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Chi sono i peggiori utenti di Whatsapp

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Chi ha fatto davvero fortuna nel business delle app negli ultimi cinque anni deve sicuramente dire grazie alle app di chat istantanea, Whatapp per prima. Questa è talmente presente nella nostra vita che ormai per distinguere i vari tipi di persone con cui abbiamo a che fare, invece di identificarli con un classico aggettivo, li cataloghiamo in base al loro modo di messaggiare su Whatsapp.
Siamo certe che in questa nostra lista vi nascondete voi e le vostre nemesi!

Quelli che usano troppe emoticon

Ci sono due tipi di persone che abusano delle emoji: chi ne usa semplicemente troppe (due cuoricini sono sufficienti, venti sono un po’ esagerati) e altri che le utilizzano per creare vere e proprie frasi di senso compiuto: queste persone hanno portato la comunicazione su un nuovo livello,  rendendo le nostre chat simili a dei rebus, roba che ci fa rimpiangere la settimana enigmistica. Nuova frontiera linguistica o pigrizia?

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Sul serio, troppe.

Quelli che usano troppi punti esclamativi

Vi ricordate quando la maestra alle elementari vi faceva leggere ad alta voce e vi diceva di mettere enfasi sulle frasi che finivano con il punto esclamativo? Il punto esclamativo serve a appunto a quello. Ma se lo mettete alla fine di ogni frase, tipo “Oggi vado a fare la spesa!”, ha poco senso e soprattutto vi fa sembrare irritantemente positivi.

Quelli che non usano la punteggiatura

Ora, non dobbiamo scrivere un saggio, ce ne rendiamo conto, ma un minimo di punteggiatura, un punto, un virgola, ogni tanto possiamo metterlo, no? I messaggi scritti tutti in minuscolo senza la punteggiatura sono un incubo da leggere, specialmente quando in mezzo ci sono delle domande… ovviamente senza punto interrogativo.

Quelli che scrivono sempre in maiuscolo

Questa è una delle regole basi del galateo della chat da sempre. Chattare in maiuscolo è forse uno dei crimini contro la comunità tecnologica più grave che esista: se ricevete un messaggio così e non ve la sentite di rispondere siete autorizzate a non farlo.

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Anche le chat hanno il loro galateo

Quelli che scrivono 15 messaggi in 3 secondi

Ognuna di noi ha una reattività motoria differente, dipende dai nostri neurotrasmettitori, dai muscoli, dalla coordinazione, ma sul pianeta esistono persone capaci di scrivere ininterrottamente a una velocità sconvolgente. Ancora oggi la scienza non ha scoperto il segreto di questi super umani, ma confidiamo che prima o poi la verità venga a galla.

Quelli che “sta scrivendo…”

Li aspettavate, lo sappiamo. Tutte, e ripetiamo tutte, abbiamo almeno un contatto che per scrivere un semplice messaggio ci mette anni: interminabili minuti passati a fissare lo schermo e quella maledetta scritta che ci suggerisce che la persona dall’altra parte sta rispondendo. La cosa che sconvolge di più? Due minuti di sta scrivendo… per poi ricevere un messaggio tipo “Va bene, a dopo. Ciao!” Ma che cos…?

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Sta scrivendo…

Quelli che non rispondono

Anche qui abbiamo un grande classico da ulcera allo stomaco. Messaggio spedito, messaggio visualizzato, ultimo accesso dopo aver visualizzato il messaggio e dopo il nulla. Ora, capiamo ci siano momenti in cui non si può sempre rispondere a un messaggio, ma se hai avuto tempo di entrare sulla chat per leggerlo perché non scrivere almeno “ti rispondo appena posso”? Ragazzi, che problemi avete?

Quelli che lottano con il correttore automatico

Ognuno deve ammettere i propri peccati e chi sta scrivendo questo articolo confessa il suo: ho seri problemi con il correttore automatico. Questa particolare categoria di messaggiatori non riesce ad accettare il fatto che nella fretta di scrivere un messaggio il cellulare possa fare di testa sua e scrivere una stupidata: videro invece di video, suo invece di sto e così via. Il problema? Quella serie infinita di messaggi successivi al principale con asterisco, perché nessuno si piegherà mai di fronte al correttore automatico (certo, potremmo anche disattivarlo, ma poi chi corregge gli errori grammaticali che facciamo?)

Quelli che i messaggi vocali

L’introduzione dei messaggi vocali è stata una bella idea, lo ammettiamo: se hai le mani impegnate o sei di fretta un messaggio vocale è perfetto (capito persone che non rispondono? Oh, potete anche rispondere così!). Ovviamente nel giro di poco quella che doveva essere una bella idea è degenerata miseramente, intasando Whatsapp di messaggi vocali inutili: “non posso ascoltare il messaggio, sono al lavoro. Mi scriveresti in chat?”. Risposta: messaggio vocale 00:03.

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Non abusate dei messaggi vocali

Quelli che aprono gruppi in continuazione

Uno o due gruppi ci stanno: amici, famiglia, lavoro, classe del liceo sono tutti gruppi accettabili e che hanno una loro utilità (da ex capoclasse ripenso sempre a quanto sarebbe stato facile organizzare le interrogazioni programmate con una chat Whatsapp a disposizione, ndr), ma iniziare un gruppo per tutto no. Qual è stato il gruppo più assurdo a cui vi hanno invitato?

Quelli che scrivono poemi

Eravamo combattute: potevamo inserire quelli che scrivono messaggi lunghissimi, oppure quelli che scrivono tutto con la K. Alla fine abbiamo optato per la prima categoria, perché i primi sono effettivamente persone che usano in modo improprio le chat istantanee (se è istantaneo devi essere un attimino conciso e veloce), gli altri sono solo casi umani irrecuperabili.

Quelli che messaggiano mentre camminano

Questa interessante categoria di persone non è così fastidiosa nel momento in cui ci state messaggiando assieme, magari è un po’ distratta, quello sì, ma abbiamo deciso di includerla pensando ai mille automobilisti che ogni giorno rischiano di investire persone svampite che si aggirano ai margini delle strade con un iPhone in mano. Se vale la regola “non usare il cellulare mentre guidi”, dovrebbe valere anche quella “non usare il cellulare quando cammini per strada”!

Quelli che non rispondo alle telefonate, ma ti scrivono

Come dicevamo per i messaggi vocali, non sempre abbiamo tempo di scrivere e quando il messaggio da comunicare si fa lungo una telefonatina è sempre la miglior cosa. Esistono però persone che rifuggono le telefonate, che non amano parlare al telefono (non si sa bene per quale trauma infantile,  magari i genitori lo picchiavano con un vecchio telefono SIP, quelli belli pesanti) e quindi ti scrivono, iniziando il messaggio con “ho vista la tua chiamata ma *inserire scusa random poco credibile*.

 

 

E voi, chi non riuscite proprio a sopportare tra queste persone, ma, soprattutto, riuscite a identificarvi e ammettere i vostri peccati di Whatsapp?

 

 

Credits: tuttoandroid.net, imore.come, youtube.com, androidpit.it, businessinsider.com, sharonshamladesign.wordpress.com


Unicorn braid, la nuova tendenza capelli

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Treccia a spina di pesce o classica? Dimenticatele. La nuova esilarante tendenza in fatto di capelli è la unicorn braid, letteralmente “treccia unicorno”. Posizionata sulla parte davanti della testa, proprio sopra la fronte, questa pettinatura vi farà calare subito nei panni di un unicorno. Soprattutto nel caso in cui decidiate di colorarla di rosa! Hashtag emoji unicorno.

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Un modello di unicorn braid
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La unicorn braid che coinvolge tutti i capelli

Fino a prima della comparsa di questa stramba moda, la dicitura “capelli unicorno” indicava un tipo di pettinatura che prevedeva una tinta con colori pastello, magari arcobaleno e, perché no, con l’aggiunta di qualche glitter che portasse il livello di somiglianza con un My Little Pony a +100.

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Unicorn braid trend

Oggi da Instagram arriva la tendenza a creare con i propri capelli un vero e proprio corno. Il segreto? Partite creando una coda classica; verso la fine, lasciate i capelli in un piccolo chignon che vi farà da base; arrotolate il resto dei capelli a forma di cono.

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La unicorn braid anche nella moda

Niente che possa essere effettivamente utilizzato per una giornata a spasso in città e tanto meno a lavoro, ma può risultare molto utile nel caso in cui vogliate travestirvi da unicorno a una festa a tema o per occasioni come Carnevale e Halloween!

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Emoji unicorno

C’è sempre posto per un unicorno alle feste. In fondo come si dice? “Cercate sempre di essere voi stessi. A meno che non possiate essere un unicorno!”.

Sneakers: le novità per la primavera

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Passiamo la maggior parte del nostro tempo a lavoro e spesso, per tutta la settimana, siamo costrette a indossare un abbigliamento appropriato. Chi lavora tutto il giorno in ufficio deve sempre scegliere look formali ed eleganti, ma anche chi fa un lavoro che richiede un’uniforme deve rinunciare ai propri capi e accessori preferiti. Il risultato? Non vediamo l’ora che arrivi il weekend per infilarci un bel paio di jeans e le nostre sneakers del cuore.
Se dipendesse da noi, indosseremmo le sneakers in qualsiasi occasione e, in effetti, chi ci vieta di farlo? Ormai le scarpe sportive sono state sdoganate sia in passerella che fuori e basta abbinarle nel mondo giusto per portarle con noi in qualunque momento della giornata.

In attesa di avere l’ispirazione giusta e di capire come abbinarle in modo impeccabile, perché non acquistare qualche nuovo modello da aggiungere alla nostra collezione? Ecco alcune tra le sneakers più trendy della stagione! Venite a scoprirle!

Sneakers sopra i 300 €

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A sinistra, le sneakers di Stella McCartney, Alexander McQueen e Saint Laurent. A destra, quelle di Isabel Marant, Marni e Charlotte Olympia

Belle e impossibili le proposte dalle grandi firme che sono sempre le più originali. Basta vedere le sneakers in pelle con suola in rafia di Stella McCartney (395 €), quelle bianche con inserto rosa cipria di Alexander McQueen (395 €) o quelle con rami fioriti di Saint Laurent (395 €) che sono un vero e proprio inno alla primavera. Molto carine anche le sneakers in suede di Isabel Marant (260 €), quelle in neoprene di Marni (350 €) o quelle con labbra stampate sulla punta di Charlotte Olympia (425 €).

Sneakers tra i 130 e i 200 €

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A sinistra, le sneakers di Adidas e le Air Max di Nike. A destra, le Roshe Run di Nike e le sneakers firmate Eytys e Tory Burch

Meno costose e altrettanto di tendenza, le Superstar di Adidas in suede (130 €) o le coloratissime sneakers che nascono dalla collaborazione con Stella McCartney (160 €). Anche le Nike Air Max con nastro rosso (140 €) o le Roshe Run, modelli di punta di Nike, diventano colorate per la primavera-estate (130 €). Più sobrie le sneakers unisex con plateau di Eytys (170 €) e quelle metallizzate di Tory Burch (200 €).

Sneakers sotto i 110 €

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A sinistra, le sneakers di Converse e Nike. A destra, quelle di Superga e Adidas

Tra le proposte più abbordabili, le All Star azzurro pastello (105 €), le Nike Air Force 1 in pelle scamosciata (105 €), le Superga in sangallo (85 €) e le celebri Gazzelle di Adidas proposte in suede rosa (90 €).

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Le sneakers proposte da Vans per la primavera-estate

Originalissime le Vans con fantasie dedicate al cibo. Ciambelline, macarons, muffin e patatine decorano le celebri sneakers del brand che diventano così le scarpe ideali per aggiungere un tocco sbarazzino ai nostri look (80 €).

Foto: WeHeartFashion – Clochet

Festa della Donna: istruzioni per l’uso

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Se il vostro 8 marzo è all’insegna della polemica, qui sono elencate 5 brutali realtà di una giornata che lascia la bocca amara…
1- le mimose puzzano, sporcano parecchio e non si può farne un vero e proprio mazzo: sarebbe alquanto difficile e risulterebbe bruttarello

...bruttarello e puzzolente... potevano scegliere un fiore migliore per festeggiarci!
Bruttarello e puzzolente: potevano scegliere un fiore migliore per festeggiarci!

2- visto che le donne amano essere festeggiate, anche quando se la tirano da intellettualoide e fingano non piaccia loro avere a che fare con le feste dedicate, perché “…non esiste una FESTA DELL’UOMO, quindi festeggiare quella DELLA DONNA, è sessista!”; dubito fortemente che se ci si presenta col regalo giusto, verrete sputati!
Ergo, ometti belli, prendete il vostro donnino del caso e celebratelo con un regalo gradito. Per me sarebbe un bel buono di libreria.

3- se, il fatto che vi facciano un regalo, lo trovate un atto di maschilismo puro, potete scegliere di indirizzare a me i doni che vi fanno [ma tenetevi fiori e piante…], che io sono decisamente meno sofista…

4- gli spogliarelli dell’8 marzo sono patetici, tristissimi, sminuenti e degradanti, ma fanno anche molto ridere, specialmente in quei casi in cui vi ci si partecipa, senza che quella sia l’unica uscita senza maschietti che si fa durante l’anno. Non vergognatevi quindi, oh donne, di partecipare allo strappo di calzone sul davanti di un gruppo di nerboruti fanciulli, in stile “Magic Mike”, che non vi è nulla di male nel divertimento di bassa lega, in compagnia delle amiche!

 

5- prendere una scusa per uscire, va bene anche l’8 marzo, e non vi rende una mandria di sciocche Raperonzolo, basta selezionare l’intrattenimento migliore. Dato che al cinema è appena uscito “Suffragette“, credo ci siano poche soluzioni altrettanto femministe, di trascorrere la contestatissima festa della donna, senza fare la parte delle donnicciole!

l'occasione perfetta per un bel film
L’occasione perfetta per un bel film

Sono partita subito a spron battuto, per stroncare e mettere in luce gli atteggiamenti dell’ennesima ricorrenza tanto svilita e contestata.
Che cosa ne pensiate non lo so, popolo di vagine alla lettura, ma io, ormai, dovreste saperlo: raramentissimamente mi ergo a priori contro la possibilità di ricevere auguri e regali, manco il 6 gennaio, in occasione della Befana mi sento esente o offesa, da eventuali festeggiamenti… fate voi!

Comunque, so che molti spiriti sensibilissimi si sentono turbati alquanto dal sessismo palese di questa giornata, quindi suggerisco di festeggiarla, mettendo la vostra unicità senza retorica, avanti tutto e tutti, che così pare si facciano assai meno danni… pare…

Credo, tuttavia, domani possa essere l’occasione perfetta per celebrare le donne che più vi stanno a cuore, fosse anche che “queste donne” siete voi stesse, rendendo quello che pare essere un giorno misogino, come un giorno di suprema solidarietà femminile.

Con piccoli accorgimenti palesemente GIRLS POWER!

1- prendete un caffè con un’amica e aggiungete un dolcetto mina dieta.

dolcetti in linea con la giornata...
Dolcetti in linea con la giornata…

2- andate dal parrucchiere e cambiate look.

3- andate in ufficio con tacchi alti e trucco curato.

4- chiamate vostra madre e organizzate la pausa pranzo in un bistrot carino e accogliente.

5- prenotate un weekend alla beauty farm, con le vostre stressatissime amiche.

6- dedicate un’ora intera a colorare un album per adulti, di quelli che sicuramente avete ricevuto per Natale, perché era il regalo di punta e ancora non avete nemmeno aperto.

7- iscrivetevi a un inutile corso molto molto rosa: taglio e cucito, produzione di saponi home made, massaggio ayurvedico…

8- regalatevi un massaggio completo da una brava estetista, che vi rilasserà e farà della vostra pelle un velluto.

un bel momento di relax... perché no?
Un bel momento di relax… perché no?

9- abbiate il coraggio di andare a cena da sole, in compagnia di un libro o di una rivista. Ordinate piatti deliziosi e fatelo in tutta calma, dimentiche delle persone che potrebbero guardarvi con curiosità: alla fine, trovate il tempo di un giro di shopping o di andare a vedere una mostra; sempre tutto sole solette: sarà naturalmente ringalluzzente…

10- fatevi un regalone che vi faccia stare bene o comprate qualche piccolo pensierino per le amiche più care, ma, ribadisco, evitate come peste la mimosa!

Non sono che cose banali, a uso e consumo di una ricerca di serenità…
E non trovate, per questo, siano bellissime idee!?

 

Che fine ha fatto Alessandra Martines?

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Che fine ha fatto Alessandra Martines? Ve la ricordate? L’abbiamo adorata nei panni di Fantaghirò, la bellissima eroina di tutta una serie di film per la tv dall’acconciatura a caschetto improbabile e dal fidanzato, il bel Romualdo, che aveva il volto di Kim Rossi Stuart, uno degli idoli della nostra adolescenza. Forse non tutti sanno che lei, oltre che essere una brava attrice, è anche un’apprezzata ballerina, che ha ballato anche in tv con Lorella Cuccarini. Ma oggi cosa fa e dove vive Alessandra Martines?

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Alessandra Martines ai tempi di Fantaghirò

Alessandra Martines vive da moltissimi anni in Francia. Oggi sta con l’attore Cyril Descours che ha vent’anni meno di lei ed è diventata mamma a 49 anni (era già mamma di Stella, avuta con il precedente marito, Claude Lelouch, mentre 3 anni fa ha dato alla luce Hugo, con l’attuale compagno).

Alessandra Martines, oltre ad aver recitato nella serie tv tratta da “Fantaghirò persona bella” scritta da Italo Calvino, è apparsa anche altre volte in tv, la prima volta con la Bonaccorti e Boncompagni con Pronto Chi Gioca, mentre lei era etoile di danza a Roma. E poi è stata anche accanto a Pippo Baudo a Fantastico.

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Alessandra Martines oggi

Oggi Alessandra Martines è ancora un’attrice, sia di cinema sia di teatro. Ha anche partecipato a due edizioni francesi di Ballando con le stelle come membro della giuria. L’ultimo film è “L’araigneè Rouge” di Franck Florino uscito proprio quest’anno.

Cosa è successo a Raoul Bova?

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Cosa è successo a Raoul Bova? Sappiamo che è da poco diventato papà e che ha deciso di prendersi un anno sabbatico per prendersi cura dei suoi figli, sia quelli avuti dalla prima moglie sia la piccola Luna nata dalla relazione con Rocio. Sabato sera l’attore italiano era ospite a C’è posta per te, il programma di Maria De Filippi: era stato chiamato come “regalo” di un figlio alla mamma, per dimostrarle quanto le vuole bene. Ma non appena Raoul Bova è entrato in studio, tutti hanno notato un piccolo dettaglio: ma quanto è ingrassato?

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Raoul Bova è “leggermente” ingrassato!

Solitamente sono le neo mamme a dover combattere con i chili presi in gravidanza, ma questa volta pare che Raoul Bova abbia mangiato un po’ troppo nella dolce attesa. Dite addio al solito sex symbol che siete abituati a vedere, perché un Raoul Bova così non lo abbiamo visto nemmeno nei nostri peggiori incubi…

Insomma, o sta preparando in gran segreto un nuovo ruolo per un nuovo film, che prevede qualche chilo di più, oppure l’anno sabbatico appena cominciato non gli sta facendo un gran bene!

Noi vogliamo ricordarlo così:

Come sbloccare un iPhone senza codice di accesso: sarà vero oppure no?

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Recentemente è stato pubblicato su Youtube un video che vorrebbe dimostrare che la pratica di usare un codice di acceso sull’iPhone non sia così sicura come potrebbe sembrare: SocialStar ha realizzato un filmato nel quale sembra sia tanto facile aggirare il sistema di sicurezza dello smartphone della Apple, semplicemente utilizzando Siri, chiedendo che ore sono e cliccando sull’orologino che appare. In realtà noi ci abbiamo provato, utilizzando tre telefonini diversi e seguendo la procedura spiegata nel video, e proprio non funziona: provateci anche voi e fateci sapere!

Modella perde il vestito in passerella: la reazione di Vivienne Westwood è unica

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Spesso le modelle hanno “piccoli o grandi incidenti di passerella”: la maggior parte delle volte cadono, a causa di tacchi troppo alti o vestiti troppo lunghi che intralciano il passo, mentre recentemente è capitato spesso di vedere modelle che mostrano un po’ troppo perché l’abito scivola, lasciandole mezze nude. Era già capitato a Milano Moda Donna con Gigi Hadid tradita da un vestito Versace: in quel caso lei aveva continuato a sfilare non preoccupandosi del topless. E’ successo di nuovo durante la sfilata di Vivienne Westwood, ma questa volta la stilista ha reagito in maniera inaspettata!

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La modella perde il vestito e Vivienne corre in suo soccorso!

Durante la sfilata parigina del marchio inglese, infatti, una modella è stata nuovamente tradita dall’abito che indossava: il top è scivolato un po’ mettendo in mostra il suo seno. Lei è apparsa visibilmente imbarazzata e probabilmente avrebbe finito da sola e con l’imbarazzo la passerella se si fosse trattato di un’altra sfilata, ma quando si parla di Vivienne Westwood sappiamo che non dobbiamo dare tutto per scontato.

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Che gran donna!

Inaspettatamente, non appena si è accorta del piccolo incidente, Vivienne Westwood è salita in passerella, per aiutare la povera modella e toglierla dall’imbarazzo: altro che modelle abbandonate e magari rimproverate nel backstage perché non hanno saputo portare a dovere l’abito, qui abbiamo una grande donna che aiuta la povera ragazza rimettendole a posto il vestito.

Un gesto che vale più di mille parole: ecco perché Vivienne è speciale!


Carciofi al microonde: 3 ricette pronte in 10 minuti

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I carciofi sono un’ottima verdura di stagione: tantissime sono le ricette da seguire per prepararli al meglio esaltandone il caratteristico sapore e tutte le qualità positive per la nostra salute.
I carciofi però solitamente hanno dei tempi di cottura “medi” e tutte quelle volte che siamo di fretta e abbiamo veramente poco tempo da dedicare alla cucina di certo non ci vengono in mente come ingrediente “amico” da sfruttare.
Oggi scopriremo però che anche in questo caso una soluzione interessante c’è, ovvero la cottura al microonde che se usata con sapienza e magari solo ogni tanto ci può tornare molto utile semplificandoci la vita e abbreviando notevolmente i nostri tempi di azione, garantendoci tra l’altro un ottimo risultato.

Vi propongo infatti ben 3 ricette dei carciofi cotti al microonde che oltre a essere davvero buone e gustose saranno pronte in solo 10 minuti tra cottura e preparazione.

Ottimo, non pensate?

1) Carciofi piccantini con olive taggiasche, menta, capperi e limone

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Carciofi profumati

5 minuti di preparazione e 5 di cottura: risultato perfetto e sapore davvero intenso.

Ingredienti:

n.4 carciofi
n.2 cucchiai olive taggiasche
1/2 limone
1/2 cucchiaio capperi dissalati
q.b. menta fresca
q.b. peperoncino
q.b. sale e olio extra vergine di oliva

Procedimento:

Pulite i carciofi, allargateli molto bene al centro e lasciateli sul piano di lavoro a testa in giù.

Nel frattempo preparate un trito con le olive taggiasche, abbondante menta fresca, poco peperoncino e capperi: stemperate il tutto con olio e limone. Sistemate i carciofi a testa in su sul piatto del microonde o su un contenitore adatto e versatevi sopra l’intingolo.

Coprite il tutto con la pellicola trasparente abbondantemente bucherellata con uno stuzzicadenti e cuocete al microonde alla massima potenza per 5-6 minuti.

2) Carciofi filanti con provola

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Carciofi e provola cotti al microonde

Pronti in 10 minuti, buoni e dal cuore filante alla provola.

Ingredienti:

n.4 carciofi
q.b. provola affumicata o normale
q.b. sale e pepe
q.b. olio extra vergine di oliva

Procedimento:

Pulite i carciofi e schiacciateli bene al centro aprendoli il più possibile.

Sistemateli a testa in giù sul piatto del microonde o su un contenitore adatto e versatevi sopra un po’ di olio e sale. Coprite con la pellicola trasparente bucherellata con uno stuzzicadenti e cuocete al microonde alla massima potenza per 4 minuti.

Terminato il tempo capovolgere i carciofi, salare e pepare e sistemare sopra le fette di provola: chiudete nuovamente con un foglio di pellicola bucherellato e proseguite la cottura per 2-3 minuti alla massima potenza, sino a quando il formaggio non si sarà sciolto.

3) Frittata di carciofi e menta

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Frittata di carciofi e menta pronta in 10 minuti

Un’ottima e soffice frittata pronta in 10 minuti con cottura al microonde.

Ingredienti:

n.3 carciofi
n.4 uova
30ml latte
q.b. menta fresca
q.b sale e pepe
q.b. olio

Procedimento:

Pulite i carciofi, sistemateli a testa in giù sul piatto del microonde o su un contenitore adatto, salate e pepate, coprite con la pellicola trasparente bucherellata con uno stuzzicadenti e cuocere al microonde alla massima potenza per 3 minuti.

Sbattete le uova insieme al latte al sale e al pepe e unite i carciofi cotti e tagliati a pezzetti di media grandezza, aggiungete la menta fresca tritata e sistemate il tutto in una pirofila adatta alla cottura al microonde.

Cuocere per 5-6 minuti o fino a ottenere la consistenza preferita.

Vivere e lavorare all’estero: la tessera professionale europea

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In un contesto in cui la mobilità lavorativa all’interno della comunità diventa fondamentale e con la forte crescita di giovani che tentano nuove vie di vita e lavoro all’estero, alcune realtà che venivano poco considerate fino a poco tempo fa ora assumono una certa importanza: la Tessera Professionale Europea, o European Professional Card (E.P.C.),  può essere un vero aiuto per alcuni settori di professionisti interessati a muoversi all’interno della Comunità Europea.

Tessera professionale europea
Lavorare e vivere all’estero ormai è un’alternativa sempre più scelta da giovani e meno giovani.

Cosa è la Tessera Professionale Europea?

La tessera professionale europea è una procedura elettronica per il riconoscimento delle qualifiche professionali all’interno dei paesi dell’Unione Europea che cerca di facilitare, velocizzare e rendere più trasparenti le vecchie procedure.
Nonostante sia una novità molto attesa, al momento la Tessera Professionale Europea è ottenibile solo per alcune professioni. Quindi puoi richiederla se sei:

– un infermiere
– un farmacista
– un fisioterapista
– una guida alpina
– un agente immobiliare

La procedura può essere richiesta sia per mobilità temporanea (vuoi esercitare la tua professione in uno stato UE temporaneamente o occasionalmente) oppure per stabilimento (ti vuoi stabilire in un altro paese della UE ed esercitare la professione in modo stabile).

Tessera lavoro europea
Sempre più persone tentano nuove strade

Una volta superato l’iter non ti troverai avanti un tesserino vero e proprio. La tessera è infatti la prova elettronica del riconoscimento delle qualifiche e che hai superato i controlli amministrativi. Puoi creare però il certificato della Tessera Professionale Europea in formato PDF e su questo documento sarà inserito un numero identificativo che il tuo datore di lavoro potrà utilizzare per verificare la validità del tuo certificato.

Come richiedere la Tessera Professionale Europea

Tessera lavoro europea
Procedura on line per snellire e velocizzare il processo

Per far partire la procedura di richiesta della Tessera Professionale Europea basta connettersi al sito ECAS e creare un nome utente e relativa password.

Il passo successivo è compilare il modulo con i dati personali per creare il tuo profilo. In genere se si ha necessità di aggiornare il profilo successivamente alla creazione lo si può fare automaticamente, ma non dopo l’inserimento di una domanda: in questo caso i dati possono essere aggiornati solo richiedendo la modifica all’autorità che gestisce il tuo fascicolo.

Sistemato il profilo potrai inoltrare la domanda inserendo anche le scansioni di tutti i documenti richiesti.

Per avere idea di come è regolamentata la tua professione e quindi sapere quali documenti scansionare e inserire nella domanda puoi usare il Regulated profession database: inserendo il paese d’origine in cui avete studiato per la vostra professione, il paese in cui volete praticare e la vostra professione avrete modo di capire se c’è una regolamentazione per la vostra professione e quali documenti vi servono.

Quanto tempo ci vuole per l’accettazione della domanda per Tessera Professionale Europea?

In caso di domanda per mobilità temporanea il procedimento può richiedere da 3 settimane a 3 mesi. In caso invece di domanda per stabilimento il processo richiede dai 2 ai 3 mesi: se la tua professione gode dei benefici del riconoscimento automatico la procedura può essere più veloce.

Quanto dura la Tessera Professionale Europea?

In caso ci si trasferisca in modo permanente nel paese EU dove si vuole lavorare, la tessera può avere durata illimitata. In caso invece ci si sposti temporaneamente, la tessera può avere la durata di 18 mesi o eventualmente di 12 per particolari professioni collegate alla salute pubblica.

 

DIY: decorazioni di design con cartoncino

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Se avete mai cambiato casa, se vi siete spostati in una nuova città per lavoro, per l’università o per inspiegabili forze maggiori, avrete certamente provato un inconsapevole bisogno di rendere vostre quelle pareti spoglie.
Comincia tutto così, dalla necessità di raccontare la propria storia attraverso colori, foto e oggetti.
Proverete a disseminare i vostri ricordi per le stanze di quella nuova vita, fatta di muri poco familiari, ma che forse, presto, imparerete a guardare con nuovi occhi.
Quando però, comincerete un percorso diverso, probabilmente vorrete anche introdurre degli articoli che identifichino la vostra nuova strada.

All’inizio, forse, non avrete il tempo materiale di perdervi in quei meravigliosi negozi di arredamento, anche perché le priorità saranno altre, quindi entro in gioco io.
Rimarrete stupiti da quanti semplici oggetti di design potrete creare con l’ausilio del cartoncino.

Quadretti di cartoncino

Creare una semplice composizione di quadretti coloratissimi è molto semplice.

Occorrente:

– coperchi di vecchie scatole (anche quelle delle scarpe vanno bene)
– carta regalo con stampe e decori
– forbici
– colla stick e colla a caldo
– mollette

Procedimento:

Ritagliate la carta da regalo in modo tale da poter rivestire l’interno ed eventualmente anche l’esterno del coperchio. (Vedi foto)

Con la colla stick fate aderire la carta al cartone del coperchio. Decorate più coperchi così da poter creare una composizione di quadretti colorati. Utilizzate la colla a caldo e le mollette per accostare le cornici di cartone.

Se vorrete potrete anche incollare degli oggetti particolari dentro i quadretti.

Quadretti con coperchi di cartone
Quadretti di cartoncino

Gelati tridimensionali

Spiritosi e colorati, i gelatini tridimensionali conquisteranno e delizieranno i vostri occhi. Per riprodurli vi basterà scaricare il file presente nel sito mrprintables.com.

Ideali per decorare con dolcezza le vostre librerie e le mensole della vostra nuova camera.

Gelati di cartoncino
Gelati tridimensionali

Piante di cartoncino

Non avete tempo per donare le giuste cure a delle ipotetiche e rigogliose piantine, ma volete dare un tocco di verde alla vostra nuova dimora?

Armatevi di un vaso, cartoncino, acquarelli, forbici e un po’di ingegno.

Come si evince dalle foto vi basterà disegnare delle forme molto semplici e basilari che poi assemblerete creando dei meccanismi ad incastro.

Piante di carta.
Piante di cartoncino
Vasi con piante di cartone
Vasi con piante di cartone

Decorazioni geometriche in cartoncino

Queste forme geometriche hanno da subito rapito la mia attenzione e ho subito immaginato una cascata di diamanti di cartoncino appesi nella mia camera.

Anche in questo caso vi basterà munirvi di cartoncini, forbici, colla a caldo e un po’di pazienza.

Costruire questi preziosi diamanti di cartoncino potrebbe apparire un’impresa ardua, ma seguendo con meticolosità tutti i passaggi indicati nel tutorial, sarà meno complicato di quel che sembra.

Il video vi chiarirà ulteriormente le idee.

decorazioni con diamanti di cartoncino
Decorazioni con diamanti di cartoncino
Diamanti pendenti con cartoncino
Diamanti pendenti con cartoncino

 

“Layering”, il segreto di bellezza delle donne orientali

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Oggi vi sveliamo il segreto di bellezza delle donne orientali, invidiate dal resto del mondo per la loro pelle sempre perfetta.
Il segreto di tanta bellezza si chiama Layering, ovvero stratificazione dei prodotti usati nell’abituale routine skincare, riassunta in 7 passaggi, che a primo impatto sembrano tanti, ma che in realtà richiedono solo circa 7 minuti di impiego. Un tempo assai ragionevole, se si pensa che esistono già delle prove dell’efficacia scolpite sul viso delle asiatiche: si comincia con l’olio struccante da sciacquare con la schiuma e la lozione e si finisce con il balsamo labbra.

Ecco come fare passaggio dopo passaggio:

Step.1 Struccante

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In alto da sinistra: olio detergente Dior, Hydra-Caress olio struccante Rexaline, olio di argan bio OMIA, olio di rosa masqueta puro Provenzali e olio d’argan L’Erbolario.

Secondo il principio giapponese “il simile scioglie il simile”, l’utilizzo dell’olio démaquillant o di un qualsiasi altro olio vegetale (d’oliva, di mandorla, di argan, di jojoba, di rosa mosqueta ecc) è utile per detergere la pelle in profondità, rispettando la fisiologia cutanea ed eliminando impurità e sebo in eccesso senza danneggiare il film idrolipidico cutaneo.

Le donne asiatiche, infatti, utilizzano l’olio per struccare il viso, lo massaggiano bene su tutte le varie zone con movimenti circolari e poi lo risciacquano con l’acqua.

Step.2 Detersione

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In alto da sinistra: mousse detergente e illuminante Guerlain, mousse detergente rinvigorente Herborist, detergente detossificante al cetriolo Peter Thomas Roth e sapone d’Aleppo I Segreti di Hammam

Dopo l’olio struccante è importante detergere il viso con una schiuma delicata, da risciacquare poi nuovamente, in grado di rimuove delicatamente impurità, make up, inquinamento, purificando e idratando la pelle allo stesso tempo.

Il sapone liquido è infatti più igienico di quello solido, sceglietene un tipo con un complesso ialuronico per mantenere costante l’idratazione, oppure il sapone di Aleppo consigliato per chi ha problemi di acne, mentre quello al latte d’asina va bene anche per le pelli più secche.

Step.3 Lozione

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In alto da sinistra: tonico delicato alla camomilla Clarins, lozione mista alle erbe di Corea Erborian, acqua floreale detergente Ti voglio BIO e lozione Divine Immortelle L’Occitane

Per tonificare, riequilibrare ed eliminare le impurità che ostruiscono i pori, soprattutto se vivete nelle grandi città dove c’è più inquinamento, applicate sempre sul viso una lozione, come acque floreali, aceto di mele o di lavanda o succo di limone,  agendo delicatamente con un dischetto struccante oppure vaporizzandola direttamente sulla pelle e tamponando con un fazzoletto di carta; se invece la pelle è secca lasciatela asciugare da sola.

Per concentrate di più l’idratazione e ottimizzare gli effetti desiderati, inumidite direttamente il fazzoletto con la lozione e lasciatela in posa sul viso, come una maschera, finché non si sarà asciutta del tutto. In questo modo la pelle risulterà più morbida e levigata.

Step.4 Siero

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Da sinistra: siero ricostituente e protettivo Shiseido, siero idratazione profonda Biotherm e siero per pelli disidratate La Prairie

A questo punto dovete passare alla cura con un trattamento da scegliere in base all’esigenza, ad esempio un siero antirughe, riparatore, anti-macchie ecc, ne basta giusto una noce da applicare anche sul collo, con movimenti circolari. Il siero è un’ottima base per ottimizzare gli effetti della crema da applicare successivamente.

Step.5 Contorno occhi

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Da sinistra: trattamento defaticante occhi Clinique, correttore occhiaie Estée Lauder Re-Nutriv e crema occhi Lancôme

La zona del contorno occhi è quella più delicata perché la pelle è più sottile, perciò va trattata su misura con una texture diversa dai sieri e dalle creme viso perché sono troppo aggressive. Optate per un anti-occhiaie specifico, che renda la pelle del contorno occhi più sana e bella, prevenendone anche l’invecchiamento. La quantità dev’essere poca e la pressione leggera, da fare quindi con l’anulare.

Step.6 Crema viso

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In alto da sinistra: crema idratante Ahava, crema multi-protezione SPF15 Estée Lauder, trattamento antirughe Algenist, crema riparatrice al burro di Argan Sisley, crema idrantante all’olio di mandorle Nivea e crema preziosa nero sublime Collistar

Eccoci arrivate alla crema viso, scegliete una texture idratante e nutriente che, se applicata al mattino, riparerà i danni dovuti all’invecchiamento e ai raggi UV, rughe, secchezza e screpolature, potenziando la capacità di rigenerazione della pelle.

Step.7 Balsamo labbra

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Da sinistra: balsamo per labbra Erborian, balsamo labbra riparatore Multi-Hydratant Clarins e stick per le labbra Ultra-Nutriente Sephora

Il tocco finale del Layering è il balsamo labbra, utile per proteggere da umidità, aria secca, sbalzi di temperatura e disidratazione, comodo da tenere sempre in borsetta. Prima del balsamo potete fare una scrub alle labbra con un po’ di zucchero o passando le setole dello spazzolino.

Fonti foto: siti ufficiali prodotti

Patch Mania: la nuova ossessione per la P/E 2016

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Con l’arrivo delle prime giornate di sole e delle temperature pian piano sempre più miti si inizia, senza paura, a parlare delle tendenze della prossima primavera/estate ed ecco la prima grande tendenza che non potrete proprio lasciarvi scappare: la patch mania!
Di cosa si tratta? Avete presente le toppe che le nonne vi attaccavano sui jeans o sui fuseaux quando, per i troppi pomeriggi passati a giocare con gli amici o per le troppe cadute, si formavano sulle ginocchia piccoli e grandi buchi? Oggi sono tornate alla ribalta e non si applicano solo per rattoppare i vestiti, ma anche e sopratutto per abbellirli creando jeans, giubbotti e accessori unici e super personalizzati!

In passerella, lo scorso settembre, si sono visti giubbotti, capi in denim, bober jacket, scarpe e clucth di tutti i tipi e oggi, che la primavera sta finalmente arrivando, quasi tutti i brand (low cost e non) hanno proposto la loro versione personalizzata della “patch mania”. Nonostante questo, se avete un po’ di fantasia, tempo libero e voglia di impegnarvi, la cosa migliore sarebbe crearsi da sole un perfetto capo ricco di patch, spille e applicazioni che ci rappresentino e che raccontino, in parte, la nostra storia o le nostre passioni.

Street Style dalla Milano Moda Donna
Street Style dalla Milano Moda Donna

Bomber Jacket o Giacca Jeans?

I capi da personalizzare per interpretare al meglio questa tendenza sono diversi, ma i più amati in assoluto sono sicuramente i capispalla (almeno finchè non inizierà a fare un po’ più caldo). Bomber jacket, giubbotti di jeans e  giacche collage sono sicuramente tra le più amate e le più adatte ad essere personalizzate. Scegliete preferibilmente in toni chiari, in modo che le patch risaltino maggiormente e sbizzarritevi con stemmini, spille, scritte applicate e ricami personalizzati per realizzare un capospalla unico e personalizzato da abbinare ad abitini corti, denim vintage e look più appariscenti.

Look dalle sfilate di Marc Jacbos e Hunter e un look di Carlotta alla Milano Fashion Week
Look Patch dallo street style di New York Look Patch dallo street style di New York

Jeans

Il capo più personalizzabile in assoluto è sicuramente il denim, allora non perdete tempo e personalizzate i vostri jeans preferiti con tante simpatiche applicazioni diverse e coloratissime. Il risultato sarà originale e molto simpatico, perfetto per illuminare le giornate estive e per rendere i vostri look indimenticabili.

Se decidete di optare per i jeans personalizzati ricordatevi però che le patch, una volta applicate, tendono a “mangiarsi” un po’ di tessuto, per non rischiare di ritrovarvi con jeans splendidi, ma troppo stretti, scegliete quindi di personalizzare un modello leggermente abbondante, in modo da non avere brutte sorprese a lavoro finito.

Jeans personalizzati con patch colorate e diverse dallo Street Style di NY
Jeans personalizzati con patch colorate e diverse dallo Street Style di NY

Accessori

In ultimo, non dimentichiamoci degli accessori che sicuramente sono il modo migliore per inizare ad approcciarsi a questa nuova tendenza, senza personalizzare subito un capo troppo impengnativo o difficile da abbinare nel modo giusto.

Ecco quindi che le patch possono essere applicate anche su borse, scarpe, zaini e accessori rendendoli unici, colorati e divertenti, nonchè in linea con le nuove tendenze.

Siete pigri e non volete personalizzarvi autonomamente gli accessori? Allora provate a cecare i brand che vendono già accessori personalizzati, sarà il modo migliore di iniziare!

Accessori con patch di Scotch and Soda, Studswar, Laurence Decade e Anya Hindmarch
Accessori con patch di Scotch and Soda, Studswar, Laurence Decade e Anya Hindmarch

 

Alessandra Amoroso pronta a dire addio alla musica

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Alessandra Amoroso spiazza tutti con una rivelazione che lascia tutti senza parole: non farà musica per sempre, anzi, presto potrebbe lasciare proprio il mondo della canzone. La cantante è da 8 anni una delle interpreti femminili più interessanti del nostro panorama: ha già venduto milioni di dischi e i suoi concerti sono sempre sold out. Ma la cantante pugliese non pensa che continuerà per sempre a fare la cantante, che poi è il sogno che coltiva da quando è bambina. Ma perché questa scelta?

Ciao_(Alessandra_Amoroso)
Alessandra Amoroso

Al settimanale Donna Moderna Alessandra Amoroso confessa:

Non credo che farò la cantante per sempre“.

Cosa vorrebbe fare l’interprete che ha iniziato nel coro della chiesa a 6 anni e che ha conosciuto fama e popolarità grazie ad Amici di Maria De Filippi? Lei sogna di aprire un ristorante a Lecce, la città dove è nata e cresciuta. Ovviamente sa tutte le ricette della tradizione pugliese…

Quando potremo venire ad assaggiare i tuoi manicaretti? Anche se vorrà dire che ci avrai lasciato senza la tua voce!

Pirati dei Caraibi 5: chi c’è nel cast del nuovo film

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Ma davvero siamo già arrivati al quinto capitolo della saga de I Pirati dei Caraibi? E pensare che ci sembra ieri quando per la prima volta abbiamo conosciuto Jack Sparrow: Johnny Depp in quella interpretazione era semplicemente adorabile e unico. Sappiate che a maggio 2017 uscirà Pirati dei Caraibi 5, la nuova avventura: Joachim Ronning e Kaya Scodelario, proprio in questi giorni, hanno deciso di condividere su Instagram alcune foto dal set. Ecco, allora, chi ci sarà nella nuova avventura. Tranquille, che pirati sarebbero senza Jack?

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Immagini dal set de I Pirati dei Caraibi 5

Dalle immagini pubblicate sui social apprendiamo che Geoffrey Rush vestirà i panni di Barbossa anche nel quinto capitolo della serie, intitolato “Dead Men Tell No Tales “, così come non potrà mancare Johnny Depp nei panni di Capitano Jack Sparrow. Ci sarà anche Orlando Bloom, nei panni di Will Turner, e vedremo anche Kaya Scodelario, Brenton Thwaites e altre piccole novità.

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Immagini dal set de I Pirati dei Caraibi 5

Ci sarà anche Javier Bardem nei panni del Capitano Salazar, mentre sappiate che le riprese si stanno svolgendo in Australia, in parte ai Village Roadshow Studios, e in parte in location a Queensland.

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Immagini dal set de I Pirati dei Caraibi 5

Nell’attesa, ecco il nostro amato Jack Sparrow:


Come rimuovere i peli del viso con la curcuma

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Anche le donne più chiare (e quindi con meno peli) hanno della peluria non proprio sexy sul proprio viso!
A lungo andare cera e pinzette possono irritare la nostra pelle, ma come impedire ai peli di crescere meno folti e più chiari? Un metodo naturale esiste ed è una maschera a base di curcuma. La ricetta risale ad un’antica tradizione indiana, luogo in cui le donne hanno capelli (e quindi peli) molto forti e scurissimi. La maschera dirada la peluria, la fa crescere meno folta e schiarisce i pochi peli rimasti, rendendoli meno visibili. Per scoprire come prepararla seguite le istruzioni nel nostro video!

 

 

Credits: goingevergreen.org, goodnessdirect.co.uk 

“Un giorno io sarò…”, il Doodle di Google per la Festa della Donna

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Oggi è la Festa della Donna e sono tantissimi gli appuntamenti, gli eventi e le dediche che vengono destinati all’universo femminile, come l’evento di He For She organizzato da Vodafone a Milano. Anche Google, con il suo Doodle, ha voluto oggi celebrare l’International Women Day e lo ha fatto in un modo davvero carino: nel giorno in cui si celebra la donna ha proposto un filmato nel quale si chiede alle donne di 13 paesi del mondo come vedono il loro futuro.

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Il Google Doodle dedicato alla Festa della Donna è un video

L’iniziativa, accompagnata dall’hashtag #OneDayIWill, ha coinvolto 337 donne di 13 paesi sparsi per il mondo, chiamate a immaginare il loro futuro: donne di ogni età ed estrazione sociale, ognuna delle quali ha risposto in maniera diversa.

Un modo sicuramente coinvolgente e singolare per capire sogni, aspettative e desideri delle donne, in un giorno a loro dedicato e in un giorno che non dovrebbe solo servire come scusa per uscire con le amiche e fare un po’ più tardi, ma che dovrebbe aiutarci a capire la strada fatta e la strada ancora da fare verso la parità di genere. E grazie a Google possiamo esprimere quello che si trova nel profondo del nostro cuore.

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Un giorno io sarò…

E voi, come completereste la frase “Un giorno io sarò…“?

I 5 Festival di fiori più belli d’Europa

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Che primavera è senza un bel festival dei fiori da visitare? La stagione primaverile è quella della rinascita, con i fiori che tornano a sbocciare e a colorare e profumare le nostre strade: è proprio una stagione “petalosa” per usare uno dei termini che va per la maggiore in questi ultimi tempi. Che ne dite, allora, di organizzare per la primavera e per l’estate dei viaggi nei Festival floreali più belli d’Europa? Cominciamo, ovviamente, dalla nostra bella Italia!

1. Infiorata siciliana di Noto

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Infiorata siciliana di Noto

Dal 12 al 15 maggio 2016, la Sicilia dà il benvenuto alla primavera con il suo festival floreale, con migliaia di fiori che decoreranno le strade della città di Noto.

2. Festa da Flor

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Festa da Flor di Madeira

Dall’8 al 15 aprile 2015 Madeira celebra l’incontro tra Africa ed Europa, protagoniste da sempre di scambi di merci e culturali. Il tema floreale sarà ampiamente rappresentato.

3. Chelsea Flower Show di Londra

Chelsea Flower Show
Chelsea Flower Show

Dal 24 al 28 maggio 2016 l’appuntamento è a Londra, dove le strade di Chelsea verranno colorate e addobbate per la fiera che ospiterà più di 500 espositori.

4. Il festival dei fiori di Girona

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Festival dei fiori di Girona

Dal 7 al 15 maggio 2016 la città verrà invasa dai fiori, con eventi e concerti che si terranno per tutti i giorni della manifestazione.

5. The Brussels Flower Carpet

A Bruxelles dal 12 al 15 agosto 2016 si terrà un evento unico: nella piazza principale verrà allestito un enorme giardino lungo 75 metri e largo 24 con più di 600mila fiori.

Le locandine degli Oscar 2016 sono popolati da emojis

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L’artista portoghese Teresa Gonçalves ha immaginato un mondo di emojis che vincono anche gli Oscar.
Teresa ha lavorato su quasi tutti i film nominati agli Oscar 2016, riuscendo a riassumere concettualmente con una “faccina” i soggetti protagonisti dei poster. Le immagini suscitano una certa comicità che fa quasi riflettere.
Il risultato grafico è riuscitissimo. Le riduzioni espressive, inserite in scenari di contesto anch’essi perfettamente centrati sulle tematiche dei rispettivi film, riescono a far comprendere immediatamente di quale opera si stia parlando.

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Mad Max Fury Road – The Revenant

La debordante pellicola diretta da George Miller, che prosegue l’epica saga anni ’80, si porta a casa sei delle dieci statuette a cui era candidata. Il film, Mad Max Fury Road, ha centrato tutte le categorie tecniche conquistando gli Oscar per Montaggio, Costumi, Trucco, Sonoro, Montaggio Sonoro e Scenografia.

Siamo nel futuro. Gli uomini (o le emojis della Gonçalves) lottano per sopravvivere in un pianeta devastato e ci sono Max e Furiosa, Tom Hardy e Charlize Theron.

The Revenant. Finalmente la 88° notte degli Oscar ha portato l’agognata statuetta a Leonardo DiCaprio, tanto massacrato dalla rete e ridotto, qui, in un emoji truce e barbuta. Il film ha conquistato altri due Oscar: il regista Alejandro González Iñárritu si porta a casa il premio per la miglior regia per il secondo anno consecutivo, dopo Birdman. 

Emmanuel Lubezki conquista la terza statuetta consecutiva dopo Gravity e Birman per la migliore fotografia. Per Revenant, Lubezki ha compiuto veri e propri miracoli usando solo luce naturale e lavorando in condizioni estreme nelle impervie regioni scelte da Inarritu come location.

Spotlight - The Big Short
Spotlight – The Big Short

Il caso Spotlight è un classico dramma sul giornalismo d’inchiesta bostoniano diretto da Tom McCarthy. Due Oscar: miglior film e miglior sceneggiatura originale.

Qui l’emoji un orrendo prete pedofilo.

La grande scommessa è un film di Adam McKay, con Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling, Steve Carell, Marisa Tomei.  Scommette contro le regole del racconto filmico mainstream e stravince. Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

Room - Brooklyn
Room – Brooklyn

Room è un film bellissimo e fortissimo. Alla prima nomination, Brie Larson ha centrato l’Oscar come miglior attrice per la sua struggente performance nella pellicola indie diretta dall’irlandese Leonard Abrahamsson.

Brooklyn vanta di 3 nomination, ma non vince.

Bridge of Spies - The martian
Bridge of Spies – The martian

Il ponte delle spie è tratto da una storia realmente accaduta. Regia di Steven Spielberg, il film narra le vicende di James Donovan, un importante avvocato americano ingaggiato dalla CIA negli anni della Guerra Fredda. 6 nomination.

The martian, il sopravvissuto è il film di Ridley Scott candidato a 7 Oscar, con un ottimo Matt Damon, tutto solo su Marte.

Teresa Gonçalves lo trasforma in un uovo al tegamino spaziale.

Come preparare il Kinder cereali con il Bimby

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Desiderate uno snack gustoso da consumare ogni volta che volete?
Se amate il cioccolato, oggi vi riporto una ricetta facile e gustosa da realizzare in casa con il Bimby, il fantastico robot da cucina della Vorwerk.
La ricetta in questione è il Kinder Cereali, lo snack a base di cioccolato e riso soffiato che generalmente potete acquistare al supermercato o al bar: oggi vi darò qualche consiglio per prepararlo con le vostre manine o meglio con l’aiuto del Bimby, il mio nuovo amico in cucina.
Pronte?

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Bimby, robot cucina della Vorwerk

Tempi di preparazione:

1 ora

Tempi di cottura:

12 minuti

Dosi per:

4 persone

Cosa ti occorre:

Il Bimby

Ingredienti:

300 gr di cioccolato al latte
200 gr di cioccolato bianco
60 gr di riso soffiato bianco (non trattato)

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Il Kinder cereali

Procedimento:

Mettere nel boccale metà del cioccolato al latte e sciogliere: 3 min. 50° vel. 3, riunire sul fondo con l’aiuto della spatola e sciogliere nuovamente: 3 min. 50° vel. 3.
Su un tagliere ricoperto di carta forno spalmare il cioccolato fuso, distribuendolo uniformemente e lasciare raffreddare qualche minuto nel frigorifero.

Nel boccale pulito mettere il cioccolato bianco, sciogliere: 3 min. 50° vel. 3, riunire sul fondo con l’aiuto della spatola e sciogliere nuovamente: 3 min. 50° vel. 3, aggiungere il riso soffiato e mescolare: 30 sec. Antiorario vel. 2/3.
Prendere il tagliere con lo strato di cioccolato al latte e versarvi sopra il composto di riso soffiato, distribuire uniformemente e riporre nuovamente in frigorifero.

Nel boccale pulito mettere il restante cioccolato al latte, sciogliere: 3 min. 50° vel. 3, riunire sul fondo con l’aiuto della spatola e sciogliere nuovamente: 3 min. 50° vel. 3.
Riprendere il tagliere e versare il cioccolato fuso in modo da ricoprire tutto il composto di riso soffiato e riporre nuovamente in frigorifero per almeno 1 ora.

Prima di tagliarlo in porzioni, togliere dal frigo e lasciarlo a temperatura ambiente per qualche minuto e poi servire.

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Come preparare il Kinder cereali con il Bimby

Foto e ricetta: ricette-bimby.net

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