Vi siete mai chieste dopo quanto tempo dovreste sposarvi con il vostro compagno? Secondo l’antropologa Helen Fisher esisterebbe davvero un tempo giusto al termine del quale le probabilità di avere un matrimonio più felice e duraturo aumentano. Il tempo per il fidanzamento si quantifica in 2 anni, trascorsi i quali la possibilità di vivere una vita felice con il proprio compagno diventa molto probabile.
Perchè?
La studiosa ha calcolato che due anni sono il tempo necessario per un cervello innamorato di riprendersi dallo stato di innamoramento appassionato verso l’altra persona. Si tratta di uno stato transitorio di confusione mentale che comporta lo spegnimento di alcune parti del cervello responsabili del processo decisionale razionale e della pianificazione del futuro.
Tra le caratteristiche dell’amore romantico vi è proprio la capacità di offuscare ogni pensiero logico o razionale nei confronti dell’oggetto del desiderio, verso cui non si è capaci di sviluppare emozioni negative. Con il trascorrere del tempo, il cervello riesce poi piano piano a riattivare quelle aree cerebrali offuscate dall’amore e a ragionare.
La Fisher ha dimostrato, in un recente studio, come tra le coppie che vivono insieme senza essere sposate il 67% ha deciso di rinunciare al matrimonio perché terrorizzata all’idea di divorziare, un vero e proprio incubo, non solo per le ricadute economiche e finanziarie, ma soprattutto per i suoi risvolti sociali. Negli Stati Uniti tra il 40 e il 50% delle unioni finiscono.
Secondo voi, sarà perchè avranno scelto di sposarsi prima dei due anni?
Quante volte, per lo meno da piccoli, ci è capitato che addentando un pezzo di pizza dopo la piscina mentre camminavamo dallo spogliatoio alla macchina per tornare a casa, quella pizzetta capitolasse a terra lasciandoci con la bocca aperta e la pancia insoddisfatta?
Ci sono diverse scuole di pensiero riguardo i cibi caduti:
– chi pensa che una volta caduto a terra debba essere gettato immediatamente
– chi gli ci da sopra una soffiatina e fa suo il detto popolare “quello che non strozza ingrassa” mangiando lo stesso il panino/pizza/quellochevipare dopo l’incontro ravvicinato con il pavimento_asfalto_pianale dell’auto_giardino e chi più ne ha ne metta.
Voi genitori, come vi comportate quando al bambino cade la merenda e magari siete a passeggio? Soffiatina veloce o cestino dell’immondizia?
Questo video ci mostra una teoria, secondo la quale l’attacco batterico e dei germi vari sottostà a determinate tempistiche, ovvero, la regola dei 5 secondi. Sarà vero? Scopriamolo insieme.
Avete fame di dolci? Provate ad assaggiare questi biscotti che, oltre ad apparire molto golosi, sono delle vere e proprie opere artistiche. Si tratta della deliziosa produzione dolciaria di Mézesmanna, una pasticceria ungherese, che realizza biscotti ricamati e decorati, traendo ispirazione dall’arte. Questi gioielli di pasticceria sono creati da Judit Czinkné Poór, un’artista che ha scelto di applicare la sua capacità di pitturare la porcellana sui biscotti.
Alcuni dal design contemporaneo, altri con motivi tradizionali ungheresi, questi biscotti non li vorresti mangiare mai da quanto sono belli. E questa è la Pagina Ufficiale Facebook Mézesmanna, da dove potete aggiornarvi sulle creazioni. Intanto, vediamo alcuni dei più bei biscotti decorati da Judit.
Quando un brufolo compare sul vostro viso, cominciate subito a trovare dei rimedi per mascherarlo, con il trucco, con creme o impacchi naturali. Il problema della comparsa dei brufoli non si combatte a posteriori, ma piuttosto dobbiamo risalire all’origine del problema. Ecco che la dermatologa, S. Manjula Jegasothy, e fondatrice dell’Istituto della pelle di Miami, ha indicato quali sono le cause che provocano la comparsa dei fastidiosi foruncoli biancastri.
Le cause dei brufoli
1) L’esercizio fisico
A provocare la comparsa di brufoli sulla schiena e sul torace è il sudore, specialmente durante i vostri allenamenti. Se continuate ad indossare i vestiti sudati per più di un’ora, prima di fare la doccia, il rischio aumenta. Dopo una lezione di ginnastica, la cosa migliore da fare è cambiarsi con dei vestiti asciutti oppure farsi subito la doccia. Lavate anche il viso con un buon detergente, subito dopo aver concluso l’allenamento.
2) Dormire sul cuscino
Secondo la dottoressa Jegasothy, cuscini e lenzuola che non hanno proprietà traspiranti o che sono sporchi, possono portare i pori della pelle ad ostruirsi. Il vostro sudore, durante il sonno, si deposita sui tessuti, fortificando la crescita batterica. Si consiglia dunque di lavare le lenzuola una volta a settimana e mettere il cuscino nell’asciugatrice ogni 2-3 settimane per garantire la massima pulizia.
Le donne passano periodi di fluttuazione ormonale (ogni 5 – 10 anni, fino ai 40 anni) e questi cambi possono spesso causare l’acne, che può persistere anche per molti mesi. Per fortuna, quest’acne in età adulta si può controllare con farmaci e creme specifiche.
Molte donne che iniziano una nuova relazione, spesso vedono spuntare i brufoli sul viso. Il motivo potrebbe dipendere da un aumento dell’attività sessuale, che provoca livelli alti di testosterone femminile – causando gravi sfoghi per l’acne. Ma anche lo sfregamento con la pelle dell’uomo – pensiamo alla barba – che può provocare brufoli ma anche eruzioni cutanee allergiche ed herpes labiale.
Mario Adinolfi, giornalista direttore del quotidiano La Croce e candidato a sindaco di Roma per il Partito della Famiglia, ha esortato qualche giorno fa le famiglie a non portare i propri figli a vedere il cartone animato Kung Fu Panda 3 – in uscita il 17 marzo 2016 – perché “fa il lavaggio del cervello gender ai bambini”.
E questo perchè il protagonsita del terzo episodio del film d’animazione, il panda Po, ha due papà, uno biologico ed uno adottivo. La polemica di Adinolfi, ha scatenato i commenti sul web e stamattina Fabio Volo – doppiatore di Po – alla trasmissione di Radio Deejay ,”Il volo del mattino”, ha chiamato Mario Adinolfi. Maggiori dettagli sulla vicenda li potete leggere in questo bell’articolo. Nel frattempo, ricapitoliamo la storia di Kung Fu Panda.
Nel cartone animato della DreamWorks Animation, Po imparerà a conoscere se stesso. Nel primo capitolo (2008) il protagonista Po compie il suo destino diventando Guerriero Dragone e nel secondo sequel, il protagonista scopre le sue origini misteriose, liberando così la forza di cui aveva bisogno per arrivare al successo.
Ora con il terzo capitolo, Po si renderà conto di avere ancora molto da imparare e per farlo dovrà riunire la famiglia biologica e la famiglia kung fu. Il panda non ha mai conosciuto il suo vero padre ed è cresciuto con Ping, genitore adottivo, appassionato di spaghetti. Quando Po ritrova il padre biologico Li Shan, capo del villaggio dei Panda, l’incontro scatenerà la gelosia di Ping . Il genitore adottivo però saprà mettere da parte il proprio egoismo e Po imparerà a comportarsi come un vero panda.
A scrivere e dirigere le avventure di Kung Fu Panda 3, l’italiano Alessandro Carloni insieme a Jennifer Yuh Nelson. Il regista e animatore bolognese si è divertito a realizzare i divertenti sketch, insieme ad una storia d’amore.
Ogni cosa a questo mondo, vivente o no, ha un passato alle spalle, fatto di evoluzione e antenati, anche gli oggetti tech!
Anche se alcuni di questi oggetti ancora oggi ci vengono proposti come vere e proprie innovazioni, sappiate che sicuramente è esistito qualcosa di simile molti anni prima, solo che ce ne siamo dimenticati! Vediamo insieme alcuni trai i precursori più famosi dei nostri oggetti tech quotidiani.
Lo smartwatch
Arrivati qualche anno fa, che siano Samsung, Apple o LG, tutti gli smartwatch hanno un passato comune, rappresentato dall’HP-01. L’Hewlett-Packard HP-01 è stato il primo modello di calcolatrice da polso: uscito sul mercato nel 1977 e prodotto fino al ’79, l’HP-01 univa le funzionalità di una calcolatrice con il design di un elegante orologio da polso (molto simile ai modelli di Casio attuali).
La cosa che accomuna di più l’HP-01 agli attuali smatwatch è il tipo di acquirenti, disposti a pagare tra i 450$ agli 850$, che ai tempi valevano circa 3000$ attuali: cosa non si fa per comprare un pezzo d’innovazione tecnologica!
Chi ha sempre amato i prodotti Apple e ha abbastanza anni per ricordarselo, non si è certamente scordato del MessagePad Newton del 1993. Anche se il boom del prodotto è durato solo cinque anni, la risposta del pubblico fu così entusiasta che Apple capì subito che era quella la strada giusta da perseguire per gli anni futuri.
Newton era un PDA (Personal Digital Assistant), un palmare, capace di trasformare un testo in battuto a tastiera partendo dalla scrittura dell’utente: riconoscimento della scrittura, riconoscimento vocale, navigazione Internet e altri piccole funzionalità (le pro zie delle attuali app), fanno ben intuire che con questo prodotto Apple aveva già capito tutto!
Qual è stato il primo videogioco della storia? Pacman? Super Mario? No, è stato Tennis for Two ed è nato puramente per caso.
Se nel bel mezzo della Guerra Fredda vi costruissero un laboratorio scientifico dove si fa ricerca sulle armi nucleari dietro casa, forse non vi sentireste così a vostro agio. Ecco perché per tranquillizzare la popolazione nel 1958 gli scienziati del neonato Brookhaven National Laboratory (BNL) aprirono le porte ai visitatori: per l’occasione William Higinbotham creò un piccolo giochino utilizzando due manopole e un oscilloscopio.
Dopo qualche anno e diverse migliorie, il gioco venne smantellato, ma è stata creata un riproduzione presso il Museum of Electronic Games & Art. Peccato non aver registrato il marchio con i diritti d’autore perché grazie all’eredità di Tennis for Two, Atari, con il suo PONG, guadagnò milioni di dollari.
Musica streaming
È ormai automatico usare il cellulare per ascoltare la musica, c’è chi preferisce risparmiare un po’ di traffico mobile e chi invece utilizza solo piattaforme di musica in streaming. E se vi dicessimo che la musica potevate ascoltarla già nel 1901 con il telefono? L’idea infatti era usare la filodiffusione per riprodurre musica attraverso apparecchi telefonici.
Il progetto non durò molto, ma quest’idea permise a Thaddeus Cahill intorno al 1897 di creare il dinamofono o Telharmonium. Il suono che usciva dalle cornette telefoniche era flebile e delicato, così soave che persino Mark Twain ai tempi ne rimase incantato, ma il dinamofono era un bestione di 200 tonnellate e lungo 18 metri. Molto più ingombrante di uno smartphone.
Con i servizi on demand sono arrivati anche gli abbonamenti per guardare la tv fuori casa utilizzando computer, smartphone e tablet, ma Sony nel 1982 c’aveva già pensato. Fratello del Walkman, il Watchman era un minuscola (parliamo di uno schermo bianco e nero di 5 centimetri) TV tascabile, capace di captare i canali televisivi VHF e UHF e mostrarli per un totale di tre ore di autonomia; le batterie non erano ricaricabili, ma nonostante questo il prodotto piacque un sacco, tanto che Sony continuò a produrre modelli sempre più aggiornati fino al 1998.
La nuova frontiera dei PC portatili è attualmente costituita da device in grado di funzionare sia come computer che come tablet; pratici, leggeri e con schermi da usare o da soli o in sinergia con tastiere ultrapiatte. Il primo portatile della storia invece era un mattone gigantesco da più di 10 chili e racchiuso in una “comoda” valigetta.
Nonostante fosse bruttino e pesante, l’Osborne 1 è stato il primo computer portatile di massa della storia e fu messo sul mercato nell’aprile del 1981 dalla Osborne Computer Corporation al prezzo di 1795 $. Ai tempi il suo sistema operativo era all’avanguardia e rappresentò una grande svolta tecnologica, ma la società fallì dopo aver fatto grandi errori sull’annuncio di nuovi prodotti non ancora disponibili: dobbiamo ringraziare doppiamente Osborne, per aver creato un prodotto così innovativo e per averci impartito a proprie spese una grande lezione di vita!
Ci sono trend che durano il tempo di una stagione, altri che non fanno in tempo neanche a diffondersi tra la gente comune e altri ancora che diventano dei veri e propri evergreen.
Tra le tendenze che trovano conferma stagione dopo stagione e anno dopo anno c’è sicuramente il nude look che copre le imperfezioni, mette in risalto i tratti del viso e dona un aspetto naturale pur utilizzando un bel po’ di prodotti cosmetici.
Per la primavera/estate 2016 sono le labbra a essere nude per contrastare un trucco occhi colorato o per completare un raffinato ed elegante total nude make up.
Dal classico beige al cappuccino, passando per il malva fino ad arrivare al rosa tenue e alle tonalità del cipria; tantissime sono le tonalità dei prodotti labbra in versione matte o satinata e in rossetto, gloss, tinta labbra e matitoni.
Vediamo allora insieme alcune delle novità per la primavera/estate 2016, distinguendo i prodotti per fascia di prezzo.
Prodotti low cost
Per la categoria low cost, 3 sono i miei preferiti che entreranno sicuramente nel mio beauty visto anche il prezzo accessibilissimo.
Kiko Temptress Lip Set: un kit labbra davvero essenziale per una matita labbra e un rossetto che vestono le labbra di un sottile velo di colore, conferendo luminosità e brillantezza.
Prezzo: attualmente euro 5,40.
Wycon Liquid Lipstick New: un rossetto liquido a lunga tenuta, no transfer e dal finish matt, che colora le labbra senza seccarle.
Prezzo: circa 6,90 euro
Bottega Verde Rossetto protezione e colore con olio di Argan: nella tonalità Toffee, questo rossetto cremoso e facile da applicare, formulato con filtro solare per garantire la massima protezione dagli agenti atmosferici e con olio di Argan per assicurare la massima idratazione, colora le labbra in modo naturale.
Prezzo: attualmente euro 6,99
Prodotti di prezzo medio
Anche per la categoria media, ho selezionato 3 prodotti che mi incuriosiscono molto e son certa che soprattutto la novità Rimmel attirerà l’attenzione di non poche donne!
Pupa Rossetto ultra brillante: il numero 001 Sugar Peach è un pesca delicato, che garantisce alle labbra un tocco di colore senza appesantirle.
Prezzo: circa euro 13,50.
Sephora Gloss effetto rossetto: più che un gloss è una vera e propria tinta labbra che si asciuga diventando matt e no transfer senza però seccare le labbra. Disponibile in diverse tonalità nude, il numero 13 è un malva tendente al marroncino davvero molto chic.
Prezzo: circa 10 euro.
Rimmel ha lanciato la nuova collezione di Kate Moss interamente dedicata al Nude Look, proponendo 5 tonalità di rossetto nude al profumo di vaniglia, mettendo tutte noi nella condizione di trovare il rossetto naturale perfetto per noi.
Prezzo: circa 8,50 euro.
Prodotti high cost
Tutto ciò che ha un prezzo sopra la media non è detto sia di ottima qualità, ma vuoi per il packaging, vuoi per i colori particolari, vuoi per il nome che hanno, sono in grado di attirare tantissima attenzione; per questa categoria ho allora selezionato ben 4 prodotti.
Clarins Rouge Eclat Colour Satin Soin anti-age: la tonalità Nude Rose veste le labbra di una delicata finitura, garantendo una texture cremosa e anti età.
Prezzo: circa 34,50 euro.
Gucci Color Intense Lipstick: nella tonalità Cashmere conferisce un colorito leggero e luminoso alle labbra e l’inconfondibile profumo di Blue Chocolate.
Prezzo: circa 35 euro.
Mac Oh Honey: la nuova matita Mac nella tonalità cioccolato caldo matt coniuga la cromia intensa di un rossetto alla comodità di una matita automatica che non va mai temperata.
Prezzo: circa 24 euro.
Lancome: il numero 408 Rose Hausmann disponibile in versione liquida al prezzo di euro 24 circa o in versione stick al prezzo di euro 29 è così delicato che si accorda perfettamente ad ogni tipo di labbra.
Ancora pochi giorni e finalmente ci lasceremo alle spalle l’inverno. Cosa significa? Che abbiamo una buona scusa per dedicarci allo shopping e acquistare nuovi capi e accessori da sfoggiare con l’arrivo della bella stagione!
Iniziamo con le scarpe? Se la risposta è sì, iniziate a puntare i modelli a punta visto che sono uno dei grandi trend della primavera-estate 2016.
Dai grandi classici senza tempo, come le décolleté nere, alle novità della nuova stagione, come le slingback o le lace-up: le scarpe a punta tornano alla riscossa e si preparano a popolare la nostra scarpiera! Ci sono le pumps dal tacco vertiginoso e quelle con tacco midi, ma non mancano anche i modelli flat che ci permetteranno di essere al top senza rinunciare alla comodità!
Indecise su cosa scegliere? Ecco quali modelli avere nella scarpiera per affrontare con stile la nuova stagione!
Le décolleté con il tacco alto sono perfette in qualsiasi periodo dell’anno, ma è con l’arrivo della primavera che possiamo sbizzarrirci nella scelta di nuovi modelli dalle tonalità vivaci o con fantasie super femminili, come le décolleté con fantasia floreale di Ted Baker (183,99 €) o quelle blu scamosciate firmate Buffalo (100 € – disponibili su Zalando).
Perfette per look più seriosi, le slingback nere di Anna Field (30 € – disponibili su Zalando) o quelle in pelle con fiocco sul tacco di Zara (49,95 €). Per osare più del solito, ecco le décolleté gialle di Mango (29,99 €) o quelle metallizzate di Asos (111,99 €).
Scarpe a punta con tacco midi
Image may be NSFW. Clik here to view.A sinistra, le scarpe con tacco midi di Asos, Kennel + Schmenger e Pier One. A destra, quelle di Zara, Mango e Asos
Le scarpe a punta con tacco midi sono declinate per questa stagione in un’infinità di varianti: quelle argentate di Asos (65 €), le slingback di vernice firmate Kennel + Schmenger (160 €), quelle gialle di Pier One (50 € – disponibili su Zalando) o ancora, le scarpe con chiusura con fiocco di Zara (39,99 €), le lace-up di Mango (39,99 €) o quelle con cinturino alla caviglia di Asos (53,99 €).
Immancabili i modelli flat che ci permetteranno di essere comode da mattina a sera. Le proposte dei vari brand sono coloratissime, come le slingback blu elettrico firmate Paul Andrew (425 €), le lace-up dalle nuance pastello di Pinko (285 €) o quelle rosse di Zign (Zalando 70 € – disponibili di Zalando) oppure le ballerine con dettaglio in rete di Zara (29,95 €), quelle senza tallone con fantasia animalier di Mango (39,99 €) o quelle con motivo con musetto di gatto di Asos (35,99 €).
Fare il padre di una figlia femmina non dev’essere cosa da poco.
Leggo sempre 6mila articoli su quanto sia difficile fare la mamma o su quanto si ami alla follia la mamma e io non ho niente da controbattere, anzi mi dico d’accordo.
Ma c’è un ma…
Chi mi spiega le origini di questa omertosa faccenda paterna?
Io godo di un papà che nell’ordine è: meraviglioso; stronzo; indispensabile; bisbetico.
Credo di essere chi sono, esattamente perché lui è stata una presenza costante, c’era sempre;
c’era quando odiavo lui e sua moglie [che poi è mia mamma] e quando lo amavo assolutamente [tipo a Natale, davanti ai pacchetti regalo…];
c’è quando sono buona, ma anche quando faccio tremare le finestre;
c’è quando sbaglio e chiamo lui come prima persona e anche quando ottengo successi ed è sempre lui il primo numero.
Eppure, chissà perché, blogger e articoli si concentrano sul lavoro della mamma e sulla sua bellezza.
Ecco, fiera detentrice di un sano rompiballismo che mi contraddistingue da anni immemori, direi che sarò IO la prima (!?) a farmi baluardo dei papà di tutto il mondo…
Perché se vi sentite principesse, è perché un re vi ha insegnato come fare… 5 motivi per i quali amare follemente i vostri papà ve li dico io, ma voi ne dovete sapere ALMENO altri 5…
All’alba dei trent’anni, con un marito, un mutuo e un quadrupede peloso del quale prendermi cura, quando mi capitano sventure di normale amministrazione o necessito di un supporto extra [tipo decifrare il TASI] chiamo sempre e solo il mio papà!
Non mi sono mai lasciata attrarre da uomini “sbagliati”, da quelli che potessero calpestarmi e ferirmi; e sicuramente non l’ho fatto perché mi hai cresciuta tu. Tu che non mi hai mai torto nemmeno un capello, tu che mi hai insegnato ad amare me stessa, prima di qualunque altra cosa al mondo.
Sono sempre stata quella che la mattina, tra calzini o sogni, non sapeva cosa estrarre dal cassetto e ancora oggi a trent’anni non mi sento arrivata, ma voglio che il mio mondo assomigli ai miei sogni e questo anche perché tu hai contribuito a rendermi sognatrice, a volere di più e meglio per me stessa e per la mia vita!
Non importa cosa dica la carta d’identità, tu proprio a vedermi adulta non ce la fai! Diciamocelo, non cambiare mai! Perché quando ho drammi inside, rispetto al mio essere sull’orlo del tracollo fisico, o qualche pischello mi dice di accomodarmi al suo posto sulla metro, chiamandomi S I G N O R A, mi ricordo che c’è e ci sarà sempre un uomo che mi vedrà con le guanciotte rosse e le ginocchia sbucciate, sempre!
5- PERCHE’ MI CONOSCI MEGLIO DI QUANTO NON MI CONOSCA IO
E sai cos’è meglio per me! Non ce ne sono di banane, per quanto io mi incazzi e un po’ ti odi per questo, devo ammettere che tu sai di me più di quanto io ti dica e più di quanto non mi aspetti, salvo poi trovarmi spiazzata di fronte a certe tue uscite, che indicano il fatto che tu la sai lunga…
+1 PERCHE’ SEI STATO [e continui ad essere] IL PRIMO UOMO DELLA MIA VITA
E qui, direi che le spiegazioni, sono più che superflue!
Ragazze, tremate, i pre18esimi arrivano in televisione. Per chi non lo sapesse si tratta di feste trash e iper sfarzose organizzate per festeggiare la maggiore età di alcuni ragazzi che non si accontentano di una serata in pizzeria o in discoteca, ma vogliono qualcosa di unico, che sia ricordato… nel bene e nel male, visti i risultati che abbiamo potuto “ammirare” recentemente sul web.
Dopo il Boss dei Matrimoni, con scene da dimenticare, ecco che ora su La 5, in seconda serata a partire dal 23 marzo, arriva anche il Boss dei Pre18esimi, un programma che svela uno dei fenomeni più trash del web del momento, una mania, tipica delle regioni del sud, di regalare ai propri figli un video che racconti il grande evento.
Gianni Muscolino, guru del settore, insieme a video maker e fotografi, regalerà a questi ragazzi degli scatti e dei video davvero molto particolari: e il filmato qui sotto dimostra che ne vedremo di tutti i colori… Io ho paura, sappiatelo!
Ikea ci regala una nuova collezione in edizione limitata per arredare la nostra casa con accessori fashion, realizzati da una giovane designer che porta un po’ di ironia e di colore nelle nostre case. La nuova linea Giltig di Ikea è una collezione fashion e low cost, che arriverà nei negozi dal primo aprile: gli accessori sono opera della stilista britannica Katie Eary, ma sarà sola la prima collezione di una lunga serie che vedrà protagonisti diversi stilisti emergenti.
La collezione Giltig è ironica, colorata e osa con accostamenti davvero molto particolari: ci propone accessori per la tavola di carattere come piatti, tazze, ciotole, ma non solo.
La collezione propone anche tessili, come fodere per cuscini, copripiumini, stracci per la cucina, grembiuli e shopper in cotone, ma anche paralumi e altri piccoli accessori.
Gli accessori della collezione sono realizzati con la tecnica della stampa digitale, per dei colori davvero molto accesi: la collezione Ikea Giltig sarà in edizione limitata, quindi affrettatevi!
Dormire fa bene alla salute: sappiamo che a seconda dell’età dobbiamo dormire almeno un tot di ore per poter affrontare meglio la giornata e permettere al nostro cervello e al nostro corpo di riposarsi. Quello che non sapevamo fino a oggi è che le donne hanno bisogno di dormire più degli uomini, almeno 20 minuti in più: altrimenti al mattino sono nervose. Lo dice una recente ricerca scientifica, ma lo possono confermare tutti coloro che vivono con una donna: se non dormiamo abbastanza, occhio a non farci irritare troppo, perché scattiamo per pochissimo…
Un esercizio vale l’altro, l’importante è perdere peso in fretta… sbagliato!
Ogni forma vuole il suo allenamento specifico, in modo da bilanciare punti deboli e punti di ogni corpo. Se siete una donna a clessidra dovrete seguire un regime d’allenamento rispetto alle vostre amiche a pera e così via. Se volete sapere qual è l’allenamento perfetto per il vostro corpo non perdetevi la news di oggi!
Instagram cambia il suo algoritmo e i post potrebbero non apparire più come sono oggi. Secondo quanto riportato da Mashable, infatti, pare che il social network a breve lancerà un aggiornamento che stravolgerà il nostro modo di vivere l’app: finora tutti i post e le fotografie ci venivano mostrate in ordine cronologico. Beh, tra pochissimo tempo potrebbe cambiare tutto: verranno visualizzati in base alla popolarità e altri fattori social.
Cosa cambierà con questo algoritmo? Beh, forse Instagram assomiglierà sempre più a Facebook? E questa novità potrebbe non piacere agli utenti che amano Instagram per come è adesso: alcuni già lo hanno provato e non hanno gradito, mentre la protesta per i possibili cambiamenti è già in atto…
Vi faremo sapere se e quando le cose cambieranno: voi come lo preferite l’ordine?
Donne e uomini cresciuti negli anni Novanta gioite: torna Xena. No, non stiamo parlando delle ennesime repliche del telefilm con protagonista la bellissima principessa guerriera, ma di una nuova serie: NBC ha annunciato un reboot che andrà in onda proprio nel 2016 e avrà come protagoniste le stesse attrici che abbiamo apprezzato nella serie originale, andata in onda tra il 1995 e il 2001.
Javier Grillo-Marxuach, produttore e sceneggiatore della nuova serie con Rob Tapert e a Sam Raimi, ha spiegato:
“Non c’è ragione di riportare sullo schermo Xena se non con l’intento di esplorare completamente una relazione che negli anni Novanta, in cui la serie veniva trasmessa per la prima volta, poteva solo essere mostrata in maniera implicita“.
Il riferimento è chiaro: verrà spiegato il rapporto tra Xena e Olimpia… Ammettiamolo, abbiamo sempre sospettato che le due non fossero semplicemente amiche, ma che ci fosse del tenero…
Articolo scritto da Paola Saia di Pois Gras. Tornano di moda gli anni ’50, grazie alle serate rock and roll, alla grande diffusione dei diners retrò, allo sdoganamento del burlesque e alla magnifica Dita Von Teese.
Quante di noi si sono cimentate nel tentativo di ricreare un look che richiamasse le frizzanti ragazze di Grease, la sensuale pin up incarnata alla perfezione da Marylin Monroe o l’innata eleganza di Grace Kelly e Audrey Hepburn?
Riuscire a trovare un proprio stile dovendosi ispirare a icone così diverse tra loro è a dir poco difficoltoso.
Noi di Pois Gras abbiamo immaginato per voi un total look new vintage contemporaneo e romantico, partendo da outfit facilmente reperibili e completando poi con trucco e parrucco di semplice esecuzione.
1 – Fifties casual
Golfino colorato rosa pastello, camicetta di cotone e shorts a vita alta, il look è completato da una borsa vintage originale.
Per il make-up è fondamentale un incarnato naturale grazie al fondotinta minerale e al tocco di fard dai toni accesi che caratterizza il trucco anni ’50.
Per gli occhi, una leggera riga di eye-liner intensificata da abbondante mascara. Tutto il trucco punta su rossetti colorati con un tocco di lipgloss al centro delle labbra per creare volume. L’acconciatura è un semplice chignon basso con un foulard, che viene utilizzato in questo caso come se fosse un fiocco per i capelli e da un tocco immediatamente retrò.
Golfino bianco, camicetta bon ton a pois e gonna sotto il ginocchio.
Anche in questo caso, punteremo sugli accessori che completeranno il look con la collana di perle e la borsa a cartella dai toni pastello.
Per il make-up, incarnato naturale, il fard acceso per intensificare le guance e un rossetto dai toni accesi illuminato da un leggero tocco gloss.
Tutto il look è invece completato dallo styling dei capelli, raccolti in una treccia puntata in uno chignon morbido e laterale, al quale abbiamo aggiunto un’acconciatura originale in paglia degli anni ’50.
Un abitino color pastello, sotto il ginocchio da abbinare a una borsetta dai richiami retrò con inserti in paglia e agli occhiali da sole che offrono un’immediata suggestione vintage.
Il make-up si basa su una base leggera, il solito fard acceso e una leggera ombreggiatura sulla palpebra intensificata da molto mascara. Il rossetto è nude.
Per l’acconciatura abbiamo creato una sorta di mezzo raccolto, puntando il ciuffo con qualche forcina e fissandolo con la lacca.
Per le calzature, suggeriamo per il giorno, scarpe tendenzialmente basse, come le ballerine e le sneakers in tela, ma potrete osare di sera anche con decolletè colorate ed open toe oppure zeppe di paglia.
Nella creazione del proprio look new vintage è fondamentale mantenere ben salda l’individualità e imparare a prendere spunto dalle varie suggestioni ed epoche per rielaborare l’immagine in base alla propria personalità.
A noi di Pois Gras piace giocare con la moda e gli stili, ma ricordate di non trasformarvi in ciò che non siete, ogni fanciulla ha i propri punti di forza e di debolezza, l’importante è esserne consapevoli e imparare a valorizzarsi e a stare bene con se stesse.
Mandateci i vostri outfit e saremo felici di commentarli insieme.
Credits: Styling: Sara Pamio Model: Isabella Novati Photo, make-up and hair: Paola Saia per Pois Gras
Ormai lo sanno anche i muri: Una mamma per amica torna con una nuova serie tv. Tutte noi ci siamo innamorate delle Gilmore Girls, questo il nome della versione originale. Lauren Graham, che sul piccolo schermo era Lorelai, ha annunciato su Twitter il ritorno sul set e anche Netflix ha confermato che ci proporrà nuovi episodi. Finalmente sapremo cosa succederà tra Lorelai e Luke, anche perché tutte noi speriamo in un bel matrimonio: e in effetti nelle nuove puntate ci sarà un matrimonio…
Di chi, però, ancora non lo sappiamo: sappiamo solo che ci saranno quattro nuovi episodi da 90 minuti l’uno, che gli attori stanno girando proprio in questi giorni (per fare un bel ripasso, ecco qui tutto quello che c’è da sapere sulla serie tv). Complice una fotografia pubblicata online da una fan presente sul set, possiamo vedere che un matrimonio, effettivamente, ci sarà.
Chi si sposerà? Noi speriamo in Luke che sposa Lorelai, ma potrebbe anche trattarsi di Rory che convola a giuste nozze con un suo ex, magari Dean, che non abbiamo mai dimenticato. Ma le coppie potrebbero essere molte altre…
La domanda sorge spontanea: ma perché quando andavamo a scuola noi non c’era un professore così a insegnarci matematica? Di sicuro l’avremmo imparata meglio. Ebbene sì, questo bel maschietto è un insegnante di matematica: italiano, ma in trasferta come docente a Londra, non è passato inosservato ed è stato scelto dai migliori brand come modello. Che dire: bello e intelligente…
Lui si chiama Pietro Boselli ed è il docente di matematica più sexy di tutto il mondo: faccia da bravo ragazzo, fisico scolpito, sguardo che ti conquista, sorriso che ti scioglie… Ci saremmo fatte bocciare ogni anno pur di continuare a farci dare lezioni da lui.
Pietro Boselli è insegnante di matematica alla University College of London ed era diventato popolare un anno fa quando uno studente pubblicò su Facebook una sua foto: nemmeno a dirlo, fece il giro del mondo.
Anche la moda lo ha notato: Re Giorgio non se lo è fatto scappare e lo ha chiamato alla corte di Armani come testimonial, ma lo abbiamo visto anche su altre importanti passerelle.
Che bello, oggi è San Patrizio, il patrono di tutti coloro che tornano a casa sbronzi e che amano la birra… Scherzi a parte, dopo aver fatto gli auguri a tutti i Patrizi e a tutte le Patrizie all’ascolto, eccoci qui a parlare del menù che non potrà mancare oggi sulle nostre tavole: ovviamente un menù a base di Guinness, la birra scura irlandese che fa impazzire il mondo. Stanchi delle solite ricette? Ecco dei piatti unici, che sono anche facili da preparare!
Guinness, legata alla festa del patrono irlandese, ha deciso di lanciare un contest davvero molto particolare, chiedendo ai suoi fans di aspettare a ripulire il classico alone di schiuma sulla bocca dopo il primo sorso di birra e condividere le foto del proprio “sbaffo” attraverso l’hashtag #GuinnessTache. Perché Guinness non la bevi ma la “sbaffi”!
“Il giorno di San Patrizio è da sempre una straordinaria celebrazione globale capace di riunire milioni di persone in tutto il mondo semplicemente sotto un unico denominatore comune: divertirsi e stare insieme. Siamo i soli birrai al mondo che tostiamo l’orzo internamente, l’ingrediente chiave che conferisce alla birra il suo caratteristico colore e l’aroma unico e inconfondibile. Usiamo circa il doppio del normale di luppolo e la nostra selezione di lieviti Guinness per conferire alla birra più sapore e una maggiore intensità”.
Cosa cucinare allora? Ecco le ricette da sbaffo per oggi:
Preparazione 10 minuti, più raffreddamento e marinatura. Tempo di cottura50-55 minuti.
Ingredienti per 2 porzioni: 300 ml (mezza pinta) alla spina di Guinness, 1 cucchiaino di condimento Cajun, 2 spicchi di aglio, schiacciati, 2 cucchiaini di miele chiaro, 1 cucchiaino di aceto balsamico, Scorza di limone finemente grattugiata e succo di, 1 lime, 1 lime intero, 2 stelle di anice, 2 quarti di pollo, sale e pepe
Perfetto abbinamento: Guinness alla spina.
STEP 1 Mettete gli ingredienti (ad eccezione di: lime interno, pollo, sale e pepe) in una casseruola e portate ad ebollizione, mescolando bene. Diminuite la fiamma e cuocete a fuoco lento per 10 minuti finché il tutto non si è dimezzato. Lasciate raffreddare, rimuovete le stelle di anice e conservatele, se volete, per guarnire.
STEP 2 Incidete il pollo e aromatizzatelo con sale e pepe, poi mettetelo in un piatto antiaderente poco profondo. Versateci sopra la salsa raffreddata girando il pollo e ricoprendolo l’intera superfice. Coprite e lasciate marinare in frigorifero per minimo due ore o l’intera notte.
STEP 3 Ricoprite una padella da griglia con carta stagnola, stendete il pollo nella padella e con un cucchiaio versateci sopra la marinatura. Preriscaldate la griglia a fuoco medio e cucinate, girando e bagnando il pollo con la marinatura a metà cottura, per 35-40 minuti finché la pelle del pollo non sia abbrustolita e infilzandolo la carne non risulti succosa.
STEP 4 Mentre il pollo è in cottura, tagliate il lime intero in quarti. Aggiungete i quarti di lime nella padella a circa 25-30 minuti di cottura.
STEP 5 Servite ogni quarto di pollo con il brodo della padella, 2 spicchi di lime, le stelle di anice conservate in precedenza e, se gradite, un’insalata di crescione
Il perfetto abbinamento: Guinness alla spina.Temperatura di servizio: 6°C
Tempo di preparazione 45 minuti. Tempo di cottura 1 ora.
Ingredienti per 8 porzioni: 2 arance grandi, 250 g di zucchero semolato, 175 g di burro non salato, più extra per imburrare la teglia, 150 g di farina auto-lievitante, 25 g di cacao in polvere, 2 cucchiaini di lievito in polvere, 3 uova di allevamento all’aperto, sbattute, 25 g di mandorle macinate, 5 cucchiaini di Guinness, 150 ml di panna Per la glassa: 20 g di burro non salato, 50 g di zucchero semolato, 3 cucchiaini di Guinness, 100 g di cioccolato fondente (70%), finemente tritato
STEP 1 Sbucciate un’arancia. Grattugiate finemente la buccia dell’altra arancia e lasciate da parte. Utilizzando un coltello affilato, togliete la parte bianca dell’arancia e tagliatela in fettine di circa 5 mm. Mettetele in una piccola casseruola e ricopritele con acqua fredda. Portate ad ebollizione, poi riducete il calore e cuocete a fuoco lento per 10 minuti. Aggiungete 50 g di zucchero e continuate a cuocere a fuoco lento finché tutto il liquido non sia evaporato, facendo attenzione affinché le fettine di arancia non si brucino. Lasciate raffreddare.
STEP 2 Mischiate insieme il burro e lo zucchero restante per la torta in un’ampia scodella fino ad ottenere un composto chiaro e soffice. Setacciate insieme la farina, il cacao e il lievito in polvere, poi aggiungete al burro alternando con le uova. Aggiungete le mandorle macinate, la buccia d’arancia grattugiata, la Guinness, e mischiate per 3-4 minuti fino ad ottenere una consistenza soffice.
STEP 3 Preparate due teglia da 20 cm ed imburratele, poi dividete equamente l’impasto della torta, levigandone la superfice. Cuocete in un forno preriscaldato a 190°C, per 25 minuti finché l’impasto non sia cresciuto e non sia abbastanza solido. Lasciate raffreddare per 5 minuti prima di rovesciare le torte con cautela su una griglia per torte per farle raffreddare completamente.
STEP 4 Montate la panna in una ciotola, poi spalmatela su una torta. Appoggiate le fettine di arancia fredde sulla panna e, con attenzione, poggiateci sopra la seconda torta.
STEP 5 Per fare la glassa, mettete il burro, lo zucchero e la Guinness in un piccola pentola. Utilizzando un fuoco basso, mescolate finché lo zucchero non si scioglie, poi portate ad ebollizione. Rimuovete dal fuoco e aggiungete il cioccolato. Lasciate ammorbidirsi, poi mischiate gentilmente con un mestolo di legno. Lasciate raffreddare e indurirsi. Mentre è ancora caldo e liquido, versate la glassa sopra la torta e usate il retro del mestolo di legno o un coltello per spalmarlo se necessario.
Il perfetto abbinamento: una Guinness West Indies Porter.
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