi di fibre, solubili e insolubili, insieme a una bella quantità di proteine.
Fiocchi d’avena
Avocado
I grassi sani e le fibre contenute in un avocado aumentano la sazietà. In particolare i grassi monoinsaturi aumentano l’assorbimento del vostro corpo di vitamine liposolubili A, D, E e K.
Avocado
Banane
Questo frutto è una grande fonte di carboidrati sani che rapidamente vengono assorbiti dal nostro cervello, ottenendo l’energia di cui ha bisogno per la giornata. Fonte di proteine, la banana si può mangiare con una manciata di noci o uno yogurt.
Banana
Pane integrale con i cereali
Abbinato ad una proteinacome uovao un avocado, il pane integrale con la sua fibra contribuisce a renderci più piene.
Le scale non servono solo per salire, ma possono essere sfruttate in modo creativo per farne usi diversi. Possono dunque diventare scaffali, quadri o mensole. Vediamo 8 idee da cui prendere spunto.
La dieta Detox è un regime alimentare disintossicante che prevede l’assunzione di alimenti in grado di favorire l’eliminazione delle tossine accumulate dal nostro corpo, rendendolo più energico e purificato.
Frutta, verdura e cereali integrali sono i principali componenti di questo tipo di dieta, tanto di moda in questo periodo tra le star di Hollywood e non solo. Disintossicarsi dopo un periodo di cattiva alimentazione (magari dopo un viaggio, le feste o qualche sgarro di troppo) è senza dubbio una buona idea, ma se dovete perdere peso è necessario farsi seguire da un medico nutrizionista per evitare carenze alimentari.
Se però volete migliorare la vostra alimentazione introducendo nuovi alimenti dall’alto potere nutritivo, qui sotto trovate 3 colazioni ad alto potere nutritivo, ricche di vitamine e acidi grassi e (dettaglio non indifferente) molto sazianti.
Credits Pinterest
Nutrire il nostro corpo dalle prime ore della giornata in modo sano ed equilibrato è fondamentale e iniziare la giornata con un bicchiere di acqua tiepida con del limone prepara il nostro organismo a ricevere tutte le sostanze buone che verranno introdotte durante la giornata.
Oltre al limone potete aggiungere zenzero, cannella o miele, da consumare appena sveglia almeno 20/30 minuti prima di fare colazione.
1- Semi di chia
Credits Pinterest
I semi di chia sono una vera bomba energetica: ricchi di vitamine, calcio e omega 3 e sono l’ingrediente principale del Chia seed pudding, un budino senza cottura da abbinare a frutta fresca o secca. Prepararlo è molto semplice e le varianti infinite: pesca e mango, noci e miele, fragole e more oppure sciroppo d’agave e mirtilli.
2- Smoothie
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Un classico delle diete disintossicanti è senza dubbio lo smoothie, un frullato di frutta e verdura che, a seconda degli ingredienti utilizzati, può avere diverse funzioni, Spinaci, banana e kiwi per un pieno di ferro e vitamina C, frutti di bosco e latte di mandorle per un effetto antiossidante, avocado e banana per fare il pieno di energia e non arrivare a pranzo con il classico buco nello stomaco.
Credits Pinterest
Gli smoothie non sono solo da bere, ma possono essere consumati con frutta in pezzi, muesli o granola per una colazione più ricca e completa. Le smoothie bowl sono anche un’ottima idea per far mangiare frutta e verdura ai più piccoli, che non potranno resistere ai colori sgargianti e al gusto naturalmente dolce della frutta.
3- Toast
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Per chi non vuole rinunciare al carboidrato serio e sostanzioso, i toast sono la soluzione.
Sia nella versione dolce con ricotta, miele, frutta fresca e secca, piuttosto che il tanto amato avocado toast, magari con un po’ di salmone affumicato e zucchine per gli amanti della colazione salata.
In cucina c’è sempre bisogno di spazi, ma forse è meglio dire che ogni casa deve essere organizzata al meglio dato che oggigiorno la tendenza è di vivere in ambienti molto piccoli dei quali bisogna sfruttare ogni angolo.
La cucina poi è il centro di tutto, il cuore, il focolare domestico, la maggior parte del tempo speso tra le mura domestiche viene trascorso proprio in questa stanza e questo fa capire come è fondamentale che sia ben organizzata con una dispensa che rispetti i principi fondamentali di ordine, igiene e praticità.
Come NON conservare i cibi
Tutte vorremmo una stanza intera da dedicare alle provviste, ma sono rari i casi che soddisfano questa fantasia. In genere abbiamo un solo armadio, a volte anche solo pochi cassetti. Da questo è facile dedurre che l’ordine e l’organizzazione sono fondamentali per l’ottimizzazione degli spazi.
1- Ogni cosa deve avere il suo posto
Ogni cosa ha un posto!
Il concetto risulterà astruso a ognuno dei vostri mariti, non vi preoccupate: l’ordine casalingo è una materia non insegnata nelle scuole maschili neanche se avete di fronte ingegneri abituati ad avere ordine in ogni tassello della loro esistenza, entrati in casa muteranno geneticamente e tenderanno a rimettere sottosopra tutto, anche in cucina!
Eliminiamo gli uomini dal momento in cui svuotiamo le borse della spesa e mandiamoli a giocare alla Playstation, è l’unico momento in cui lo potete consentire senza problemi.
Supponiamo di avere una credenza con due ante e quattro ripiani ciascuna, è all’incirca lo spazio medio a disposizione di ogni donna.
Partiamo dal ripiano più basso: qui andrete a sistemare le provviste pesanti. Mettete quindi in basso pacchi di farina, di zucchero, di sale, scatole varie, bottiglie di olio, acqua vino, birra.
Ad altezza mani vanno messe le cose di uso quotidiano, quelle che dobbiamo afferrare più di frequente: tutto ciò che riguarda la colazione, pacchi aperti di zucchero, caffè, sale, crackers, pasta.
I ripiani più alti possono essere usati per teglie, pentole e attrezzature non di uso frequente e un altro per la dispensa lungo termine, quindi per scorte di pasta, biscotti, piatti e bicchieri di carta, scorte di tovaglioli e via dicendo.
Trovate un angolo, sempre a portata di mano, per concentrare le spezie (anche queste in barattolini sigillati) e i condimenti (olio, aceto e vari)
2- Difendiamo il cibo dalle tarme
Il vetro è un ottimo anti-tarme
Quelle farfalline che ci compaiono quando apriamo la credenza non significa che arriva la bella stagione, ma che il nostro cibo è in pericolo! Le confezioni di cartone o anche plastica, nonostante siano chiuse non aiutano a proteggere il cibo, soprattutto farine, riso e pasta.
Se volete stare sicure l’unica via è l’utilizzo di vetro o plastica dura, confezioni naturalmente chiuse ermeticamente.
3- Pulizia frequente
Dobbiamo prendere questa abitudine: una volta al mese svuotare tutto e pulire a fondo. Il modo migliore per disinfettare è del tutto naturale ed è assolutamente low cost: acqua calda e aceto di vino! Pulizia veloce e senza paura di lasciare agenti chimici a contatto con il cibo.
4- I cibi nuovi separati da quelli vecchi
Quando tornate dalla spesa e dovete sistemare tutto abbiate sempre cura di mettere i cibi nuovi dietro quelli vecchi o finirete solo per sprecare cibo.
5- Aumentate lo spazio con delle mensole
Con una mensola trovate lo spazio per le spezie
Se la dispensa non è particolarmente ampia, le mensole sono la giusta soluzione low cost anche carina da vedere.
Se ne trovano in commercio di particolari e colorate dove potete appoggiare barattoli ben sigillati, magari con bei coperchi colorati e la cucina può prendere anche una nuova vita.
6- Aumentare lo spazio con i divisori
Li ho usati anche io e sono riuscita a creare due ripiani dove ne esisteva uno solo. Alcuni mobili hanno ripiani particolarmente alti difficilmente sfruttabili appieno. Senza dover bucare e creare un ripiano in legno rischiando di rovinare tutto, in alcuni negozi, io li ho presi all’Ikea, si trovano dei ripiani quadrati o rettangolari da sfruttare per creare spazio ulteriore. Invece di incolonnare piatti piani e fondi uno sopra l’altro facendo fatica per prendere quelli che si trovano sotto con questo ripiano potete tranquillamente dividere il tutto, oppure mettere sopra spezie e sotto altre confezioni. Un’altra soluzione ideale per piccoli spazi.
7- L’indispensabile lavagnetta
Anche una lavagna può fare arredamento
E’ l’accessorio indispensabile di ogni dispensa. Scegliete la lavagna che fa per voi e appendetela fuori dalla dispensa. Vi potete annotare tutto ciò che finisce, per non dimenticarlo la prossima volta che andrete a fare la spesa.
E voi come organizzate la vostra dispensa? Avete qualche consiglio da condividere con noi?
Una delle ricette più amate in terra anglosassone è sicuramente la jack potatoes o baked potatoes: la classica patata arrostita che potete trovare in tutti i pub inglesi.
In realtà questo piatto è molto di una semplice patata e vanta centinaia di versioni e di sapori.
Se volete una jack potato perfetta, non basta mettere la patata nel microonde per 5 minuti, ma dovete dedicare almeno un’ora e mezza del vostro tempo a questo piatto unico.
Qui di seguito vi suggerirò anche diverse varianti: la jack potatoes, infatti, se non avete fretta, è un’ottima cena svuota frigo, basta tenere in casa sempre qualche patata di qualità e un qualche formaggio saporito.
Jack potatoes con la crosta croccante
Dosi:
per 4 persone
Tempo di preparazione:
5 minuti
Tempo di cottura:
90 minuti
Che cosa ti occorre:
un tagliere, una teglia, carta da forno, un coltello
Ingredienti:
4 patate grandi (da circa 200/250 gr ciascuna)
olio extravergine d’oliva
15 gr di burro
formaggio filante a scelta
erba cipollina
sale e pepe q.b.
La ricetta per fare una jack potato perfetta
Procedimento:
Per prima cosa lavate le patate sotto l’acqua a corrente e asciugatele con cura.
Mettetele sopra una teglia rivestita di carta da forno, mettete una goccia di olio e spalmatelo su tutta la superficie della patata
Infornate a forno già caldo per 25 minuti a 200 °C (ventilato) o 220 °C (statico).
Abbassare poi il forno a 170 °C (o 190 se usate lo statico) e cuocere per un altra ora.
Finita la cottura, tirate fuori le patate, incidete una croce profonda sopra la parte superiore, poi aprite delicatamente la pelle in modo da creare un apertura.
Condite un po’ di pepe, sale e un pò di burro, quindi riempite con formaggio filante.
Infine mettete po’ di erba cipollina tritata.
Infornate 5 minuti con la funzione grill e servite.
VERSIONE CON IL BACON
Un’altra gustosa variante è quella con il bacon: tagliatelo a striscioline e condite le patate farcendole prima con del buon cheddar, infine con il bacon.
Durante la cottura grill il bacon si arrostirà regalando un sapore ancora più deciso alla vostra jack potato!
Patate,formaggio, burro e erba cipollina: ecco la ricetta della jack potato